martedì 14 febbraio 2017

Il paese più libero e democratico del mondo


Dal Domenicale del Sole 24ore la recensione di un libro che difficilmente sarà tradotto in italiano. Racconta la storia del totalitarismo americano, ossia la dittatura della borghesia statunitense sul proprio proletariato, di là del mito hollywoodiano. Ad ogni modo basta leggere Steinbeck per farsene un'idea.


8 commenti:

  1. Nuove fonti sul colonialismo.
    "USA pianificavano invasione militare dell'Italia per salvarla dalla Russia nel Dopoguerra"
    https://it.sputniknews.com/politica/201702134066191-
    Urss-comunismo-Dc-storia-CIA-geopolitica-Occidente/
    Buona giornata g.

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  2. Peccato! Lo avrei comprato subito, se disponibile in italiano.

    Saluti

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  3. Queste, sono le recensioni al libro della Isenberg che ho trovato su internet.
    Si tenga conto che le ho tradotte con il traduttore Google.
    *****************************************************

    "Uno studio magistrale dei bianchi poveri ingiustamente trascurato che hanno contribuito a comporre l'identità americana in modo cruciale ... mozzafiato storia sociale e analisi culturale abbagliante al suo meglio."
    -Michael Eric Dyson, autore di Holler se mi senti e la Presidenza nero

    "Con la ricerca tipicamente profondo e approfondimenti provocatorie, Nancy Isenberg rivela il ruolo centrale dei poveri bianca nella storia americana ... White Trash cambierà il nostro modo di pensare il nostro passato e del presente."
    -T.J. autore di Trials di Custer Stiles, vincitore del premio Pulitzer

    "Un libro coraggioso, colorato, e necessaria su uno dei più inquietanti temi della storia americana più antico e".
    -Edward L. Ayers, autore di La Promessa della Nuova del Sud

    "Questo attacco travolgente ed erudito sul mito di un'America senza classi illumina la persistenza delle persone" rifiuto "in ideologia politica americana e la cultura popolare ... Nancy Isenberg fa il caso di spirito che ... una sottoclasse temuto e disprezzato è stata una caratteristica distintiva di America dal il suo primo insediamento".
    -Amy Greenberg, autore di una guerra Wicked

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  4. R.Wilkinson,K.Pickett - La misura dell'anima - Feltrinelli 2009
    A mio avviso interessante.Una fenomenologia dello spirito barbaro.

    I liberali sono sociopatici(riferito soprattutto alle società anglosassoni).
    “Incapacità di conformarsi alle norme sociali ( e democratiche ), disonestà ( il soggetto mente e truffa gli altri ), incapacità e rifiuto a pianificare, aggressività, irresponsabilità verso gli altri, mancanza di rimorso” è questa la breve descrizione del Disturbo Antisociale di Personalità ( ADP in inglese ). Una rapida carrellata mentale che include i principali “eroi” della banco finanza contemporanea ( da Madoff al CEO di Goldman Sachs L. Blankfein ), piuttosto che i grandi corsari e pirati del ‘500 e del ‘600 ( da sir F.Drake a H.Morgan di cui non si sa se J.P.Morgan di Morgan Stanley possa dirsi legittimo discendente ) può dar corpo a questo idealtipo sociopatico.

    L'articolo prosegue, non so se ci sta tutto nel commento.

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  5. L'uomo (operaio)ha venduto non solo il proprio tempo ma anche la propria dignità

    http://espresso.repubblica.it/attualita/2017/02/15/news/operaio-costretto-a-urinarsi-addosso-nessun-provvedimento-contro-i-responsabili-1.295432?ref=HRBZ-1

    Un saluto
    Roberto B

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  6. Che gli USA fossero una società senza classi in sé, è una barzelletta vecchiotta che circola da sempre nei salotti "liberal". Un modo come un altro per farsi quattro risate in compagnia....sulle cose del mondo!

    caino

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  7. I ricchi, con la copertura delle varie chiese, sono sempre stati indifferenti al destino dei poveri.

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