lunedì 11 agosto 2014

Qualcuno me lo potrebbe spiegare?

Secondo dati Istat riferiti al 2013, l’otto per cento delle famiglie italiane vive in povertà assoluta, vale a dire che fanno fatica a mettere assieme il pranzo con la cena. Per il ministro Alfano il problema pare sia dovuto a ciò che resta del famigerato art. 18. Rispetto al 2012, le persone in povertà assoluta sono aumentate di 1 milione e 206mila unità. I poveri assoluti e quelli relativi sono complessivamente oltre dieci milioni. Renzi sostiene che in due mesi sono stati creati 108mila posti di lavoro. Non ha precisato quanti di questi sono stagionali e quanti boy scout.

Ciò che non riesco a comprendere (ma forse qualcuno me lo potrebbe spiegare con parole semplici) è la differenza abnorme tra il dato di due regioni a statuto speciale, il Trentino Alto Adige e la Sicilia. La regione alpina non è particolarmente industrializzata e tuttavia mostra un tasso di povertà (4,3) sette volte e mezza inferiore alla popolazione povera dell’isola (32,5).


Forse lo potrebbe spiegare, a proposito di Selinunte, l’assessore Pina Fornari, “contraria all’uso consumistico dei beni archeologici”. Se le tenga ben strette le pietre di Selinunte, non lasci che gente molto famosa e molto ricca promuova nel mondo quel suggestivo sito archeologico, e del resto non faccia caso se lì a fianco, a Triscina, vi sono migliaia (migliaia) di case abusive e altre 4.500 semplicemente condonate.

5 commenti:

  1. Come in qualsiasi altra situazione della vita, il passaggio dalla descrizione letteraria alla constatazione della realtà è decisivo oltreché raccapricciante : la quasi totalità della costa sudovest (e non solo quella) è impestata di abusivismo - da Milazzo a Petrosino p.e. chilometri di dune sono stati riempiti in profondità di 'villette' quasi a bagnomaria, con un esodo di pattume. Ci si riferisce ad un'occasione turistica che potrebbe scorrere quasi undici mesi all'anno. A brevi interviste sul posto fatalità di risposte, un'incontro con il sindaco non ha dato esiti migliori, Sciascia docet.
    Per l'economia di scala,vedremo cosa succederà alla dipartita degli attuali nonni e nonne.

    Chi abbia l'occasione di frequentare Roma abitando in una situazione emergente del centro potrà valutare la totale deregolamentazione edilizia
    tra improbabili superfetazioni e impiantistica tentacolare.
    Non va meglio nelle capitali morali nordiste, per il meglio bisogna spostarsi
    ai confini con la Sachertorte. (Aspettiamo l'abbraccio di Angela).

    Nella Cappella Cerasi in S.Maria del Popolo, sopra il bassorilievo tombale di Teresa Pelzer prima dei bellissimi caravaggio : 'Post tenebras spero lucem'.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. vedremo cosa succederà alla dipartita degli attuali nonni e nonne.
      questo credo sia il punto saliente, a futura memoria (di chi?)

      tutta la penisola è ricoperta di obbrobri edilizi, basti pensare al paesaggio veneto deturpato da teorie infinite di capannoni (che se non altro non sono abusivi e sono serviti a qualcosa), ma ciò che ho visto nel 2005 a selinunte e anche altrove (se non sbaglio fu a cefalù che vidi un depuratore inattivo e lo scarico diretto a mare), credo e spero che sia un unicum.

      racconto un fatto quasi personale: oggi pomeriggio ho avuto a che fare con una vicenda che riguarda una modestissima serra domestica (poco più di due metri di lunghezza per un metro e qualcosa di larghezza, costruita con dei paletti in legno e ricoperta con naylon. ebbene, l'ufficio tecnico comunale ha disposto che in larghezza sia ridotta di venti centimetri. è la pura verità. non solo, è stato richiesto di depositare disegno del "manufatto" a firma di tecnico. il tutto per il ricovero invernale di due modeste piante di limoni in vaso. è evidente che c'è una sproporzione tra l'Italia prossima alla Sachertorte e il resto. non credo sia solo questione di ricetta.

      Elimina
    2. postscriptum: anche il fatto che si condoni un'intera abitazione, ovvero che se ne condonino a migliaia, è un unicum di certe regioni.

      Elimina
  2. - l'urbanistica è stata ed è una fonte primaria di finanziamento dei partiti.
    Basta osservare p.e.i tracciati stradali di qualunque paese il cui percorso è più simile ad un circuito sportivo pieno di 'chicane' piuttosto che dettato da una logica funzionale e/o geometrica. Ogni sindaco o funzionario tiene famiglia o partito,sulle destinazioni d'uso fondiarie basta un cambio di retino colorato sulle rispettive tavole. Come ho già scritto siamo in grado di ideologizzare un tratto di fognatura o un palo enel, saturando nel contempo di rotonde circolatorie i paesi più sperduti.

    - [...] credo e spero che sia un unicum.[...] desolato,l'elenco con le relative effrazioni tipologiche porterebbe ad un triste Ferragosto. Conserviamolo per l'anguria.

    - quello della serra, in particolare il tipo 'rustico', è un tipico esempio di accanimento normativo e non consola dire che sia emblematico per l'intero territorio.
    Peraltro la furbizia levantina in moltissimi casi trasforma con il tempo i ricoveri per attrezzi o l'orangerie in un B&B. E non si accampino difficoltà tecniche perchè con Google Earth scopri anche la cuccia del cane abusiva.
    Nel contempo penso alle migliaia di vani costruiti alle falde del Vesuvio : adesso però attendiamo Matteo con le nuove rendite catastali.



    RispondiElimina
  3. "è evidente che c'è una sproporzione tra l'Italia prossima alla Sachertorte e il resto. "

    in ogni caso ,trattandosi dello stesso "pullman" , cio' non fara' alcuna differenza ne sul " percorso" ne' sull'" arrivo".

    RispondiElimina