Come solito ha ragione Mario Tozzi. Dico seriamente:
ma perché uno come lui non lo facciamo a furore di popolo presidente del
consiglio? E del resto, in attesa di una specifica direttiva della UE, dobbiamo
prendere in considerazione la necessità di allinearci a certi parametri degli
altri paesi europei. Motu proprio dobbiamo rinunciare al bidet, quantomeno
d’estate, soprattutto da Roma in giù.
Anche la precettistica cattolica ha sempre guardato
con sospetto a tanto impegno igienico. Un manuale intitolato Tesoro delle giovinette, in uso fino a
qualche decennio or sono, prescriveva non solo di limitare ma addirittura di
evitare lavacri di pulizia intima nel timore che la pratica assumesse carattere
di offesa al pudore.
Ma anche personaggi insospettabili del bel tempo che
fu ebbero orrore dell’acqua. Si pensi che Balzac, nel 1837, s’era rintanato
nell’appartamento degli amici Guidoboni-Visconti, sugli Champs-Elysées, e in un
mese aveva scritto La femme supérieure;
per portare a termine il libro in così poco tempo egli non si era raso la barba,
né si era lavato, né cambiato. Alla fine decise di fare un bagno, ma in una
lettera scrisse di temere che quel bagno avrebbe potuto indebolirlo!
Malgrado la persistente diffidenza dei medici e le
precauzioni suggerite dagli igienisti, si andranno affermando i canoni
dell’estetica e della cosmesi. Un fenomeno di costume che diventerà di mercato. Aristocratici e borghesi tendevano infatti a distinguersi dai
proletari (Sue, Balzac, Hugo, delineavano personaggi angustiati dalla povertà
che erano costretti a economizzare sui rifornimenti dei secchi d’acqua) proprio
per la pulizia e per una igiene scrupolosa. Vediamo.
Si incominciavano a raccomandare almeno lavaggi
parziali. I piedi dovevano essere lavati ogni otto giorni (Courtin De Chantal, Nouveau traité de civilité, 1750); i
capelli ogni due mesi (L’omnibus de la toilette, 1828); i denti almeno una
volta alla settimana (H. Raisson, Code de la toilette, 1828). Superfluo dire
che possedere una vasca da bagno era segno di estrema eleganza e originalità.
Immaginiamoci dunque i salotti del bel mondo d’allora, frequentati dai più celebri letterati,
artisti, filosofi e bon vivant, dove si disquisiva dei massimi sistemi e s’intrecciavano
liaisons dangereuses (per la salute!), e mettiamoli idealmente
in collegamento con lo stato della loro … toilette.
Cara Olympe,
RispondiEliminanon so te, ma a casa mia, (proletaria), il bagno con vasca e piastrelle arriva nel 1960 (o giù di lì).
Il che non vuol dire che a casa mia non ci si lavasse(ricordo la tinozza metallica con schienale).
Dopodiché in pieno inverno (riscaldamento a legna),l'acqua calda che già era stata inventata (pare)bisogna aspettare che il "Poutager" arrivasse in temperatura.
Alternativa potevano essere le frizioni con neve all'aperto ai fini del rafforzamento della "razza italica del Nord".
Ovvio che dato non esisteva una stanza da bagno, si faceva tutto in cucina, unico ambiente riscaldato.
Camere da letto neanche a parlarne, l'unico lusso sempre per grazia dell'acqua calda del Poutager era la "buiota" portata prima, per riscaldare il letto, prima c'erano quelle in terra cotta, poi quelle metalliche color bronzo (mi pare).
Bei tempi eh..!!
un saluto
caino
è vero che l'acqua calda che già era stata inventata, ma non usciva dal rubinetto
Eliminaciao
A questo proposito, Piero Camporesi ha scritto pagine imperiture. E' un mistero come i nostri antenati dalla caduta dell'Impero Romano a (quasi) oggi - i secoli cristiani, e un malizioso potrebbe pensare che ci sia un collegamento: del resto, che i pagani fossero parecchio più puliti, con terme e bagni, è un fatto - siano sopravvissuti alla spaventosa mancanza di igiene ritenuta essa stessa igiene. Arrivarono a credere, e fu creduto per secoli, che lo strato di sporcizia e sudore sulla pelle mai lavata rappresentasse una difesa contro le malattie. I musulmani, che allora erano molto più puliti degli occidentali, erano disgustati dalla sozzura degli europei, come emerge dalle loro cronache.
RispondiEliminain tal senso (e non solo) il medioevo è durato fino a ieri
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