mercoledì 21 ottobre 2020

Vabbè, parliamo di morti e di terapie intensive

 

Ieri, in Italia, sono morte 657 persone per infarto e ictus, che rappresentano la prima causa di morte e invalidità. Anche oggi moriranno 657 persone per infarto e ictus. Anche domani, e in seguito la media giornaliera si attesterà sullo stesso numero.

Sempre ieri, sempre oggi e anche domani, secondo il registro dei tumori, che copre il 70% dei dati sul territorio, sono morte e moriranno 485 persone di tumore. Quello al polmone ha la più alta incidenza.

Secondo il rapporto Diabetes Atlas dell’International Diabetes Federation, il diabete causa 73 morti al giorno in Italia, ma ben 9 persone ogni ora muoiono per cause collegate al diabete.

Più di 1.200 morti per queste patologie. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, con lievi scostamenti. Persone di ogni fascia d’età. Tuttavia i media non né parlano tutti i giorni, e soprattutto non intervistano a ogni ora del giorno e della notte cardiologi, oncologi, diabetologi, statistici e pseudo statisti.

Come dite, ora c’è il problema terapie intensive? C’è da sempre. Il titolo qui sotto si riferisce a un articolo del Corriere del 10 gennaio 2018. E c’era Gallera (e la Beatrice Lorenzin, do you remember?). Un Gallera o una Lorenzin li trovi sempre, ovunque, comunque.



Questo è quando dice, per esempio, il Rapporto della sorveglianza integrata dell’influenza Stagione 2017/2018, poi invece i calcoli sul totale vengono fatti diversamente, vale a dire solo su autopsie dove si rilevi (se cercati) la presenza di determinati virus, ecc. ecc.. E su questa intricata questione non è il caso di aprire un altro capitolo della storia. Ognuno creda quel che vuole e piace. 

8 commenti:

  1. Il capitalismo è sciacallo per antonomasia. GS

    RispondiElimina
  2. all'inizio i morti per influenza, ora siam passati a tumori e infarti, presto potrai aggiungere i suicidi. Ma sono cose diverse, ordini diversi, probabilmente interconnessi. Ma dall'inizio l'interesse di questa faccenda non sono le pompe funebri, è vedere dove ci porta. Dire non seguo più, come fa sempre più gente, o scandalizzarsi per la gestione, non è niente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il senso del post è un altro.
      non esiste solo il covid. nel mondo si soffre e si muore molto di più per fame, miseria, dissenteria, malattie endemiche. in europa per l'inquinamento, l'alimentazione avvelenata, le diete ipercaloriche, ecc.
      non sono ordini diversi, è lo stesso ordine economico e sociale.

      Elimina
    2. "non sono ordini diversi, è lo stesso ordine economico e sociale" cavolo! mi hai ricordato quei guizzi finali di Toni Negri tutto ispirato!

      di ordine patologico distinto, dicevo.
      Perché tanto allarme? ti chiedi. Bene, a livello sanitario proprio per l'ordine distinto, la contagiosità, l'intensità, la concentrazione e le ondate, la geriatria, le insufficienze del sistema sanitario ecc ecc ma a livello politico? Perché bloccare tutto? (i media come dice il termine sono solo un mezzo).
      Nella storia grandi epidemie sono susseguite a carestie, sempre interpretate come castigo divino. Oggi vediamo stato etico. Chi ha imposto questa concezione ne è sempre uscito rafforzato. Quali sono gli interessi che premono?
      Ci interessa l'ordine economico a venire.
      E' indubitabile, per una volta, che ci siano delle riforme in atto. Le sappiamo leggere?
      Forse si potrebbe addirittura intravedere qualche opportunità.
      Al posto di inseguire i morti.
      come diceva Toni Negri: "lascia che i morti seppelliscano i morti".

      Elimina
    3. non vorrei nemmeno sembrare troppo cinico: sulla fame nel mondo sono d'accordissimo, figurati. Tuttavia oggi si vive sempre di più molti di più.

      Elimina
  3. Naturalmente bisogna occuparsi anche delle altre patologie, ma il covid non è un'emergenza per i morti e le terapie intensive che causa adesso.
    Lo è perché se non si ferma avrà una crescita esponenziale.

    Bisogna forse intervenire solo quando la situazione è gravissima e i numeri sono molto più alti degli infarti e degli ictus?
    Penso sia bene intervenire prima per evitare una situazione del genere.

    RispondiElimina