sabato 25 agosto 2018

Do you remember "quota 90" ?





C’è una ragione fondamentale per la quale si trovano al governo due primi consoli come Salvini e Di Maio, e cioè che la misura era colma da un pezzo. Gli elettori avrebbero votato qualsiasi cosa pur di togliersi dai piedi il re dei cretini e la sua corte. La sentenza è passata in giudicato ed è quindi inutile ritornarci sopra.

Questo paese non ha bisogno di chissà quali statisti, bensì di persone di buon senso e di lunghe esperienze di governo anzitutto della propria vita. Gente che prima di aprire bocca s’informa per bene e poi utilizza le parole con parsimonia soppesandone le veraci conseguenze in luce delle contraddittorie necessità che la realtà impone.
 
Di Maio è un bravo ragazzo, su questo non ci piove, ma di lui non si può dire di meglio e di più. Di Salvini sappiamo che se si toglie la felpa anti immigrazione e quella sulla rottamazione della legge Monti-Fornero (quota 100 nemmeno lui sa bene cos’è), sotto è nudo. E non è un bel vedere. Quanto al reddito di cittadinanza targato M5S e la tassa piatta fantasticata dalla Lega si tratta di un panegirico a scopi elettorali e nulla di più.

Quando dico queste cose ho forse l’aria di sorriderne, ma non bisogna credere che sia così. Penso per esempio ai tassi sui fidi bancari alle aziende che non sono gli stessi del maggio scorso. Se fate come ve ne fregasse un cazzo, è perché più che l’intelligenza vi manca il sentimento per i lavoratori di quelle aziende.

È su queste cose e non sui congiuntivi scalcagnati che si deve appuntare la critica a questa razza d’imbecilli di sciagurati del governo.

Per contro, quella che dovrebbe essere l’opposizione è il deserto del sottotenente Giovanni Drogo, ossia una fuga dal tempo. Nel Pd si stanno ancora interrogando se il proletariato esista veramente e, in tal caso, che cosa può mai essere.



4 commenti:

  1. «La misura era colma»: è vero. E il problema, appunto, è che all'opposizione (di sinistra?) pensano di risorgere sulle nefandezze del governo attuale, come a dire che sperano di essere rimpianti, i cretini.

    RispondiElimina
  2. mi sembra che la strada è quella irrilevante dell' antiberlusconismo: la questione morale, l' educazione nei modi, del rispetto delle regole e quindi della magistratura

    invece quelli con "i poteri forti" stanno facendo un figurone: atlantia e immigrati/europa; il popolo italico sta acquistando non tanto in ricchezza procapite ma in fierezza e mira -un popolo di cecchini, oltre che di santi ecc

    il rilancio comunitario auspicato dal patto renano Merkel/Macron, con il secondo in palese crisi economica e poi politica, sembra sul punto di arenarsi in vista delle prossime elezioni

    in questo contesto la Merkel sta furbamente scaricando il falco Weidmann per la presidenza BCE pretendendo per i suoi quella della commissione

    insomma si sgomita a più non posso


    RispondiElimina
    Risposte
    1. contraddizioni in seno alla ... borghesia
      fino a quando non supereremo la logica degli stati nazionali (e quando?) non ci sarà riformismo che tenga. intanto il capitalismo ci sta portando a morte sicura (ci sta cucinando)

      Elimina
  3. Tutto ciò che è vecchio prima o poi muore e il capitalismo è vecchio. Poiché la vecchiaia non è una barzelletta, o sarà un dramma o finirà in tragedia. Però, nella inconsapevolezza attuale, soprattutto dell'Occidente, appare come una barzelletta. Ma, prima o poi, almeno il dramma comincerà a dar segno di sé, seguìto, dopo un adeguato periodo di tempo e di eventi drammatici, dalla tragedia. Ma noi non ci saremo. Nel frattempo, mi pare che si sia di fronte, e non solo in Italia ma in tutto il mondo, a giochi delle parti, giochi d'equlibrio, doppi giochi, giochi d'azzardo e, infine, gioco forza, dover fare buon viso al cattivo gioco o di una crisi profonda o/e di una guerra mondiale...

    RispondiElimina