domenica 19 agosto 2018

Il collezionista



Pare che tra i libri gettati nella monnezza vi fosse la prima edizione de Il Gattopardo. Anzi, libri gettati fuori dal cassonetto, come usa da certe parti di questo meraviglioso stivale con l'immondizia. La prima edizione del romanzo di Giuseppe Tomasi è valutata, se in ottimo stato e priva di sottolineature o mende, circa mille euro. Dunque a far notizia è il valore economico di essa e non già il fatto che il suo capolavoro venga gettato nell’immondizia. Chi può essere l’autore di una tale dabbenaggine? Sicuramente degli eredi che sconoscono il valore economico di quella edizione, ma anche il valore letterario della stessa opera.

Chi è stato il fortunato che ha trovato la copia? Igor Artibani, giovane autore tv e sceneggiatore, spiega l’articolo di Repubblica. Il quale ha affermato: «Quell'edizione con quella stessa copertina, in realtà si trova ai mercatini a un euro - due euro perché nel corso degli anni è stata ristampata più volte. Ecco perché non gli avevo dato molto peso».

Ebbene non è esattamente così, signor Igor. Lei dovrebbe dare più peso alle cose che si nascondono dietro le apparenze. Anche la seconda edizione ha il suo valore economico, circa 150 euro. Qualche altra edizione sta tra i 10 e i 20 euro, prima di scendere a pochi spiccioli. C’è pure un’edizione “falsa” della prima del 1957 che ha un proprio valore sul mercato antiquario. E quella “conforme alla prima”, del 1969, che prezza sui 100 euro. Poi un’altra, “celebrativa”, che pagai a suo tempo 300mila lire. Insomma, per essere un “collezionista” di libri, signor Artibani, mi pare ne capisca un po’ poco e nonostante il suo cognome abbia origine antica. Può confermarglielo qualsiasi appassionato e attento “lettore” di libri.


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