martedì 3 novembre 2020

Un’oligarchia dinamica

 

Scegliere il “male minore” è una necessità ineludibile. È lo stesso argomento utilizzato da decenni in ogni elezione. La destra dovrebbe votare per certa ceffi con la molletta al naso, la sinistra non dovrebbe solo votare, ma farlo con entusiasmo. Poi ci ritroviamo a fare i conti con Salvini o Renzi. Perché votare non è solo un diritto, ma un dovere civico, a prescindere!

Per quanto riguarda le elezioni americane, in che modo un voto a favore di Biden trasferirà il potere dalla borghesia alla classe lavoratrice? Il potere alla classe lavoratrice? Chimere, dobbiamo essere pragmatici, mangiare la solita minestra senza tante storie. Del tutto assente qualsiasi analisi di cosa sia il Partito democratico e gli interessi di classe che rappresenta, al pari, del resto, del Partito repubblicano.

Va bene, mettiamola così, anche se dovremmo invece porre attenzione al fatto che questo sistema è dominato da “un’oligarchia dinamica incentrata sulle grandi ricchezze ma capace di costruire il consenso e farsi legittimare elettoralmente tenendo sotto controllo i meccanismi elettorali” (Luciano Canfora, La democrazia, p. 331).

Gli otto anni dell’amministrazione Obama, in cui Biden era vicepresidente, sono stati anni di massiccio trasferimento di ricchezza ai ricchi a seguito della crisi economica e finanziaria del 2008 (*). È stata l’eredità di Obama, insieme al carattere di destra e militarista della campagna di Hillary Clinton, che ha permesso a Trump di assumere una posizione demagogica come oppositore dello status quo.

Anche per quanto riguarda l’Obamacare, la riforma sanitaria, pur avendo migliorato la situazione di molti, presenta delle notevoli criticità (**). Meglio di nulla si dirà, accontentiamoci.

Il Partito Democratico è un partito di Wall Street e dei vertici militari. La raccolta fondi di Biden nel terzo trimestre ha beneficiato di un afflusso di denaro dal settore finanziario di più di 50 milioni di dollari, contro i 10 milioni di Trump. Da quando la grande borghesia darebbe denaro gratis?

Trump non è uscito dal nulla, la sua politica è reazionaria e parafascista, ma non è un demone dell’inferno, bensì un prodotto della società americana. Non diversamente da Biden(***).

Sarebbe dunque Biden il male minore, il rappresentante di cartone di una fazione di milionari e di guerrafondai? Quanto a Trump, con lui verrà sconfitta l’improvvisazione strategica unilateralista della sua presidenza, ma per gli americani non cambierà nulla, né l’imperialismo americano cambierà di segno.

(*) L’11 dicembre 2014, la Camera dei Rappresentanti approvava una finanziaria che includeva sì una maggiore tutela del contribuente per le banche coinvolte in contratti derivati ad alto rischio, ma nascosta nel disegno di legge sulla copertura finanziaria del bilancio c’era l’abrogazione dell’unica restrizione sui contratti swap in derivati. L’abrogazione, scritta da lobbisti di Citigroup, è stata promossa fortemente dal Presidente Obama e dallo speaker

repubblicano alla Camera, John Boehner, mentre Jamie Dimon, amministratore delegato di JP Morgan Chase, esercitava pressioni dirette sui congressisti.

(**) Per esempio, a causa della riforma sono stati costretti ad abbandonare il proprio piano sanitario e dotarsi di uno migliore ma anche più costoso. In tal modo moltissimi americani – perlopiù in buona salute – hanno preferito pagare la multa prevista per chi non è coperto da nessuna assicurazione invece che comprare una polizza. Da notare che subito prima dell’entrata in vigore della riforma il premio pagato per le polizze sanitarie ha subito un generale aumento (mediamente del 24%, ma con punte anche del 145%, per es. in Arizona), ma la riforma ha anche costretto diverse compagnie assicurative a ritirarsi dal mercato.

Le persone che più soffrono di questi aumenti sono quelle che guadagnano una cifra appena superiore a quella che garantirebbe loro un sussidio: dovranno pagare ancora di più con la prospettiva che il governo non fornirà loro nessun sussidio, oppure scegliere un piano meno ricco perché non possono permettersi di mantenere quello di prima.

(***) Biden ha il sostegno di alcuni dei principali criminali di guerra dell’imperialismo americano, che hanno devastato il mondo. Per citarne alcuni: John Negroponte, l’ex ambasciatore degli Stati Uniti in Honduras durante la guerra appoggiata dagli Stati Uniti contro i sandinisti, ex ambasciatore a Iraq ed ex direttore dell’intelligence nazionale; Michael Hayden, l’ex direttore della CIA implicato nella costruzione di centri di tortura sotto Bush; Colin Powell, uno dei principali artefici dell’invasione dell’Iraq del 2003; e innumerevoli altri.


5 commenti:

  1. Buonasera Olympe.
    Per lo meno mi sembra si possa affermare che TRUMP nel suo mandato non ha iniziato alcuna guerra nuova. Una rarità, a prescindere da tutto il resto. No?

    Giorgio.

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    1. Buonasera Giorgio
      È vero, si è fatto bastare quelle in atto. Resta da vedere cosa farebbe in caso di un secondo mandato.

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  2. > trasferirà il potere dalla borghesia alla classe lavoratrice?

    Perche' il potere dovrebbe essere aprioristicamente trasferito da un gruppo di persone con una certa connotazione ad un altro gruppo di persone connotato diversamente?
    Sarebbe come tentare di trasferire le competenze di un cardiologo ad un esperto di algoritmi. Voi vi fareste operare alle coronarie dal secondo? Fareste realizzare il software che regola le paratie della diga a monte della vs. abitazione dal primo?

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  3. https://pungolorosso.wordpress.com/2020/11/06/una-grande-notizia-la-super-potenza-yankee-e-nel-caos/

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  4. http://www.lavocedellelotte.it/2020/11/08/e-finita-e-appena-cominciata-prospettive-anticapitaliste-sul-voto-americano/

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