Il famoso (?) influencer Dmitriy Stuzhuk, 33nne ucraino, era quantomeno cardiopatico. Come volevasi dimostrare.
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Siamo sempre stati grandi ammiratori della Svizzera e della Svezia, dei loro sistemi sociali, del loro livello di democrazia e di civismo. Questo non accade più da parecchi mesi. Della Svizzera addirittura non si parla, della Svezia invece si dà qualche notizia, in modo unilaterale e solo per denigrare le scelte sanitarie delle sue autorità.
Un tempo, molti fra noi erano grandi estimatori e, sotto molti aspetti, imitatori degli Stati Uniti d’America. Non più da quando alla Casa Bianca siede Trump. Oggi autorità istituzionali in televisione si scagliano contro una festa popolare tipicamente americana, definendola “una stupida americanata e un monumento all’imbecillità”.
Invece siamo diventati estimatori della Cina, fino ad implementare come modello nel nostro paese le sue scelte socio-sanitarie. Poi, sul nostro esempio, anche altri paesi europei l’hanno fatto, ma non è un buon motivo per rallegrarsene.
Siamo il paese che ha criminalizzato qualsiasi comportamento anche lievemente difforme da norme statuali e regionali spesso irragionevoli, contraddittorie e basate su presupposti e dati manipolati.
Il paese più spaventato dai pangolini, cioè quello dove gli esperti dispensano inesausti la loro conoscenza impeccabile e le loro certezze contagiose, fino a vaticinare che dopo l’estate segue l’autunno e dopo l’autunno l’inverno, cioè la cattiva stagione, e la trasmissione di certe malattie diventa più frequente. È la prova che loro avevano regione e noi torto marcio.
Il paese che più a lungo ha mantenuto le scuole chiuse, e ancora le chiude, quando magari basterebbe spostare di un’ora o due l’orario ingresso e di uscita.
Un paese che trova comodi capri espiatori nelle categorie lavorative e produttive più deboli, le meno sindacalizzate e tutelate da proprie associazioni, come il settore del turismo, dell’intrattenimento, le palestre, i parrucchieri e tutte quelle categorie che sono state fatte passare per essere degli untori seriali, mentre, all’opposto, in capannoni poco areati e super affollati continua, come sempre, la produzione del nostro prodotto interno lordo.
Non curando più di contraddire la verità ufficiale, contempliamo il pianeta con una nuova curiosità.
Nella mia memoria, resta indelebile lo slogan/esortazione:"dimostriamo di essere un grande paese. Mi richiama il " ne sarete voi degni? " E come si fa a essere un grande paese? Si sta a casa a non fare un cazzo.
RispondiEliminavero.
EliminaComunque ricorda che durante l'epoca eroica c'erano, al giorno, più denunciati che contagiati.
la malattia la paga notoriamente pantalone....
EliminaSulla Svezia ci sarebbe da dire qualcosa sulla società, dove c'è meno "convivialità" tra le generazioni, famiglie multigenerazionali sono molto meno diffuse che da noi, poi è molto più diffusa la figura del singolo individuo auto sufficiente.
RispondiEliminaPer dire, lì le donne single che se lo possono permettere possono comprare in rete da una banca del seme il kit completo di auto inseminazione casalinga, qui da noi non mi risulta che si faccia o si possa fare roba del genere, qualcuno mi smentisca.
Tutto questo per dire che il distanziamento sociale almeno tra le generazioni è cosa normale in un certo senso, non hanno bisogno di decretarlo.
Passando a noi, i capannoni del settore industriale nel nostro territorio fanno meno PIL del settore dei servizi, questo sarebbe in contraddizione con le scelte restrittive governative, secondo me dipende in parte dal grado di rappresentanza sociale delle categorie.
Comunque, fanno un decreto dove scrivono che le regioni possono prendere decisioni in materia solo se più restrittive.
Bene, il governatore della Campania prende la sua decisione restrittiva sulla scuola e il governo però dice che non va bene a partire dal ministro addetto.
Quindi qualcuno ha scritto il decreto ad capocchiam.
Il governatore della Campania De Luca dal suo punto di vista pensa di avere seguito alla lettera il decreto, il governo che pretende, poi in materia sanitaria si sono lasciati alle regioni potere e soldi.
C'è anche da dire per la verità che la situazione ospedaliera in Campania non sta andando bene, tipo ci sono adesso ospedali che possono prendere solo pazienti per covid perché questi sono in aumento, come l'ospedale di Torre del Greco per aiutare l'ospedale di BoscoTrecase.
Certo questo va molto male per chi ha altre patologie, ma questo spiega che la situazione dei sintomatici sta dando grossi problemi alle strutture e quindi per il politico di turno non è facile prendere decisioni come invece è per lo scienziato scrivere o firmare una dichiarazione d'intenti con le sue teorie sull'immunità di gregge senza vaccinazione.
Secondo voi perché la maggior parte dei paesi sta seguendo comunque delle regole restrittive, dagli USA alla Nuova Zelanda, dall'Australia alla Germania passando per la Gran Bretagna, perché hanno seguito l'Italia?
Non credo proprio, perché evidentemente anche in quei paesi hanno paura che il covid farà scoppiare i rispettivi sistemi sanitari.
Saluti,
Carlo.
Nel 2015 il 37% della popolazione svedese viveva nelle aree metropolitane e il 29% nelle aree urbane.
EliminaSecondo la definizione di Eurostat il 22,26% della popolazione svedese
vive nelle regioni urbane, 61,69 per cento nelle regioni intermedie e solo il 16.05 nelle aree rurali (prevalentemente nelle regioni rurali). Da notare che città come Göteborg (600mila ab., sita nella provincia Västra Götaland) e Malmö (320mila ab., sita nella provincia Skånelän) sono entrambe considerate regioni intermedie.
Vara (prov. Västra Götaland) è il comune medio della Svezia, con popolazione media di 15.942 persone.
Sì, finiamola con la storia della Svezia che è favorita dalla scarsa densità di popolazione. Nelle foreste non vive nessuno, mentre stare in una cittadina presenta gli stessi rischi della metropoli. Chiedere agli abitanti della bergamasca.
EliminaSe si vanno a vedere tutte le contee della Svezia, un pò sopra i 6.500.000 di abitanti vivono in contee sotto i 70 ab/km^2, intorno ai 3.400.000 o poco più vivono in contee sopra i 70 ab/km^2, per cui come si vede la maggior parte della gente vive "sparpagliata".
EliminaPerò i numeri da soli dicono poco su come vivono le famiglie in Svezia rispetto all'Italia, come ad esempio sono i contatti tra anziani e persone più giovani. Ho avuto un collega di Malmö che ha la fidanzata napoletana e ha vissuto per almeno 10 anni in Italia e ha paragonato cose tipo quanto si contattano figli e genitori tra loro, come capita spesso da noi, genitori anziani e i figli magari con le famiglie, per motivi economici, e mi ha detto che non si possono paragonare in nessun modo le due situazioni sociali, la convivialità intergenerazionale è molto più diffusa qui che in Svezia.
E comunque non è che in Svezia non stanno seguendo regole, ci sono state linee guida che fissano il limite massimo di persone nei locali pubblici e altre regole di distanziamento in luoghi chiusi, lezioni a distanza per università e scuole pubbliche secondarie e hanno raccomandato lo smart working, scommettiamo che lì queste raccomandazioni le seguono tutti mentre da noi chissenefrega e si deve decretare?
Saluti,
Carlo.
mi arrendo, anche perché non ho una zia in svezia (però ne ho in svizzera)
EliminaPer la Svezia, si è passati dallo sbrigativo e tristo giubilo a fronte dei dati di maggio alle pensose analisi demosociogeopoliticopsicofolkloriche a fronte di quelli di ottobre. Condite magari di “italiani spaghetti e mandolino”.
EliminaNel caso dei politici nostri rappresentanti possiamo dire molto tranquillamente "italiani spaghetti e mandolino", è un dato di fatto.
EliminaTra gli scappati di casa del M5S, il PD, FI, FdI, Lega salviana, renziani e tanto altro, dire quella frase purtroppo non è una battuta al momento.
Ultima cosa e finisco per non tediare più, ma il SSN nostro è organizzato e efficiente come quello di un paese scandinavo? Ma se qui in Lombardia, considerato un fiore all'occhiello della sanità nazionale, stanno quasi per perdere la trebisonda. La Lombardia adesso chiede il coprifuoco dalle 23 alle 5, la regione di quelli che dicevano tana liberi tutti.
Per cui non c'è bisogno di analisi demosociogeopoliticopsicofolkloriche per dire che siamo il paese dei cachi.
Saluti,
Carlo.
vorrei solo precisare che non sottovaluto la portata dell'epidemia, ma da 9 mesi a questa parte mi sembra che si sia esagerato, non poco, nel diffondere allarmi ingiustificati, da un lato, facendo poi poco o nulla, dal lato della prevenzione (che non significa chiudere tutto). al solito.
EliminaPerò c'è anche da dire che molto più del 70% del pianeta è completamente disabitato, nei milioni di chilometri quadrati di mare e di ghiacci, ma non solo. Eppure continuano a cercare il modo di colonizzare pianeti o lune, naturalmente relativamente vicini, spendendo immensi capitali. Facile capire che si tratta di una presa in giro, non si è capaci di colonizzare le nostre ..."acque", ...e si fa credere di poterci riuscire su Saturno o Marte. Ma noi dobbiamo crederci.
RispondiEliminaCosì come si fa' il possibile per non diffondere ulteriormente questa pandemia ma non si fa nulla per contrastare ciò che nell'ambiente, negli usi, nei consumi e nelle sostanze è responsabile ad esempio delle più di 400 morti giornalieri di tumori in Italia, nonostante si conoscano bene le varie cause. Ma dimenticavo, stanno facendo il possibile per farci capire ciò che ci fa bene e quello che non dobbiamo fare, loro sanno come fare per farci star bene.
Non molto tempo fa, qualcuno diceva: "Nessun uomo, né oggi né domani deve poter decidere che la sua verità è tanto buona da meritare di essere imposta agli altri". Ma abbiamo dimenticato.
Non molto tempo fa qualcuno diceva: "dovremo sempre rifiutare di inchinarci agli avvenimenti, ai fatti, alle circostanze"
..."dopotutto, la storia degli uomini è la storia dei loro errori e non delle loro verità. Probabilmente la verità, come la felicità è totalmente semplice e senza storia".
E ancora sopratutto "La politica non ci può dare un vangelo, un catechismo, una filosofia, un modo di amare". Ma abbiamo dimenticato, forse arresi al fato, si, forse la droga migliore è arrenderci alla fatalità.
Ritrovare, se mai li abbiamo avuti, i valori fondanti di una coscienza di così ampia dimensione dovrebbe essere la priorità assoluta.
Ma, come De Luca, si pensa che le pecore non possano avere coscienza, di conseguenza, il terrore, l'intimidazione, la menzogna, ma sopratutto il mettere gli uni contro gli altri, funziona, come sempre. Grazie Carlo
Stefano