mercoledì 25 gennaio 2012

Tanto non cambia niente



La colpa non è solo della Merkel, dello spread, del rating, del pezzo di merda di turno che taglia le pensioni e aumenta l’iva. La causa fondamentale di tutto questo è un sistema economico e sociale capace di generare solo disastri e che ci dà in cambio un piatto di desideri avvelenati mentre quelli più autentici vengono incarcerati. Possiamo ribellarci e rovesciare la situazione? Uno sciopero generale spontaneo, senza partiti e sindacati di mezzo, come inizio? Uno sciopero non solo nazionale, bensì continentale. Il salariato tedesco o olandese sarà disposto a unirsi con i salariati italiani, greci e portoghesi?

Figuriamoci se arriviamo a tanto. Protestiamo per categorie, le une contro le altre, frenati dalla paura e dai nostri piccoli e grandi egoismi, dalla spensieratezza e dai luoghi comuni che ci hanno accompagnati fino a oggi con la scusa comoda che tanto non cambia niente e il comunismo è stato un fallimento. Possono dormire sonni tranquilli i padroni del mondo.

La nostra coscienza spontanea è completamente sottomessa all’ideologia dominante, i comportamenti sono modellati secondo specifici programmi, la psiche codificata nei dettagli, i meccanismi di rimozione, il disinnesco dell’antagonismo sociale e di classe operano con la nostra stessa attiva collaborazione e senza neanche che ce ne accorgiamo. Non siamo noi a comunicare e le nostre parole sono decise da altri.

Già questa semplice presa d’atto è in genere respinta, giudicata assurda. Non vedi quanto siamo liberi di dire e scrivere ciò che vogliamo? Appunto. Questo dovrebbe far riflettere su quanto sia raffinato il livello di controllo, a quale grado è giunto il processo di espropriazione della conoscenza autentica tanto che non c’è più bisogno di una censura preventiva. Un poliziotto, un prete, un “esperto” sempre dentro di noi.

Lo schiavo antico, il servo feudale, i loro stessi padroni, non potevano avere un’effettiva coscienza sociale. Nella nostra epoca il progresso materiale e il pensiero scientifico hanno raggiunto risultati un tempo inimmaginabili, perciò è data la possibilità concreta di superare le forme illusorie della coscienza sociale, di costruire consapevolmente e collettivamente quello che Marx chiamava il potere sociale. Basterà la volontà e la passione, sarà sufficiente la sferza della crisi e la spinta oggettiva verso il precipizio, oppure ancora una volta avranno buon gioco le forze della reazione?

* Nella foto il più grande lago della Cina.

4 commenti:

  1. A questo proposito

    conosceva questo pout pourri così francese?

    L'insurrection qui vient, Comité invisible, La fabrique éditions, Paris, 2007.

    Italia

    www.livingeuropa.org/insurrezionecheviene.pdf

    gianni

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  2. Quante volte ho scritto questo stesso pensiero, fino ad essere colta dalla spossatezza davanti al risultato.
    L'individualismo e l'appartenenza di classe non sono solo mali italiani, se con la TV avevano rimbambito i popoli, ormai impropriamente tali, con internet siamo prigionieri consenzienti di un pugno di uomini, "i padroni del mondo". Davvero dall'area 51 si occupano degli UFO? Beato chi ci crede.
    Sperare che gli americani e gli inglesi insorgano insieme agli altri popoli del pianeta è utopistico, da secoli hanno chiaro il concetto della superiorità della razza, i Bond e i Rambo sono cosa loro, gli eterni buoni.
    Gli italiani poi, sono rimasti ancorati alle baionette e ai forconi, figuriamoci dove potranno mai arrivare, se non a riavere l'amato berlusca nella gloria del puttanaio dorato. E' ciò che invocano in molti, "era meglio berlusca"... persino dagli elettori di sinistra, che poi sono come quelli di destra.
    Forse i francesi e i tedeschi... ma i loro governi sono predatori e i cittadini da questo avranno qualche vantaggio.
    Per fortuna che i sogni non dormono mai, altrimenti il tutto sarebbe ancora più insopportabile.
    Condivido quanto da Te scritto, consapevole che non ci sarà sorpresa finale :)
    Buona Giornata

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  3. Per quanto riguarda uno sciopero generale mondiale, se ne sta discutendo nel mondo "indignato" e dei vari movimenti "occupy". La data più probabile è il 15 maggio.
    Per quanto riguarda il resto, che dire... Il 2012 è appena iniziato e già abbiamo assistito a non so quanti scioperi e proteste, ma tutte slegate. Non c'è coscienza di classe tra i proletari, e la classe media non riesce a capire che è solo un pigmeo schiacciato tra due giganti, come diceva Jack London, tra proletari e borghesia. Ceto medio che si restringe sempre di più con l'avanzare della crisi e che fa di tutto per non perdere i privilegi acquisiti, invocando un romantico ritorno al passato o peggio al localismo e all'autarchia (ed ecco spuntare Forza Nuova).
    Che dire? Manca un partito, mancano comitati di lotta e di agitazione extra sindacali, mancano tante cose. Ma io non perdo mai fiducia nella classe.
    Saluti

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