giovedì 19 gennaio 2023

Liberali col culo dei poveracci

 


La spesa per pensioni nel 2021 è stata di 273,959 miliardi (+1,8% rispetto al 2020). Aggiungendo in un triennio, in via approssimativa, altri 2 miliardi per quota 103, si tratta di un aumento dello 0.7 per cento a regime. Il sostegno al reddito è stato pari a 24,356 miliardi (-27,4%). Sempre nel 2021, 22,62 miliardi sono stati destinati per sgravi contributivi e agevolazioni alle imprese (Rendiconto generale dell’Inps, approvato dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza).

Nella storia umana, la vecchiaia è sempre stata sinonimo di povertà, ad eccezione di quella, mediamente più lunga, dei ricchi, cioè di sfruttatori, approfittatori e loro lacchè. La questione, come si sa, riguarda da migliaia di anni la divisione della torta. C’è chi si serve con comodo al tavolo (viene chiamato anche “merito”) e chi, invece, deve sgomitare sotto il tavolo per raccogliere le briciole.

Il nostro sistema di protezione sociale dovrebbe garantire per ognuno di noi una vita non di miseria dopo quella lavorativa. Se “libertà” non si accompagna con “uguaglianza”, la democrazia non serve a un cazzo.

Un po’ la nostra previdenza ci riesce, anche se un terzo dei pensionati (32,8%), ha un reddito pensionistico complessivo inferiore a 1000 euro. E però c’è chi non gradisce che chi ha lavorato per 41 anni (magari non proprio col culo al caldo d’inverno e al fresco d’estate) e con 62 anni d’età vada in pensione. Ragione? Il sistema non sarebbe in equilibrio.

Lho spiegato ieri: se i giovani fanno fatica è perché i governi hanno dato priorità alla redditività del capitale. Quindi non è perché siete giovani che siete poveri, ma perché viviamo in un’economia in cui la quota dei salari nella torta nazionale è crollata e dove il progresso tecnico sta distruggendo posti di lavoro molto più velocemente di quanto la maledetta “crescita” stia creando.

Perciò un modo per far stare in equilibrio il sistema previdenziale c’è se le giovani generazioni decidono che è ora di cambiare musica. 

1 commento:

  1. se ti può consolare, le giovani generazioni non vanno a votare.

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