Il vice segretario alla Difesa degli Stati Uniti ha confermato venerdì scorso che il Pentagono ha istituito una task-force (UAPTF) sui fenomeni aerei non identificati (UAP), vale a dire sugli Ufo, per ottenere informazioni sulla natura e le origini di questi.
Gli Ufo sono una presenza reale da parecchi decenni. Sia chiaro, questa presenza non ha nulla di misterioso, ma molto di segreto.
L’UAPTF sarà guidato dal Dipartimento della Marina, nominalmente sotto il cappello dell’Ufficio del Sottosegretario alla Difesa per l’Intelligence e la Sicurezza. Perché il Dipartimento della Marina e non l’USAF? È probabile che il motivo sia collegato al fatto che sono gli aerei della Marina quelli più interessati agli avvistamenti, poiché ultimamente gli “incontri” avvengono principalmente sottocosta.
Già questo sarebbe un motivo su cui riflettere. I piloti della Marina degli Stati Uniti hanno “avvistato” ripetutamente UAP in rapido movimento al largo della costa della California nei primi anni del secolo e poi per tutto il 2014 e il 2015. In un caso si è rischiato, apparentemente, quasi la collisione con uno di quegli oggetti. Gli “incontri” sono stati segnalati, fino al 2012, all’Advanced Aerospace Threat Identification Program del Pentagono.
Per quale motivo trapelano notizie del genere e anche filmati? I rapporti sugli UAP vertono su attività militari classificate, e non va trascurato che possono essere volti a creare intenzionalmente rapporti di camuffamento, mascheramento e per distrarre e confondere osservatori e analisti stranieri.
I piloti della Marina hanno dichiarato che alcuni UAP hanno raggiunto velocità ipersoniche senza alcun pennacchio di scarico rilevabile, suggerendo il possibile coinvolgimento di una tecnologia di propulsione molto avanzata. Tuttavia, i funzionari del Dipartimento della Difesa non hanno invocato la presenza di alieni.
È un fatto che i piloti della Marina hanno iniziato ad avvistare gli UAP dopo che il sistema di rilevamento dei loro jet è stato aggiornato. A tale riguardo va notato, non in ultima battuta, che la configurazione e le performance di questi velivoli si sono evolute man mano che si sono sviluppate le tecnologie di osservazione e di rilevamento. I vecchi Ufo (ricordiamoci di quelle immagini, le più verosimilmente autentiche) sono svaniti con l’avvento di tecnologie che li avrebbero documentati in modo inequivocabile, per essere sostituiti da nuove macchine che corrispondono esattamente ai limiti della “visione” di nuove tecnologie.
I casi di avvistamento (quelli documentati e seri) scompaiono sempre al limite di ciò che la tecnologia ti permette di rilevare, per l’ovvio motivo che i presunti alieni stanno al passo con la tecnologia terrestre. Ed infatti attualmente le regioni costiere sono quelle dove ci si può aspettare di trovare il velivolo da ricognizione avanzato di una nazione rivale, poiché le incursioni negli Stati Uniti continentali sarebbero più evidenti e facilmente rilevabili.
Pertanto la nuova task-force non soddisferà le aspettative di chi ritiene “alieni” questi oggetti. I vertici militari e dell’intelligence sanno di che cosa in realtà si tratta e prendono molto seriamente qualsiasi incursione di aeromobili “non autorizzati” nello spazio aereo del Nord America.
Del resto come si può credere che delle astronavi arrivino su questo nostro pianetino dai vasti abissi dello spazio e del tempo, oltretutto per rimanere ospiti silenti per decenni se non per secoli? Senza l’ampio risalto offerto dai media a questo fenomeno, gli Ufo sarebbero stati catalogati per ciò che in realtà essi sono.
Nel secolo scorso, un certo Pietro (Peter) Colosimo fece la propria fortuna pubblicando dei libelli sugli Ufo e altri simili “misteri”. Le sue fake sono state diffuse o tradotte in 60 paesi ed è stato uno degli scrittori italiani più popolari negli anni Settanta. Non fu ovviamente il solo. Molta dell’informazione considerata seria e autorevole è fatta della stessa sostanza. Credere il contrario vuol dire non aver capito che cos’è realmente il circo mediatico.
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Che cosa c’entrano gli Ufo con la pandemia virale? Sono fenomeni entrambi oggetto della stessa nevrosi. Fenomeni sociali la cui dimensione è ingigantita e distorta dai media in modo abbastanza similare.
Orson Welles in mezz’ora creò panico e reazioni isteriche con War of the Worlds, oggi modesti epigoni di Welles martellando a ogni ora del giorno e della notte sulla pandemia virale ottengono lo stesso effetto su una scala più ampia e provocano ingenti danni di ogni tipo.
C’è una differenza sostanziale tra Welles e gli eroi mediatici odierni. Welles sapeva che si trattava di una burla; i bellimbusti attuali solo in parte sono coscienti del loro ruolo nel caso della diffusione della paura collettiva. Si tratta di quella parte che ha a che fare con gli introiti pubblicitari, gli stipendi e la carriera.
Assistiamo quotidianamente alla proliferazione di “opinioni” di scienziati e sedicenti esperti sulla Sars-CoV-2, sui tamponi, sui vaccini, su tutto. Opinioni “scientifiche”. Quale più paradossale ossimoro?
Secondo dati ufficiali muoiono in Italia almeno 485 persone a causa del cancro. Ogni giorno! Persone anziane e meno anziane, adolescenti e bambini. Nessun bollettino quotidiano, nessuna enfasi e cazzeggio, nessun famoso giornalista o bischero qualsiasi s’è mai dato la briga di mostrarci le immagini all’ora di cena di questa tragedia con il dettaglio e il profluvio di commenti dedicato ai morti con Sars-CoV-2.
Non ci sono più gli alieni di una volta.
RispondiEliminaSiamo rimasti in pochissimi
EliminaGrazie
RispondiEliminaA te, caro
EliminaMa è possibile che in questo paese non succeda niente che non sia un complotto dei politici, giornalisti, scienziati, militari, industriali, amministratori e commercianti? Meno male che ci siamo noi, blogger attivi e passivi, membri onorari della Congregazione degli Apoti, alfieri del disincanto, vessilliferi dello scetticismo, portabandiera della diffidenza. A noi non la si fa.
RispondiEliminaNessun complotto per carità, anche se per quanto ci riguarda abbiamo più servizi segreti che osterie. Per quanto riguarda altri chieda ai sigg. Assange e Snowden per farsi un'idea. Oppure in Vaticano, che di certe cose la sanno lunga.
EliminaQuanto a noi poveri blogger siamo novecenteschi e piccolo borghesi. Come gli speakers' corner stiamo sparendo. Moderni ma non abbastanza contemporanei e smaliziati come lei, che invece è già nella fase privacy del pensiero, salvo i suoi aerosol in forma di commenti totalmente anonimi e distribuiti in rete gratuitamente.
Mi permetta di non invidiarla.
E' curioso però constatare come alcune persone di un certo livello culturale e civile reagiscano alla minima critica come se punte da una vespa letale. E per rimproverare l'anonimato all'incauto interlocutore, per poi firmarsi Olympe de Gouges. Take it easy: non è una guerra, solo una discussione. Mi permetta di rabbonirla
Eliminavedi, coglione, tu non distingui una vespa da un incauto elefante, cioè la critica dal sarcasmo gratuito.
EliminaIl cancro non è contagioso, come non lo sono gli incidenti stradali, le overdose di farmaci e droghe, l'alcolismo e così via.
RispondiEliminaTutte cose che in buona parte "sarebbero" evitabili dato che si sa che c'entrano spesso fattori ambientali o comportamentali. Con un virus "sconosciuto" le cose sono più complicate.
Le conseguenze per chi guarisce dal covid non sono sempre all'acqua di rose. Si possono avere problemi tipo danni polmonari, dolori cronici agli arti, alterazioni cardiache lievi o meno, problemi ai sensi, e così via.
Un'altra cosa che potrebbe entrare nel novero delle possibilità è quella sull'insorgere di tumori. Per dire, il cancro abbiamo detto che non è contagioso, ma può essere favorito da un virus.
L'epatite C favorisce i tumori al fegato, il papillomavirus quelli dell’utero, l'helicobacter pylori quello allo stomaco, l'HIV il Sarcoma di Kaposi, il linfoma di Hodgkin e altri tumori.
Anche sul covid 19 in futuro ci sarà un punto interrogativo in materia.
"Ma questo è fissato col covid", potreste giustamente dire.
Può essere, dato che personalmente ho conosciuto persone che prima del covid 19 stavano bene in salute e poi, dopo che si sono ammalati e poi guariti, hanno avuto delle conseguenze, tipo chi ha avuto la perdita del gusto, chi dell'olfatto, chi ha avuto dolori agli arti, cose durate anche per oltre due mesi, quando non sono state conseguenze croniche.
In un caso, un giovane lavoratore del bergamasco dell'azienda a cui da qualche anno affitto la forza lavoro è morto per il covid 19 all'ospedale di Lipsia in Germania nel periodo delle terapie intensive intasate e il trasporto all'estero di malati per covid.
Saluti,
Carlo.
hai ragione, quella delle malattie e della morte è una dura realtà. pensa a quelli che fanno turismo e si portano a casa malaria e altro. vai a fare un pic-nic in montagna e ti porti per tutta la vita gli esiti di una puntura di una zecca. o un avvelenamento da funghi. pensiamo poi alle migliaia di morti causati da infezioni ospedaliere.
Eliminaciao
Dopo 7 mesi dalla proclamazione dell'emergenza sanitaria non abbiamo uno straccio che sia uno d'indagine epidemiologica su cui potersi basare e da trasmettere come informazione alle persone, in modo che queste possano farsi un' idea più chiara della situazione. A fronte di centinaia di grottesche trasmissioni, comparsate di espertoni, titoloni sui giornali (che spesso in Italia deformano la situazione non solo di casa nostra ma anche quella relativa ad altri Paesi) che nulla sanno e che nulla dicono se non scemenze assolute. Pagate perdipiù profumatamente ogni volta che si apre la bocca per far prendere aria ai denti. Di più: conosco personalmente gente che lavora per l'ASL del Piemonte in fantomatiche task force e "gruppi di prevenzione" che da mesi si occupano di telefonare a casa della gente risultata positiva per dire: “state in casa e non uscite”. Centinaia e centinaia di laureati in medicina e di infermieri che fanno call-center. Il miglior modo di mettere a frutto le proprie competenze, oltretutto in uno stato di epidemia! Questo è il livello della prevenzione e dell'indagine di cui disponiamo. Lei sa ad esempio (se si me lo dica perché mi piacerebbe davvero venirne a conoscenza) quante persone, ad oggi, si sono ammalate e poi dopo essere guarite si sono riammalate? In che percentuale sul totale dei contagiati e in che gravità rispetto ai sintomi manifestati? Quante di queste hanno necessitato di cure ospedaliere nel primo caso e/o nel secondo? Dopo mesi certi numeri dovremmo averli accumulati e a mio avviso su questi la comunicazione dovrebbe insistere e far divulgazione. Continuare a fare un bollettino asettico di nuovi contagi e prospettare l'estinzione della razza umana che senso ha, oltre a mantenere vivo un circo mediatico di parassiti (spesso inconsapevoli) pagati per diffondere paura in un popolo che ha già un livello d'ignoranza scientifica elevatissimo?
RispondiEliminaTutto vero, tutto vero
EliminaCi prendono per imbecilli e del resto vedi qual è lo stato di intossicazione pubblica
Non si capisce perché l’isteria, chiamata pudicamente senso civico, sia percepita come desinistra, mentre il realismo debba essere dedestra.
RispondiEliminaEh, bella domanda. Verrebbe quasi da pensare che il binomio sia lì apposta
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