lunedì 23 settembre 2019

Sono sinceri, conoscono il gioco



Non conosco alcun sistema economico, nella storia moderna, più totalitario del sistema borghese. Nessun sistema come quello borghese che abbia saputo incatenare e sfruttare più a fondo, con crudele razionalità, con scientifica brutalità, il lavoro di uomini, donne e bambini. Un viaggio attraverso la storia del modo di produzione capitalistico è un viaggio attraverso l’inferno, non meno orribile di quanto lo sia stato l’inferno nelle epoche più remote. Lo stesso nazismo è stato il prodotto diabolico per eccellenza del sistema borghese. Coloro che lo negano, non lo fanno per ignoranza. Sono sinceri, affermano quello in cui credono, salvo il fatto che la loro sincerità s’incontra perfettamente con le ragioni accampate dagli sfruttatori, quelli di oggi non meno di quelli di ieri. Al massimo criticano la società borghese nei modi e nelle forme che i padroni del mondo particolarmente gradiscono perché non minaccia l’ordine stabilito, anzi lo rafforza. Concepiscono il capitalismo sub specie aeternitatis, conoscono il gioco e incassano il dividendo che spetta alla loro saggezza.

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