mercoledì 21 febbraio 2018

Senza fare nulla


21 febbraio 1916, ore 7,15. Il principe ereditario Guglielmo, comandante in capo della 5ª Armata (*) e il capo di stato maggiore, Erich Falkenhayn, lanciano un imponente attacco, l’operazione “Gericht”, sulla città di Verdun e le sue fortificazioni.

In poche ore le posizioni francesi sono bersagliate da un milione di colpi, il tuono dei bombardamenti si può sentire a oltre 150 km. Per il loro attacco su Verdun i tedeschi dispiegano un’arma terrificante: il lanciafiamme.

Scriveva lo scrittore Jean Giono nel suo diario di quei giorni:

«Siamo in nove in una buca, nulla ci tirerà fuori di qui. Abbiamo mangiato e dobbiamo andare di corpo. Il primo di noi a sentire lo stimolo si arrampica fuori. Ora è lì da due giorni, a tre metri da noi, ucciso, con i pantaloni abbassati.

Facciamo i nostri bisogni sulla carta e poi la lanciamo fuori. La carta finisce. La facciamo nei nostri zaini. La battaglia di Verdun prosegue, ce la facciamo in mano. La dissenteria ci scorre tra le dita, defechiamo sempre, la facciamo dove dormiamo. Siamo divorati dalle fiamme della sete; beviamo la nostra urina. Se restiamo su questo campo di battaglia è perché non ci lasciano andare via.»

Due sottotenenti francesi vengono fucilati perché dopo lo sfondamento tedesco si erano ritirati.

Durante la battaglia di Verdun, tedeschi e francesi si scambiano oltre venti milioni di colpi d’artiglieria.

I soliti farabutti al servizio della propaganda chiamarono quel luogo “sacro”, un luogo “di sacrificio e consacrazione”.  

Oggi quei fantasmi ritornano in gioco grazie al fatto che la nostra coscienza scruta il mondo così com’è, senza fare nulla.

(*) L’armata era comandata di fatto dal generale Konstantin Schmidt Knobelsdorf.

2 commenti:

  1. Uomini contro [Francesco Rosi cit.]
    AG

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  2. Ancora una volta quanto " il kapitale" fischierà " il lavoro" si immolerà per lui ?
    In linea di massima direi di si ; solo non capisco per quale " dio " ( non abbiamo tutti lo stesso " ente supremo " ? ) , per quale " patria" ( non siamo adesso tutti "cittadini del mondo ? ) per quale " famiglia" ( non ne abbiamo oramai diversi "tipi? ) ci dovremmo scannare a vicenda.
    Confesso che se non sapessi che questo SOLITO " spettacolo " porterà via anche me sarei molto curioso di vedere il suo nuovo " arrangiamento " del SOLITO "regista".
    ws

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