lunedì 9 aprile 2012

Le mele con le pere, anzi, con le rape



Mi affascina il teorema scalfariano del cosiddetto “sistema dei vasi comunicanti”, secondo il quale gli “opulenti” salariati italiani dovrebbero cedere quote di “reddito” e di diritti ai più poveri salariati cinesi, indiani, rumeni, ecc., fino a quando il sistema pieno di calcare del capitalismo non avrà livellato le condizioni producendo degli operai un po’ meno poveri là e meno “opulenti” qui. Dopo tutto meglio una falsa speranza che nessuna speranza.

Nel frattempo, “due o tre generazioni” vaticina Scalfari, il grande capitale potrà avvantaggiarsi delle condizioni di sfruttamento ottocentesco là e riportare indietro l’orologio della storia qua. Il teorema è semplice quanto può esserlo un sensale liberista della forza-lavoro.  E di questi stravaganti personaggi c’è pieno in questo straordinario paese. Per esempio, un certo Bruno Tinti, "ex magistrato specialista in reati tributari, societari e fallimentari", oggi trova idonea tribuna nel blog di Grillo per esibire le sue verità inedite sull'evasione fiscale, la politica, il governo e forse anche sulle cause della pellagra.

Esordisce così: «Ogni anno l’evasione fiscale si mangia circa 160 miliardi di euro, vuole dire che in Italia ogni anno l’evasione fiscale è superiore a quello che si incassa come gettito fiscale, i cittadini italiani pagano circa 45 miliardi all’anno, ma evadono 160 miliardi». Le parole in grassetto sono nell’originale. Chi gliele ha date queste cifre al signor Tinti? Che non si tratti di un errore di trascrizione della cifra (45 invece di 450) risulta palese dal testo (e dall'audio del video). Se il gettito fiscale fosse solo di circa 45 miliardi all’anno, probabilmente all’ex magistrato non verrebbe pagata la non modesta pensione (nel 2011 il gettito totale è stato pari a 411,79 miliardi di euro).

Scrive ancora il Tinti: «Alfano è una persona intelligente, anche se sfortunatamente ha scelto la parte sbagliata». Quale altra cosca avrebbe dovuto scegliere l’Angelino? Dice ancora il Tinti: «il Governo Tecnico è venuto, ha messo le tasse e c’è il rischio che se ne vada davvero, quando nel 2013 la Casta vorrà riprendere il posto di cui si è impadronita per decenni». Si tratta di uno scongiuro condiviso da Grillo?

Altra perla: «Si deve sapere che il 90% degli accertamenti [fiscali] non vengono fatti, se qualcuno di voi avesse il 90% di probabilità di vincere giocando a Bingo, all’Enalotto, al Totocalcio, non giocherebbe tutte le settimane?». Dall’assimilazione dei due esempi si comprende che il nostro Tinti sul concetto di probabilità ne mastica parecchio (forse la cortesia del prof. Popinga potrebbe illustraci che il paragone cui allude Tinti non regge?).

Bisogna leggerlo tutto il monologo del Tinti (che se non altro ha la faccia della brava persona) per capire che se in questo paese non cadi nella padella scalfariana trovi subito la brace grillina.

7 commenti:

  1. Tinti è una firma del Fatto Quotidiano. Una brava persona, per carità, ma un ex magistrato di destra, tranquillamente liberista, una classica figura di quell'antiberlusconismo moralista, un po' calvinista, qualunquista e benpensante a cui Monti va più che bene. I lettori del quotidiano, mediamente più a sinistra della linea dello stesso, conoscono già la mascherina.
    mauro

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  2. La teoria delle probabilità non è il mio forte. So solo che per evitare un controllo fiscale devi vincere tutte le settimane, e hai sempre (nell'ipotesi di Tinti) 1 probabilità su 10 di perdere. Se invece perdi e incappi in un controllo fiscale, paghi per tutte le evasioni pregresse, ma credo che non sia questa la risposta che ti aspettavi da me.

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  3. Pensare che Tinti lo trovavo logico e corretto nelle sue analisi, anche se a volte non ero d'accordo con il suo pensiero. Dopo questo articolo impreciso nelle cifre, pur non essendo una esperta in economia, quei 45-miliardi l'anno di introito contributivo mi è parso una madornale bufala, imperdonabile per un esperto come Lui. Ancor più mi ha convinto la sua comparsa a fianco di Grillo nel ritenerlo parte della schiera dei "tira acqua al proprio mulino". Meglio tardi che mai!
    Buona Giornata

    PS.: Ti leggo sempre con piacere, spesso condivido i Tuoi post su fb. Non sempre lascio un mio commento, per rispetto alla competente preparazione che scorre in questo blog. Penso che la mia ignoranza risulterebbe nota stonata sotto i Tuoi scritti :)
    Dico ciò dopo avere letto la Tua risposta ai miei auguri di Pasqua.
    Grazie, al prossimo azzardo da parte mia :)

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  4. cara Francy, guarda che qui siamo tutti rematore nella stessa barca, non ti fare scrupoli con i commenti
    ciao

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  5. l'affermazione , mi sembra priva di ogni spessore critico. se dovessimo ridurre l'analisi politica in termini di fortuna-sfortuna ,allora dovremmo ritenere l'era dei Berlusconi, Bossi , D'alema , trote e igieniste dentali una vera jattura...Consapevole dei miei limiti mi associo al post di Francy augurando lunga vita a questo blog e ringraziando Madame per i preziosi spunti di riflessione.

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  6. Purtroppo una parte non piccola degli scontenti attuali pensa che Grillo possa essere una soluzione... d'altra parte anche in un momento così drammatico per i lavoratori i movimenti comunisti e socialisti sono divisi in Italia come in Grecia
    e per socialisti mi rifaccio al senso letterale del termine

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