domenica 3 marzo 2019

Come una cosa sola




Un tempo, i sovrani e i diversi rami dell’aristocrazia formavano una società cosmopolìta di padroni che si spartivano i popoli come un gregge affidato alla loro custodia. Oggi sembra non essere più così. L’aristocrazia del denaro, classe sociale eletta alla quale è consentito di dominare il mondo, sa bene che tra i popoli vi sono delle diversità e tuttavia li considera come una cosa sola, cioè dal lato del proprio tornaconto. Un’aristocrazia che continua a regolarsi secondo la propria convenienza, salvo poi chiedersi perché la gente comune gli si rivolti contro. I suoi portavoce ci informano che nel prossimo futuro l’Europa avrà bisogno di più di 8 milioni di nuovi cittadini, ossia di 16 milioni di braccia da mettere a profitto a basso salario. Si guarda all’utile e poco alle conseguenze, ignorando le condizioni naturali, storiche e culturali che guidano gli individui nei loro modi di vita. Illudiamoci dunque che sarà poi la democrazia, il welfare, l’integrazione, l’europeismo a porre le cose a posto.



Nel mondo musulmano (ma non solo, certo) la repressione e la violenza sulle donne è un fatto convenzionale, di base. A cominciare dalla poliginia, sulla quale evidentemente non abbiamo nulla da ridire poiché rientra nel modus vivendi, ecc. ecc.. Quando scenderemo in piazza contro il medioevo delle religioni e dell'Islam in particolare? 

5 commenti:

  1. Gentilissima Olympe, lei chiede "quando scenderemo in piazza contro il medioevo delle religioni e dell'Islam in particolare?" Interessante e inquietante domanda. Io mi chiedo: qua da noi, con la crescita continua (soprattutto per ragioni di natalità) della popolazione di religione islamica (in varie gradazioni?) quando e come sarà lo scontro tra culture e civiltà. Non lo auspico, non va irresponsabilmente fomentato. E' chiaro che bisogna mantenere i nervi saldi, ragionare freddamente, vigilare attentamente (nelle varie accezioni del termine), ma anche non annacquare i principi della nostra civiltà, anche giuridica, che nonostante (nonostante, nonostante...) tutto tutelano noi e anche gli immigrati e/o le persone di religione diversa. Questo detto in estrema sintesi e, quindi, sommarietà.
    Cordiali saluti.
    Daniele Righi.

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    1. non vi sono dubbi che agli immigrati vanno garantiti e tutelati gli stessi diritti (mi rendo conto che in un campo di pomodoro ciò si scontra con le solite contraddizioni di sistema), ma ciò non significa trasformare e parafrasare la celebre frase "proletari di tutto il mondo, unitevi" in "proletari di tutto il mondo, mischiatevi e fate quel cazzo che vi pare". L'integrazione tra diverse culture è possibile solo laddove siano accolti pariteticamente alcuni principi fondamentali, non ultimi quelli che riguardano i dritti e le libertà della donna. Le religioni, quale più quale meno, non vanno molto d'accordo con tali principi.
      So bene che con questo mio post mi sto spostando dal terreno della lotta di classe a quella dei diritti civili, ma devo prendere atto che il regresso è stato grande e dunque ben venga la difesa di tali diritti contro chi, anche in nome di una pretesa "integrazione", fa da volano ad una politica del "volemose bene tutti".
      Grazie per il suo commento. Cordialmente.

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  2. Nessuna al mondo si può adorare quanto una schietta veneziana di ingegno e di talento. Non ti conosco ma so che sei, eri e sarai bellissima. Cosa rara e preziosa per la quale la mia libbra di carne sarebbe stata ancora ben poco, e no, qui non ci sono i rusteghi per cui non si può sospettare che io stia emergendo dal... livello del mare.
    Semper voster Malestro

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  3. l.europa avrà bisogno di 8 milioni di cittadini senza troppe pretese e stipendi bassucci...meglio se violenti e misogini..così la gente smette di uscire di casa e far casino
    vedremo

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