domenica 18 aprile 2021

Le conseguenze di un pregiudizio

 

Molte cose non mi aspettavo nella vita, una di queste, la più banale, è quella di difendere un Lord inglese dagli attacchi gratuiti perché omosessuale. Vero che certe persone ultimamente ci stanno rompendo assai con il cosiddetto “politicamente corretto” e cose del genere, fino a pretese comiche, ma ciò non costituisce un buon motivo per assecondare atteggiamenti cosiddetti omofobi.

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Niall Ferguson è uno storico scozzese, saggista e giornalista, professore di Harvard e editorialista di Newsweek, molto noto anche in Italia (scrive anche per il Corriere e Il Sole 24ore). Nel 2012 ha attirato brevemente l’attenzione dei media litigando con Paul Krugman e altri che avevano criticato un suo articolo pieno di errori scritto per Newsweek. Nel 2011 ha litigato a lungo con la London Review of Books per una recensione negativa del suo libro Civilization.

A proposito di J.M. Keynes e di Carl Melchior (di cui al precedente post), Ferguson scriveva in un articolo dell’aprile 1995:

«La ricerca negli archivi tedeschi mostra che la critica di Keynes al Trattato di Versailles era basata su tutto tranne che su un’analisi economica spassionata. Pochi, se non nessuno, dei suoi lettori può aver apprezzato fino a che punto le idee contenute in The Economic Consequences of the Peace – il libro che l’ha reso una celebrità – siano state effettivamente ispirate dai membri della delegazione di pace tedesca alla conferenza di Versailles. Ancora meno i suoi lettori sapevano che il suo appello doveva tanto alla sua omosessualità quanto alla sua germanofilia».

Ferguson ha sostenuto che Keynes si è opposto al Trattato per la forte attrazione che provava per il banchiere tedesco Carl Melchior, perché era gay e germanofilo. Inoltre ha sentenziato che Keynes non era interessato al futuro perché era gay e non aveva figli, fraintendendo la famosa frase keynesiana “Alla lunga saremo tutti morti”.

Ferguson esprime la convinzione che essere gay significhi in realtà non preoccuparsi del benessere e del futuro dell’umanità. Non è il solo ad aver frainteso quella frase. Keynes s’era opposto contro la visione a lungo termine di molti dei suoi colleghi all’inizio degli anni 1920, egli voleva offrire soluzioni che aiutassero immediatamente l’economia.

Inoltre Ferguson ha dimenticato che la moglie di Keynes, Lydia, ha avuto un aborto spontaneo, cosa che di per sé può non dire molto, ma non fino a ritenere che Keynes non era interessato al futuro perché gay e senza figli.

La “ricerca negli archivi tedeschi”, di che cosa straparlava Ferguson? Di contabilità:

«Non è troppo dedurre da queste frasi emotive una sorta di attrazione sessuale. Dopotutto, questo fu un periodo nella vita di Keynes di considerevole attività omosessuale: un elenco stranamente meticoloso d’incontri sessuali del 1915 suggerisce che avesse almeno otto partner maschi nel 1911, quattro nel 1912, nove nel 1913, cinque nel 1914 e sette nel 1915 ... .

Certo, non ci sono prove che tale amore sia stato consumato in senso fisico; e sembra altamente improbabile – scrive sempre questo diffamatore professionale – da quello che sappiamo di Melchiorre (anche se non sposato) che ciò sia avvenuto. Il massimo che è successo, secondo Keynes, è stato che si sono stretti la mano dopo un primo tete-a-tete; [...] e in un’occasione successiva poterono pranzare insieme apertamente, come qualsiasi altra coppia. Eppure non c’è dubbio che l’attrazione che Keynes provava per lui abbia fortemente influenzato il suo giudizio».

Anzitutto bisogna chiedersi se l’autore di questa critica abbia effettivamente compreso quello che ha letto nel libro Conseguenze economiche della pace. Nel 1919, Keynes attaccò il Trattato pubblicando un’analisi che è stata a lungo considerata come una delle critiche più puntuali e anche preveggenti mai fatte.

Le riparazioni, che costituiscono uno dei nodi centrali del Trattato e della critica keynesiana, non hanno compromesso direttamente l’economia della Germania perché per lo più non sono state pagate, ma la reazione popolare suscitata contro di loro, cavalcata dalla destra e soprattutto dai nazisti, ha effettivamente dominato la politica tedesca nei suoi momenti più critici orientandola verso la vendetta (che poi ci fu!).

Diciotto anni dopo quel suo articolo, Ferguson se ne usciva in un convegno con altre dichiarazioni simili, poi in una lettera aperta su The Harvard Crimson ribadiva la sostanza del suo pregiudizio:

«Nemmeno per un momento volevo suggerire che la posizione economia keynesiana fosse semplicemente determinata della sessualità di Keynes [ma certo che no!]. Ma non può nemmeno essere vero – come sembra che alcuni dei miei critici credano – che la sua sessualità fosse totalmente irrilevante per la nostra comprensione storica dell’uomo. Il mio primissimo libro trattava dell’iperinflazione tedesca del 1923, una calamità storica in cui Keynes giocò un ruolo minore ma importante. In quel particolare contesto, l’orientamento sessuale di Keynes aveva un significato storico. La forte attrazione che provava per il banchiere tedesco Carl Melchior ha indubbiamente giocato un ruolo nel plasmare le opinioni di Keynes sul Trattato di Versailles e le sue conseguenze».

Infine, sullo stesso tema, Ferguson ha pubblicato un articolo “riparatore”, dal titolo: “Sì, le mie osservazioni su Keynes erano stupide. Ma non sono omofobo”. Per fortuna, diciamo.


Ferguson sostiene che non può avere pregiudizi omofobi perché ha una moglie somala e un amico gay (un classico); afferma che “la forte attrazione che Keynes provava per il banchiere tedesco Carl Melchior ha indubbiamente giocato un ruolo nel modellare le opinioni di Keynes sul Trattato di Versailles e le sue conseguenze” (e daje); e aggiunge che Keynes e gli altri membri del Bloomsbury Group “non avevano alcun dubbio sul fatto che l’orientamento sessuale avesse un significato che andava oltre gli angusti confini della camera da letto, e che la vita intellettuale e la vita emotiva di Keynes fossero intrecciate”.

La vita di ognuno è un intreccio di tutto, ma ciò non basta per sostenere che, siccome tuo padre ti picchiava e tu facevi la pipì a letto, ciò ti ha condotto ad essere un serial-killer oppure, all’opposto, un novello san Francesco.

Insomma Ferguson se la canta e se la suona. Non si comprende se fosse “stupido” nel 1995 e poi doppiamente “stupido” nella sua “ritrattazione”. La cosa grave sta nel fatto che questo genere d’immondizia (non è un caso isolato della sua produzione letteraria) trova un vasto pubblico ben predisposto a farla propria e a diffonderla. Sembra di sentirli: “quel frocio scriveva quelle cose perché andava a letto con un ebreo presidente del Comitato finanziario della delegazione tedesca per l’armistizio”.

Una questione di dettaglio a proposito della frase di Ferguson che ci presenta Keynes e Melchior “pranzare insieme apertamente, come qualsiasi altra coppia”. Evidentemente per questo sciocco bisogna essere necessariamente eterosessuali per pranzare insieme e apertamente come una qualsiasi altra coppia di persone.

Tra l’altro, ove mai vi fosse bisogno di rintuzzare tale idiozia, va osservato che a quel pranzo, ad Amburgo, era presente il socio in affari di Melchior, vale a dire Paul Warburg. Quanto a Melchior “non sposato”, egli aveva una donna che infine sposò e dalla quale ebbe un figlio, Charles Melchior de Molènes, nato il 9 marzo del 1934, che però non vide perché morì nel dicembre 1933 per un ictus.

Carl Melchior, 48 anni, all'epoca della Conferenza di Parigi.

È vero che Keynes, nella sua memoria pubblicata postuma dove parla di Carl Melchior, afferma che con costui si trovò in “una delle più strane intimità di questo mondo e qualche bizzarro stralcio di esperienza” (Politici ed economisti, p. 342), tuttavia il senso di tali parole va colto per quello che esattamente dicono, ossia che si trattò della storia di una strana amicizia vissuta come “amico/nemico” durante i duri negoziati che si svolsero a Treviri, Spa e Parigi.

Nessuno ha messo in dubbio l’orientamento sessuale di Bill Clinton quando ha ammesso di aver avuto una “relazione impropria” con una stagista della Casa Bianca nel 1998. Che Keynes fosse ammaliato e “innamorato” di Melchior è possibile e plausibile, ma da ciò alle affermazioni categoriche sull’influenza che questa simpatia e il suo orientamento sessuale avrebbero avuto nell’influenzare le sue stesse idee economiche, in particolare sul tema del Trattato, ce ne corre.

Certo, tra Keynes e Melchior c’era identità di vedute in tema di riparazioni belliche, così come con altri protagonisti di quella vicenda (in un post precedente ho citato il caso di William Christian Bullitt Jr.), e questo può spiegare la simpatia e attrazione (in generale) di Keynes per l’altro, ma non il condizionamento determinante nella questione.

Keynes e Melchior lasciano le loro delegazioni in segno di protesta e si rividero poi nell’autunno successivo in un’occasione, quella del pranzo ad Amburgo, nella quale Keynes lesse a Melchior e a Warburg un capitolo del suo famoso libro che avrebbe pubblicato di lì a poco.

Se Keynes a Parigi fosse andato a letto con la moglie del capo della delegazione tedesca, Ferguson che cosa avrebbe dedotto?

Qui sotto l’articolo di Ferguson del 1995 per The Spectator.

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