Non sono passati nemmeno 8 giorni:
«Il progetto
di legge sul taglio alle pensioni d'oro - depositato alla Camera il 7 agosto
con il numero 1071 - così com'è non va bene. Lo ammette uno dei due firmatari,
il capogruppo leghista a Montecitorio Riccardo Molinari: "Alla base della
proposta di legge firmata da me e dal capogruppo M5S c'è il principio per cui
si fa un ricalcolo delle pensioni oltre i 4000 euro netti, senza fare espropri
proletari o penalizzare chi è andato in pensione prima", dice. "Se
l'applicazione della norma porta effetti diversi da quelli desiderati,
lavoreremo con i tecnici del Parlamento e del ministero - che ha le tabelle -
per correggerla".»
Resta che alla base della proposta di legge firmata
da quei due non c’è il principio per
cui si fa un ricalcolo delle pensioni oltre i 4000 euro netti sulla base dei contributi
versati. Per esempio. È ridibile quella sugli effetti diversi da quelli desiderati.
A proposito di quest’ultimo concetto, restiamo in attesa
che qualche autorevole rappresentante del popolo sovrano riproponga l’idea del
ponte sullo Stretto (con campata di oltre 3.000 metri).
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