Quest’anno, nel solito albergo, una delle due bariste
era laureata in lingue con una tesi su una diarista americana dell’’800 della
quale ha tradotto una parte delle sue memorie. Come cameriere, un
allampanato e simpatico giovanotto, laurea magistrale allo IUAV. Mi ha detto
che come cameriere guadagna di più che come architetto in un noto studio
veneto. Prospettive? Andare all’estero. Tutto vero, nulla d’inventato. Di più:
alla reception un laureato in filosofia. Gli sta bene, non ci si laurea in
filosofia di questi tempi.
Questo accade mentre, tra l’altro, nell’etilica
Unione Europea ci si preoccupa dell’ora legale, da estendersi tutto l’anno. Però
ogni contrada europea farà come gli pare (materia per estenuanti dibattiti
parlamentari e diverse puntate di Ballarò&Affini). Di modo che, per
esempio, anche i nostri bimbi, come quelli dei mitici paesi del nord, potranno far
scuola con il buio e ricreazione mentre albeggia. Romantico, no? Quanto ai
pendolari, loro al buio ci sono abituati e un’ora di scuro in più gli fa
niente.
Ci meravigliamo del populismo? Ringraziate il cielo
che non vi abbiano ancora appeso ai lampioni (accesi secondo l’ora legale).
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