A pagare questa manovra saranno soprattutto i
lavoratori dipendenti, ossia quelli tassati alla fonte e che non possono
evadere un centesimo. Per chi già evade ci sarà la possibilità di farlo ancora di
più. Il resto è tutto da vedere e verificare, a cominciare dai sussidi, che com’è
facile prevedere dispenseranno dall’attività e dalla responsabilità personale,
rendendo ancor più forte in molti l’illusione secondo cui è inevitabile essere
dei mantenuti dalla carità pubblica. Tutto l’opposto di una coscienza legata ai
valori della cittadinanza effettiva e della partecipazione attiva, che partono
dal lavoro e dalla sua dignità.
In questo modo, invece, il teatro politico e
mediatico quotidiano mette in luce gli interessi complementari del parassitismo
assistito e della evasione tutelata, a dimostrazione che nel successo di certi
partiti sta la garanzia, da un lato, di un aiuto pubblico, e dall’altro, della tacita
complicità tra istituzioni e criminalità economica.
Quanto alla sinistra o supposta tale, essa non esiste
più; credere di poterla richiamare in vita senza un processo di revisione
totale, senza una nuova organizzazione e senza teoria, senza una parola più di
prima sulle ragioni profonde della sconfitta e sulla spoliticizzazione e il
disincanto prodotto da un pragmatismo fallito, significa lasciare la strada aperta
ad ogni peggiore avventura.