La sabbia della spiaggia è ancora bagnata dopo il
temporale della notte scorsa. Una parte del proletariato balneare è già
rientrato nelle sue insulæ urbane,
pronti per l’uso produttivo, politico, televisivo, social, mobilitato in nome
di interessi e valori in cui crede o finge di credere. Con sempre maggiore
disaffezione, anche questo è vero, ma senza un’effettiva opposizione. Gli altri
rientreranno a breve, finito il rito delle ferie estive, meccanismo d’integrazione
e strumento supplementare dell’arsenale economico. Vacanze da raccontare, più
con ipnosi che con vera soddisfazione.
Pertanto non c’è di meglio che leggere un libro, in
attesa di fare le valigie. Per esempio Due
imperi … mancati, di Aldo Palazzeschi. Non è molto noto questo volumetto, e
il motivo si capisce leggendolo. L’autore del celebre Sorelle Materassi scrive un diario dall’estate 1914, un resoconto
di realtà, perciò d’angoscia, atto d’accusa all’interventismo di chi volle
imporre al popolo un conflitto come una corvée di sangue.
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