mercoledì 30 settembre 2015

Voluntary disclosure?


Chissà perché ma sono sempre i più poveri, o i meno agiati se l’espressione piace di più, a scassare i conti dello Stato. Che poi vi siano 50mila e più evasori che grazie la solita sanatoria fiscale (il nome è in inglese, ovviamente: voluntary disclosure) se la cavano a buon mercato, passa quasi sotto silenzio.

Voluntary disclosure? Ma neanche per sogno. Vi sono costretti gli evasori e riciclatori posto che chi non aderisce entro il prossimo 30 novembre verrà segnalato dalle autorità svizzere a quelle italiane.

Insomma chi si autodenuncia di aver dichiarato il falso o di aver omesso di dichiarare, e/o di aver omesso versamenti di ritenute certificate e versamenti di Iva, se la passa liscia penalmente. E ciò avviene anche in caso di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e per la dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici.

Si paga quanto si sarebbe dovuto dichiarare a suo tempo con l’aggiunta di una lieve penale. L’aliquota media fino a due milioni di euro sarà del 27 per cento, più un 3 di penale. Dunque la stessa aliquota che viene applicata ai lavoratori e pensionati con un reddito tra 15mila e 28mila euro.

2 commenti:

  1. Pensa che sostenere che uscire da questo sistema con mezzi incruenti sia illusorio si possa considerare contrario all'etica che dovrebbe informare il buon cittadino o il voluntary poor?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciò che penso al riguardo è piuttosto articolato e ad ogni modo credo si ricavi da quanto scrivo in questo blog. ad ogni modo l'ultimo mio intento è quello di illudere qualcuno in un senso o nell'altro.

      Elimina