Scrive il prof. Ernesto Galli della Loggia nel suo
ultimo editoriale dal titolo Il monopolio inesistente:
«La verità è
che – esattamente come negli anni venti del Novecento – le ideologie
antiliberali e antidemocratiche ricompaiono oggi in modo virulento in tutta
Europa (anzi in Italia forse meno che altrove) non già per l’insensibilità
antifascista dei «moderati», ma per l’incapacità dello schieramento democratico
– sinistra in prima linea – di dare risposte convincenti ai nuovi problemi e
alle tensioni che affliggono le nostre società.»
In altri termini, Galli parla del fallimento del
riformismo. Il riformismo, sia chiaro, non ha avuto il merito, nel bene e nel male,
di averci condotto fin qui. Il riformismo ha seguito le sorti magnifiche e
progressive dello sviluppo capitalistico eseguendo la funzione di garante della riproduzione
della classe operaia e della “pace sociale”. Con la crisi e l'avvento delle nuove tecnologie, anche il riformismo, la
maschera buona del sistema borghese, cade. E “ricompaiono le ideologie
antiliberali e antidemocratiche”, le quali non erano mai scomparse del tutto,
ma giocoforza si mantenevano sottotraccia in attesa di "momenti migliori".
*
Il rapporto di subordinazione lavoratore-padrone, sia
dal lato giuridico sia da quello pratico, contiene già in sé e da sempre la determinazione autoritaria, per quanto il
padrone possa rappresentarsi, a livello individuale e a tratti, come la persona
più affabile e democratica del mondo.
Con il capitalismo, cioè con i rapporti sociali
borghesi, il salariato diventa merce al pari di ogni altra merce, egli
rappresenta per il capitale solo un’offerta di merce, le sue caratteristiche
umane esistono soltanto in quanto esistono per il capitale a lui estraneo. È il
rapporto con il capitale a determinare il contenuto della vita del salariato
(per quanto il salariato stesso sia indotto a negarlo: ruolo dell’ideologia). L'uomo
da lavoro che si viene a trovare al di fuori di tale rapporto di lavoro (il
disoccupato, per esempio) è una figura che non esiste per il capitale, diventa
un fantasma fuori dal suo regno.
A questo punto intervengono le politiche sociali. Perché
il sistema borghese possa reggere, riprodursi e prosperare senza troppi
sussulti sociali, è necessario ricorrere a “politiche attive” di sostegno,
assistenza e recupero, vale a dire il cosiddetto welfare, appunto (*). Politiche
che per il capitale hanno anche il favorevole risvolto di creare domanda “aggregata”.
La repressione delle poche o tante libertà concesse, è
un tratto ineliminabile della risposta padronale nei momenti di crisi sociale acuta.
Il fascismo di tale risposta rappresenta un prodotto specifico e originale dell’evoluzione
storica della società borghese. Il fascismo, la “domanda” indotta di “ordine”, di
là delle sue rappresentazioni locali e dei suoi pittoreschi protagonisti, è dunque
la risposta che il sistema nel suo complesso produce in rapporto a gravi
conflitti sociali ed economici che si ritiene non siano più ricomponibili per
via ordinaria, ossia per via “democratica”.
Pertanto, le differenze addotte da Galli circa il
fascismo e l’antifascismo italiano e quello di altri paesi, hanno scarso rilievo
per la comprensione dei fatti reali, appartengono piuttosto alla sfera delle
rappresentazioni e di chi di esse ne fa monopolio.
(*) I padroni di fabbrica inglesi erano dunque del
tutto conseguenti quando, prima dell'Amendment
Bill del 1834, detraevano dal salario dell'operaio le pubbliche elemosine
che l'operaio riceveva in base all'imposta dei poveri, e le consideravano come
una parte integrante di quello.
Il ruolo dell'ideologia borghese: aver estirpato quasi del tutto, nelle forze politiche di "sinistra", questi concetti fondamentali («Il rapporto di subordinazione lavoratore-padrone»), che dovrebbero essere l'abc dai quali ripartire per ridare un senso alla parola "politica".
RispondiEliminabasterebbe per dare senso alla parola "sinistra"
EliminaFino alla caduta degli assolutismi il controllo sociale era ottenuto con la violenza. Dopo, con la "democrazia", si ottiene con l'ottundimento di menti e coscienze ma, se serve, anche con la violenza: Il fascismo è il braccio armato del capitalismo!
RispondiEliminaSpiace..
RispondiEliminapurtroppo il miglior commento (frammento ) che si possa fare a proposito del momento attuale è ancora quella di Mons Tardini al tempo del ventennio :
"Che avverrà quando la realtà cruda e dolorosa aprirà gli occhi a questa innumerevole massa di dementi "
senza contare :
" Conclusione gli italiani sono ormai un popolo di pecore che corrono dove il pastore, con il bastone le porta"
Sempre "letteratura" dell'epoca !
Il resto vien da sé
caino
Domenico Tardini aveva una passione per il Belli e i rigatoni con la pajata (de gustibus ...). si dice anche, ma non è certo, che il cardinale avesse una fissa per la ... punteggiatura. del resto passò per essere l'uomo di curia dalla lingua più tagliente del XX secolo.
EliminaVisto che siamo in tema..
RispondiEliminaHo fatto 4 giorni a Napoli (poi dicono le coincidenze).
Bed and breakfast dove finisce via Liborio quella che parte da Piazza Carità e incrocia Spaccanapoli quasi alla fine.
Nessun pelazzo ,tutto nuovo, ottime le ragazze della conduzione.
Prezzo abbordabile, musei sempre cari,rinuncia al Cristo velato ,Posillipo ti fa venire in mente la povertà..
Detto ciò ,che dire , ho appena sentito Cacciari parlare di regresso antropologico..mi chiedo quanti ittalliani,sanno cosa voglia dire.
Hai ragione, la prossima volta 40%
caino
Posillipo non mi fa venire in mente la povertà (posta Napoli come standard). Semmai le spiaggette protette da filo spinato, con l'acqua di mare lurida non meno che alle foci dei fiumi veneti, mi fa venire in mente i coatti che le frequentano. le potenzialità turistiche sono enormi, penso all'ex italsider (si coglie bene nei pressi della grotta di Seiano), ma chi vuoi che vada ad investire dove comanda la malavita? dove la ministra della salute vuole chiudere un ospedale per infiltrazione camorristica! è un altro mondo, uno scrigno di perle in un mare di monnezza, menefreghismo all'ennesima potenza, furberie e ... chiagni e fotti. peccato perché vi sono anche non rare persone per bene.
EliminaPorta pazienza, mi ero dimenticato il (sic!) a Posillipo.
RispondiEliminaLo sguardo cadeva infatti dove tu dici percorrendo in autobus la litoranea fino a Parco Virgilio,mal tenuto di questi tempi (basta un cerino e tutto va in fumo).
Impressionante il numero di barche!
caino