sabato 10 aprile 2021

Un intreccio infinito

 

“Apri gli occhi: le ragazze ricche non sposano i ragazzi poveri” (F. S. Fitzgerald, Il grande Gatsby).

Di solito le persone che si sposano tra loro appartengono al medesimo ceto sociale, con pochi scostamenti che diventano molto rari man mano che si sale nella scala sociale. Un tempo, questo tipo di “sconfinamenti” rappresentavano uno scandalo nell’ambito dell’aristocrazia. Anche dopo, con il trionfo della borghesia, restarono prevalenti i legami di parentela all’interno dello stesso milieu sociale delle professioni e del denaro, come provano le autobiografie di questo tipo di umanità, molte delle quali sono letture intriganti e alcune semplicemente fantastiche.

Di autobiografie davvero interessanti non se ne scrivono più come un tempo, convinti che le nostre vite resteranno quali sono per sempre, per quanto gli avvenimenti presenti rappresentino già una variante di tono.

*

Stavo scalfendo con un ice pick l’Operazione Sunrise, quando m’imbatto in un certo Gero von Schulze-Gaevernitz, un cognome già sentito. Invece il nome di Gero mi era sconosciuto.

Gero, di origine tedesca e naturalizzato americano, era figlio di Gerhart (la cui madre proveniva da una famiglia imprenditoriale ebrea), noto professore e rappresentante di spicco della scuola d’economia liberale di Friburgo, che aveva partecipato alla redazione della Costituzione di Weimar.

Allen Dulles è noto a tutti. Era figlio di John Watson, politico e generale, e fratello del Segretario di Stato del presidente Eisenhower, John Foster Dulles. Suo zio, Robert Lansing, fu segretario di Stato di Thomas Woodrow Wilson. Allen Dulles era tra l’altro cugino di David Rockefeller, banchiere, uno dei fondatori del gruppo Bilderberg e della Commissione Trilaterale.

Allen Dulles dal 1916 al 1926 fece parte del corpo diplomatico. Il 7 luglio 1916 fu assegnato all’ambasciata di Vienna. Il 7 aprile 1917, quando gli Stati Uniti dichiararono guerra all’Impero austro-ungarico, la delegazione americana trasferì la propria attività diplomatica a Berna. E anche le proprie operazioni di spionaggio, delle quali ebbe cura Allen.

Alcuni lustri dopo questi avvenimenti, Gero von Schulze-Gaevernitz, diventato americano, fissò la propria residenza a Berna. Divenne poi un collaboratore di primo piano di Allen Dulles per l’Europa. Gero e Allen, nel 1944-45, furono protagonisti delle trattative per la resa delle forze armate naziste. L’Operazione Sunrise, appunto.

Gero, nel 1939, aveva rilevato l’amministrazione dei beni di Edmund Stinnes, industriale e finanziere, che aveva sposato Margianna, sorella di Gero. Edmund durante il conflitto aveva preferito risiedere in Inghilterra.

Le trattative con i nazisti ebbero luogo nella residenza di Edmund Stinnes, sul Lago Maggiore, ad Ascona, in Svizzera (*).

Edmund era figlio del più noto Hugo Stinnes, un industriale minerario e politico tedesco di grande rilievo, che trasse grandi profitti dall’inflazione del primo dopoguerra, tanto che è ricordato come il re dell’inflazione. Aveva sposato Cläre Stinnes , nata Wagenknecht (1872-1973), figlia di un importante commerciante tedesco per anni attivo in America Latina.

Questa però è un’altra storia, che si salda con quella della casata dei Krupp, che meriterebbe di essere raccontata se il post non fosse già abbastanza lungo.

(*) Vi furono contatti con il generale delle truppe corazzate, conte Schwerin, che in seguito divenne il primo consigliere militare del cancelliere Adenauer. Con specifico riferimento all’Italia, i primi passi in tal senso furono avviati alla fine del 1944 dal console tedesco a Lugano, il barone von Neurath, figlio dell’ex ministro degli esteri del Reich. Anche il capo di stato maggiore generale delle truppe corazzate, Röttiger, fu parte delle trattative e dodici anni dopo fu primo ispettore della Bundeswehr. Le intese proseguirono con il gen. Wolff, con la partecipazione di due generali alleati, tra cui Lemnitzer, il futuro comandante in capo della NATO. Alla fine si giunse alla resa delle truppe germaniche, che s’arresero senza combattere, cosa che consentì a Wolff di sfuggire ai tribunali.

Schulze-Gaevernitz e Dulles pubblicarono un libro: Unternehmen “Sunrise“. Die geheime Geschichte des Kriegsendes in Italien, Düsseldorf 1967.

4 commenti:

  1. Per rimanere al primo capoverso: «La chiamano selezione naturale democratica e liberale», disse don Calogero al Principe Fabrizio.

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  2. cara Olympe per la lettura del post ci vogliono due minuti e trenta secondi, secondo me si potevano affrontare anche i Krupp :-), attendiamo fiduciosi il post sulla casata...

    sempre grazie
    maurix

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    1. mio caro, grazie, ma pensa che c'è chi non regge oltre 280 caratteri
      vedremo. ciao

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