martedì 6 febbraio 2018

Una società che non ha più tempo per la vita e non ha più un domani davanti a sé



Abbiamo, apparentemente, una giornata per tutto, per qualunque memoria o celebrazione, pro o contro. E dunque anche la giornata contro lo spreco alimentare. Che è una vera e propria ipocrisia: che senso ha parlare dello spreco di cibo, o di qualunque altra questione del genere, senza inquadrare la questione nella totalità del sistema? È come parlare del crollo delle borse senza inquadrare il fenomeno nelle sue reali cause, dunque sproloquiare, per esempio, sull’aumento delle retribuzioni negli Stati Uniti (bella questa!) o per le rivendicazioni salariali in Germania.

Questo sistema, raggiunto lo stadio supremo della produzione mercantile, ha esasperato bisogno dello spreco e della dissipazione, così come della falsificazione insensata degli alimenti. Pensiamo solo, ab ovo, allo spreco e distruzione di suolo coltivabile. Senza spreco e dissipazione per il capitalismo si metterebbe ancora peggio. Per la scienza borghese, cioè per la scienza al servizio del capitale, soltanto il quantitativo è metodologicamente serio, e il qualitativo non è altro che incerta decorazione soggettiva.

Una società nella quale tutto è entrato nella sfera dei beni economici: l’acqua, la pioggia, l’aria che respiriamo. E nella quale i produttori non hanno controllo su niente, ai quali si chiede solo di produrre sempre di più. Anzi, essi vengono offesi se solo s’azzardano a rivendicare tutele e contratti decenti. In fondo che cosa vogliono questi operai la cui produttività è sempre scarsa?

La natura non è indifferente a tutto questo, e non lo è la storia umana, che non potrà essere salvata se non con l’abolizione del lavoro-merce. Il riformismo, di qualunque colore politico, ha il proprio scacco garantito in anticipo. Politici da strapazzo che non sanno e non possono parlare alla gente con il cuore. Giornalisti, economisti e simili fannulloni che sanno solo falsificare la richiesta di una discussione onesta e razionale sui rapporti di potere esistenti e su qualsiasi altra questione.

Politici e media che hanno, bisogna dirlo, buon gioco nel trasformare le contraddizioni del sistema in un conflitto tra generazioni o tra proletariato e sottoproletariato. E poi quando accadono certi fatti si stracciano per finta le vesti, come se il neofascismo si fosse realmente combattuto, e non sia invece considerato come un semplice fenomeno marginale, villano e triviale. Come se ciò che abbiamo davanti fosse il prodotto di un tiro del destino, di qualche isolato imbecille, e non invece un prodotto scientemente coltivato e giocato nella contrapposizione politica.

12 commenti:

  1. Tutto vero cara Olympe,e mi fa star male.

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  2. per quel che ho capito il tonfo dell' ultima setimana è causata solo dall' enorme appetito di profitti degli stessi operatori finanziari. Hanno venduto strumenti con sottostante l' indice della volatilità (praticamente assente nel 2017) e quando quest' ultimo è, come c' era da aspettarsi, normalmente salito un pò sono corsi a ricoprirsi accellerando la salita dell' indice stesso. A sua volta su i livelli di quest' indice sono calibrate le uscite da posizioni al rialzo. riprenderà tutto come prima, forse meno veloce. i dati macro e le trimestrali americane sono stellari, per il capitale si intende

    IG Metall ha spuntato un accordo niente male, buon per i miei parenti stretti che stanno lì, e questo pò di inflazione reale che porterà (per ora è solo attesa, qui come in USA) farà addirittura bene, in termini di solidità, a non fare riscaldare troppo in fretta l' economia eu e americana

    si delinea invece una questione che avevamo prospettato tempo fa, legata per altro alla rinnovata guerra fra divise: la concorrenza fiscale tra USA e EU: Siemens-germania ha annunciato 9000 licenziamenti e lo spostamento dello stabilimento in USA

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    1. i dipendenti a tempo pieno con almeno due anni di anzianità avranno diritto, per assistenza agli anziani o ai bambini, a un lavoro a tempo ridotto a 28 ore settimanali per sei mesi e un massimo di 24 mesi, perdendo però una parte degli aumenti previsti (quelli sul lungo periodo).
      In cambio, il nuovo contratto collettivo prevede norme che consentono alle aziende di sottoscrivere contratti di 40 ore con un numero di dipendenti significativamente superiore rispetto a quello attuale, come volevano i padroni.

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    2. http://translate.google.it/translate?hl=it&sl=de&tl=it&u=https%3A%2F%2Fwww.igmetall.de%2F22-2018-26919.htm

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    3. per esempio il supplemento collettivo concordato del 27,5% non è previsto per chi opta per le 28 ore
      quello che interessava ai padroni era portare l'orario da 35 a 40 ore per tutti, cioè circa 20 ore mensili, 2,5 giorni il mese, almeno 25 giorni l'anno!!
      per un pugno di euro
      vincono sempre loro

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    4. non è proprio così ma non importa

      importa invece che quest' accordo era sponsorizzato dalla BCE, tanto per dire come stanno i rapporti di forza

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    5. non è forse vero che è stata data la possibilità di portare l'orario da 35 a 40 ore?

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    6. su base volontaria, cioè anche qui è questione di rapporti di forza. può aumentare invece la percentuale sull' intero organico.

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    7. eh, sappiamo bene cosa significa su base volontaria
      prova a dire al capetto che questa sera no, un'ora in più non la fai perché devi andare per i fatti tuoi ...

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  3. Porta pazienza...

    Consiglio la lettura da pag 192 a pag 195 della Dialettica della Natura (ed editori Riuniti III Ed 1967)
    Purtroppo la "scrofola capitalista" si è diffusa.
    Pagheremo tutto con gli interessi.

    Caino

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  4. «La natura non è indifferente a tutto questo, e non lo è la storia umana, che non potrà essere salvata se non con l’abolizione del lavoro-merce.»
    Fatti dare un bacio.

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