martedì 22 agosto 2017

Ebbe pietà delle non innocenti vittime


Ebbe pietà delle non innocenti vittime i cui elenchi giungevano così spesso al suo ufficio (Il Gattopardo).


Quando si legge che un ospedale, in zona sismica, è stato evacuato per una scossetta di terremoto di magnitudo 4.0, ci si pone una domanda: in quale angolo del terzo mondo è successo? Se poi in quello stesso angolo di mondo gli sfollati sono 2.600, il dubbio diviene certezza: si tratta dell’Italia. Di quella delle abitazioni abusive (70.000 nell’isola d’Ischia, su 64mila abitanti, dice ilpresidente della regione Campania), ma anche di quelle legali costruite alla bell’è meglio. Non parliamo poi degli alberghi, per la maggior parte fatiscenti, roba da vergognarsi solo a leggere le recensioni (ch’è tutto dire). A mo' d'esempio ho preso quelle relative all'Hotel Il Gattopardo, nome evocativo. 




Le recensioni del 2016 sono, se possibile, ancor più impietose.

12 commenti:

  1. Ischia, dove chiedono 10 centesimi in più per macchiare il caffè

    Non solo le case abusive sono costruite con materiali scadenti ma anche quelle in regola. Ma quale regola? Quella di un paese in bolla immobiliare da 60 anni?

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    1. tutto quello che vuoi, ma ci sono situazioni paradossali
      personalmente ho avuto un contenzioso col comune per il colore dei serramenti delle finestre, non so se mi spiego ...

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  2. Leggo di 2.600 sfollati...
    Certo non cambia il succo della faccenda.
    Grazie.

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  3. Un piccolo appunto, il numero di 70000 case riguarda tutta la Campania e non l'isola d'Ischia. Sul Mattino di Napoli c'è scritto 80000 in un articolo pubblicato il mese di Giugno. A detta di De Luca, poi non so se c'è da fidarsi delle istituzioni quando danno i numeri.
    Comunque vorrei proprio vedere chi riesce ad abbattere 80000 case. Ci sono in primis i soldi stanziati per farlo? Che immagino ci debbano essere risorse per fare un abbattimento. Io scommetto di no.
    Poi la volontà politica. 80000 case quanti voti in più o in meno possono fare? Alla fine è tutta lì la questione.
    Ciao,
    Carlo.

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  4. E' il nostro modo di adesione alle dinamiche terziarizzanti del capitalismo avanzato, da paese che a partire dalla grande ristrutturazione industriale e politica dei primi anni 80 non ha trovato ancora una via particolarmente efficiente al capitalismo del 21 secolo, vedi crescita del debito

    via che vuole che ci si attesti su variati segmenti del terziario (e d'altra parte un orgware non particolarmente numeroso, con gravi deficit di coesione, che abita un paese non particolarmente grande non vedo che altro spazio potrebbe occupare). certo in Italia si è preferito dare più spazio a rami relativamente immediati e facili, arretrati, con poco investimento sociale, politicamente a premio, come l'immobiliare e il turismo

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    1. concordo, ma credo che la classe dirigente italiana cerchi di proseguire da una parte una rappresentazione diciamo europea, ideale e corretta mentre sottobanco, d'accordo con il papa, è consentita la società medievale di sempre. Si giunge così ai paradossi della società italiana, la più sgangherata d'occidente. Con la scusa una volta del "lavoro" un'altra della "famiglia" se ne commettono di ogni. Si arriva a giustificare l'ingiustificabile. E si va, in questo esercizio, fino al fondo di accusare gli immigrati come francoforte come bruxelles, praticamente sullo stesso piano. La realtà poi dentro il paese è tutta diversa da quella che apparentano, da quella che vendono. Venendo da fuori, soprattutto dal nord, sembra di andare oltre Cortina... E' pieno di uniformi. E' pieno di oligarchi coi soldi in svizzera, vassalli e tirapiedi. Vai a fare la spesa e almeno uno su 2 non paga col proprio denaro. Vai in treno e metà ha il viaggio pagato. Le pensioni contributive si configurano come appannaggi che non hanno niente a che fare col lavoro e servono a mantenere al guinzaglio famigli vari. I figli fanno inevitabilmente i lavori dei padri o trovato dai padri diciamo. Tutte le ragazze borghesi con cui sono stato avevano rendite di famiglia. Non sono ancora stato con ragazzi. L'Italia non è Europa.

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  5. forse ho scritto "contributive"... volevo dire retributive che poi son le uniche in essere, mentre le contributive, che servono solo a giustificare le presenti, non si pagheranno mai.

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  6. "fondata sul lavoro" con una popolazione attiva che non arriva a 1/3 del totale... E se poi guardassimo dentro alla popolazione attiva c'è da mettersi le mani nei capelli. Mai una statistica che ci dica quanti di quelli che lavorano in Italia fanno il lavoro del padre. Quanti sono impiegati nell'azienda di famiglia, dove per "azienda" han da intendere pure la repubblica visto il nepotismo imperante. Mai una tassa di successione; nessuna norma sui conflitti d'interessi. Il paese più bello del mondo, per i ricchi. Ma un paese ormai indifendibile, forse per questo prediletto dall'immigrazione. Niente a che fare con la democrazia, per questo forse ignorato dai terroristi. All'Europa fa solamente comodo l'innegabile ricchezza dell'Italia e un proletariato così opportunista da rivelarsi tutto sommato sempre innocuo. Ma la domanda corretta da porsi è, secondo me, la seguente: ha ancora senso come viene prodotta la ricchezza in Italia? La risposta potrebbe essere sì se, come sembra, il mondo recede verso il medioevo.

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  7. E' l'interpretazione italiana del terziario in cui i ceti intermedi (in una lettura che poi vuole che di ritorno nella famiglia plurireddito ci stia tutto: dal salariato al professionista) si sono moltiplicati in maniera abnorme più per mantenere lo status quo che per input economico, scivolando così nel parassitismo anche grazie ad un welfare diciamo così "mal distribuito"

    Sia chiaro che nel capitalismo la generazione di classi intermedie parassitarie è un fatto "naturale", è la misura, la qualità e la quota di consumo della ricchezza che è in discussione. L' assottigliarsi rapido della miserabile base produttiva non è stato adeguatamente conpensato da sufficienti segmenti di terziario che mantenevano una qualche relazione con i settori primari.

    Meglio e più immediato così favorire la piccola rendita di posizione tramite la mediazione statale. Questo tipo di relazioni e proporzioni si sono imputridite e sembra impossibile metterci mano oggi

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    1. non è vero che sembra impossibile metterci mano oggi, anzi, si sa piuttosto bene cosa si può fare in ottica riformista: legge sui conflitti d'interesse, tassa di successione molto progressiva; patrimoniale soggettiva (anche alla chiesa, meglio specificare). Tutte le altre tasse scemeranno come d'incanto.
      Ma sinceramente a noi non interessa molto l'ottica riformista e allora la mia domanda sul senso di come viene prodotta la ricchezza in Italia contiene un'altra risposta, sgradita ai nostri padroni: se ha ancora senso produrre sfruttando così bestialmente il proletariato, senza alcuna riforma, incentivando le strutture famigliari più arcaiche del mondo, allora ha senso pure una rivoluzione molto classica diciamo.

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