lunedì 24 maggio 2021

Tesla

 

Vi sentireste di acquistare azioni di una società che ha guadagnato oltre il 700% nel 2020? Le azioni Tesla il 3 gennaio 2020 erano a 88 dollari, un anno dopo toccavano 880, oggi sono a 610. Troppo facile rispondere che le avreste comprate venerdì scorso quando erano a 580. Attenti comunque al cerino, anche se una quotazione a 900 non mi sorprenderebbe.

Il produttore di veicoli elettrici Tesla è diventato rapidamente un attore dominante nel settore automobilistico, almeno a giudicare dalla quotazione delle sue azioni. Nonostante sia scesa di recente sotto l’impatto della volatilità di Bitcoin, Tesla conserva una capitalizzazione di mercato di circa 750 miliardi, maggiore delle tre grandi case automobilistiche messe insieme (Toyota, Volkswagen, Daimler). Il primo trimestre del 2021 è stato il più redditizio per Tesla, con un profitto di 438 milioni di dollari.

Il prezzo delle azioni di Tesla è costruito sulla speculazione di Wall Street, seguita a sua volta dalle altre borse. Il costruttore americano può contare sul 25% del mercato delle auto elettriche (la cinese SAIC il 17, Volkswagen l’8, Stellantis il 5), ma l’azienda produce molti meno veicoli rispetto ai suoi concorrenti.

Toyota, con sede in Giappone, con una capitalizzazione di mercato di 211 miliardi di dollari, ha venduto 9,5 milioni di veicoli nel 2020, seguita dalla tedesca Volkswagen con 148 miliardi di dollari e 9,3 milioni di veicoli, Daimler 94 miliardi di dollari e 2,8 milioni di veicoli, e General Motors 80 miliardi con 2,5 milioni di veicoli. Pertanto, i quattro maggiori concorrenti di Tesla rappresentavano oltre 24 milioni di veicoli prodotti nel 2020, che è più di 48 volte i 500.000 veicoli venduti da Tesla.

La valutazione incredibilmente alta di Tesla è giustificata da alcuni analisti finanziari con un’aspettativa di rapida crescita della sua quota di mercato nel prossimo decennio. I veicoli elettrici (EV) sono sempre più visti come un’arena in cui fare ingenti profitti, con le case automobilistiche tradizionali che si sono affrettate nell’ultimo anno ad annunciare la loro transizione verso gli EV.

General Motors ha promesso che tutte le vendite di veicoli saranno elettriche entro il 2035. Daimler, il cui omonimo ha inventato una delle prime automobili, ha interrotto tutta la ricerca e lo sviluppo nella tecnologia dei motori a combustione interna. Volkswagen, Ford, BMW e altri hanno tutti annunciato nuove offerte di veicoli elettrici per il prossimo anno.

Questo cambiamento ha la sua forza negli sviluppi tecnologici, in particolare la riduzione dei costi delle batterie agli ioni di litio, quindi nei risparmi previsti dal numero molto inferiore di parti richieste nella produzione di EV. Le utilitarie hanno raggiunto la parità di costo con i concorrenti a benzina e diesel, e si prevede che raggiungeranno la parità su ogni segmento di mercato entro questo decennio.

Gli acquisti di veicoli elettrici sono sempre più incoraggiati dagli standard di emissioni regolamentari più rigorosi e dai sussidi fiscali nell’Unione Europea, in Cina e negli Stati Uniti. L’anticipazione degli speculatori di Wall Street di un maggiore sostegno statale per i EV è uno dei motivi dell’aumento dei valori delle azioni per i produttori come Tesla (e, in misura minore, per il produttore cinese BYD).

Tutte queste considerazioni hanno gonfiato il prezzo delle azioni Tesla e di un certo numero di start-up di EV e società collegate. Molte di queste devono ancora fabbricare un

solo prodotto, ma hanno utilizzato il meccanismo delle “società di acquisizione per scopi speciali” (SPAC: Special Purpose Acquisition Company), per diventare pubbliche e raccogliere centinaia di milioni, o miliardi, di finanziamento.

Si tratta di società particolari, che non hanno una propria operatività ma che nascono al solo scopo di raccogliere capitali immettendo sul mercato azioni, al fine di integrarsi successivamente con una società operativa e portarla così direttamente in quotazione su un mercato azionario, tramite IPO (Initial Pubblic Offering).

Il carattere spesso dubbio (eufemismo) di queste società sta diventando sempre più difficile da nascondere, soprattutto perché vengono prese di mira dai venditori allo scoperto che scommettono sul loro eventuale collasso, come nel caso di Lordstown Motors ( a febbraio stava a 30 dollari, oggi a 9,66).

Ad ogni modo Tesla ha annunciato l’intenzione di aumentare le sue offerte e la capacità produttiva, quindi di iniziare a produrre il suo camion elettrico Tesla Semi heavy-duty entro la fine dell’anno, e in futuro produrrà il suo pick-up elettrico Cybertruck nella sua nuova struttura di Austin, in Texas. Una nuova grande fabbrica è in costruzione vicino a Berlino in Germania e dovrebbe aprire alla fine del 2021.

Tuttavia, questi previsti aumenti della quota di mercato dei veicoli elettrici rappresentano solo in parte la capitalizzazione di mercato e la redditività stratosferica di Tesla.

Tesla è impegnata in attività finanziarie speculative su vasta scala, con la società che acquista 1,5 miliardi di dollari in bitcoin, che non ha alcun valore intrinseco o base reale ma è solo una risorsa speculativa. Queste partecipazioni in Bitcoin hanno rappresentato il 23% dei profitti di Tesla nel primo trimestre del 2021. Il 12 maggio, Elon Musk ha annunciato che la società non avrebbe più accettato Bitcoin come forma di pagamento, motivando l’enorme quantità di energia richiesta computazionalmente per “estrarre” bitcoin.

Musk, il terzo uomo più ricco del mondo, con un patrimonio netto di circa 147 miliardi di dollari, si scopre sammaritano dell’ecologismo. Ha utilizzato la sua piattaforma di social media per manipolare il valore delle criptovalute come Dogecoin. A dicembre 2020, il valore di Dogecoin è aumentato del 20% dopo un assist di Musk su Twitter. La “criptomoneta del popolo” di recente è precipitata di circa il 25%.

Vedremo.


3 commenti:

  1. Quando leggo di queste cose sono indeciso se cadere in depressione o comprare un kalashnikov. Così, come ispirazione.
    Fra l'altro un depresso armato di kalashnikov dicono non faccia bene al mercato

    Giovanni

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  2. eh pensare che io invece ho i ricordi di gioventù legati a carburatori, pistoni e motorini....mi sa che sto a diventare vecchio.

    il tempo che scorre...
    ....la canzone pero' me la facevano ascoltare i miei in macchina.

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