Martedì, il Dow Jones Industrial Average ha raggiunto il record di 30.000 punti, con un aumento di quasi il 70% da marzo. La ricchezza di 650 miliardari statunitensi si è avvicinata a un totale di 4.000 miliardi di dollari, con 1.000 miliardi di crescita da marzo 2020.
Dieci miliardari hanno un patrimonio complessivo di 433 miliardi di dollari e hanno visto aumentare la loro ricchezza di 127 miliardi dall’inizio della pandemia a metà marzo, un aumento del 42%. Questi dieci sono: Jeff Bezos (Amazon), Alice, Rob e Jim Walton (Walmart), Apoorva Mehta (Instacart), John Tyson (Tyson Foods), Stephen Schwarzman (Blackstone), Henry Kravis e George Roberts (KKR) e Steve Feinberg (Cerbero).
La ricchezza di Elon Musk è cresciuta di oltre 100 miliardi dall’inizio della pandemia, da 24,6 miliardi il 18 marzo a 126 miliardi il 24 novembre, con un aumento del 413%, grazie alle sue azioni Tesla (più del PIL del Kenya, oltre 40 mil. ab.). Il suo patrimonio ora supera quello di Bill Gates di Microsoft.
La ricchezza di Jeff Bezos è cresciuta di quasi 70 miliardi, da 113 miliardi il 18 marzo a 182,4 miliardi.
Dan Gilbert, presidente di Quicken Loans, ha visto la sua ricchezza salire a oltre 37 miliardi, da 6,5 miliardi a marzo a 43,9 miliardi il 24 novembre 2020, con un aumento del 575%.
Secondo la Federal Reserve, la distribuzione di 112 trilioni di ricchezza privata totale negli Stati Unit nel secondo trimestre era questa: l’1% più ricco possiede 34,23 trilioni; il 9 per cento ha 43,09 trilioni, la fascia tra il 50-90 per cento si divide il 32,65 trilioni; e il 50% più povero si arrangia con 2,08 trilioni.
L’impennata dei mercati è guidata dall’ampio e senza precedenti intervento della Federal Reserve, che ha garantito che non mancherà di foraggiare il mercato, cioè la sala slot del capitalismo, perché non ci sia alcun calo dei corsi azionari indipendentemente dallo stato dell’economia reale.
Basterebbero questi dati per spiegare anche al più sciocco degli umani che cos’è il capitalismo.
Il capitalismo non è “inciampato” in questa politica. Questo stato di cose è il prodotto di una campagna decennale per abbattere gli standard di vita della classe lavoratrice arricchendo l’oligarchia finanziaria.
Bernie sanders lo dice da molti, molti anni.
RispondiEliminaMomento storico in america, grande lotta di classe.
Speriamo ancora nella nomina di Sanders e della Warren.
Segnalo ottimo giornalismo americano online, Democracynow.org
grazie, Silvana
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