venerdì 28 giugno 2019

Ostaggi


(La lettera, che merita una lettura integrale, è stata pubblicata dal CdS del 29 giugno. Dovrebbe leggerla anche Riccardo Chiaberge, sempre se, oltre a problemi di scrittura, come ebbe a rilevare a suo tempo Roberto D'Agostino, non ne avesse anche di lettura). 


Poniamoci nei panni di quegli sventurati ospiti della Sea-Watch 3. Dopo essere stati raccolti dallo yacht, e dopo che le autorità italiane hanno consentito lo sbarco di 10 persone, 7 per motivi sanitari e 3 come accompagnatori, gli altri restarono a bordo per il divieto di sbarco imposto dalle leggi italiane. La comandante dello yacht è ben al corrente del divieto e potrebbe far rotta per la penisola iberica, per la Corsica, oppure per Israele. Invece decide di bordeggiare ai confini delle acque territoriali italiane, su e giù per due settimane. Il caso nel frattempo assume rilevanza internazionale, la comandante diventa un’eroina che sfida il truce ministro dell’Interno italiano. Per contro questi diventa ancor più il presunto baluardo che si oppone agli “invasori”. Infine la comandante decide d’infrangere il divieto e di puntare su Lampedusa. Non trova di fronte a sé un blocco navale, non tecnicamente per fortuna. Arriva a poche centinaia di metri dal porto di Lampedusa e lì getta l’ancora in attesa degli eventi. Se fossimo tra quegli sventurati ospiti della Sea-Watch 3, avremmo ovvio motivo di risentimento verso chi c’impedisce di sbarcare, e ci sentiremmo ostaggi delle decisioni delle autorità italiane. E un po' anche delle decisioni della comandante?

11 commenti:

  1. Che ne pensa dell'arresto della capitana? Dal punto vista dell'Italia intendo. Non rischiamo un isolamento sempre maggiore in un momento storico in già contiamo assai poco dal punto di vista geopolitico? Nel caso specifico a me quello che interessava di più è che sbarcassero in fretta le persone presenti sulla nave (che a quanto pare saranno presto indirizzate verso Paesi al di fuori dell'Italia). Allargando lo sguardo però non so come questa vicenda verrà utilizzata come arma politica contro questo governo di pseudo derelitti, già molto traballanti di loro. Sarei curioso di sentire la sua.

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    1. Penso che sarebbe bastato sequestrare lo yacht e rispedire con foglio di via il comandante, evitando di farne una martire.
      Tutto ciò fa parte di un grande gioco cominciato molti anni or sono e del quale non sapremo mai nulla.
      L’Italia non è nessuno. Sono in molti quelli che hanno interesse a destabilizzarci, non da oggi.
      Questo governo? Anch’esso è il prodotto di un’Italia confusa, spaventata e analfabeta.

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  2. mah, a me sembra plausibile ritenere che nessun altro paese avrebbe accolto quelle persone, senza previamente assicurarsi della compartecipazione di altri paesi. D'altronde una tale compartecipazione non può essere garantita a priori e automaticamente perché questo significherebbe aprire le porte a tutti. Il gioco è abbastanza chiaro: si accolgono i migranti solo proprio quando non se ne può fare a meno, quando sono arrivati allo stremo delle forze. Può sembrare cinico ma credo che allo stato sia l'unica cosa possibile. La cosa giusta sarebbe (ovviamente) dar vita ad un grande piano di aiuti verso i paesi africani, magari dietro la garanzia del rispetto di alcuni fondamentali diritti civili e politici. Insomma ci sarebbe bisogno di una solidarietà intelligente. Che è esattante quello che è sempre mancato a TUTTE le ideologie politiche occidentali.

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  3. Come si diceva in un post precedente notiamo da entrambe le parti un gioco di propaganda sulla pelle di esseri umani disgraziati. Ma la questione delle migrazioni è un tema che diventerà sempre più stringente nei prossimi anni. Nei prossimi decenni. E' triste vederlo affrontato ogni volta in modo patetico da ultras di curve inferocite. Triste e pericoloso, perchè ho notato a mie spese che se provi a uscire dal recinto della "capitana si, capitana no", ti prendono tutti (quasi) a maleparole.

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  4. fascistelli, un'altra dimostrazione d'ignoranza spettacolare.

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  5. Così ho risposto ad un commento sulle Ong: “ONG, braccio armato dei governi esportatori di democrazia”? Basterebbe smetterne l’esportazione. E magari utilizzare i 1822 Miliardi di $, spesi nel 2018 per gli armamenti, per risolvere il trilemma di Rodrik; magari utilizzando l’ONU.

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  6. La domanda è una: "A che gioco stanno giocando i governi di Olanda, Lussemburgo, Germania, Francia, Italia e la capitana della Sea Watch sulla pelle di 41 migranti?
    AG

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  7. ha intenzionalmente e unilateralmente deciso di invadere l'Italia dimostrando che questo paese non esiste se non in tv. Un paese dove non c'è stato di diritto e si impone sempre il prepotente di turno, gli altri si accodano. Dove si forzano i blocchi e le leggi senza tanti problemi… Un paese con magistrati raccomandati, professori universitari raccomandati, finanzieri impauriti e ministri fanfaroni ma impotenti. Un paese fallito incapace di far rispettare le proprie leggi. E insulta gli stranieri tutti. Grazie a Dio c'è il Papa a darvi il benvenuto.

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  8. Mi scusi ma non capisco perché definisce quell'imbarcazione "yacht". Sarà un mio limite ma collego il termine ad altro.

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