martedì 9 novembre 2010

Il mito di Gesù di Nazaret, la favola del Cristo risorto



Ad un cortese post di Malvino ho tentato, con i miei modesti mezzi, di dare una risposta.
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La tua osservazione è pertinente: il cristianesimo senza resurrezione cade, la fede è inutile, come avverte distintamente lo pseudo san Paolo. In questa presa d’atto è reso esplicito che senza una resurrezione “storicamente avvenuta e constatata” (papa GP II, udienza del 25-1-1996), il dogma resta tale, ottimo per gli alienati del puro spirito, ma non sufficiente per le moltitudini che vivono la loro fede nel dubbio, da Anjeza Gonxhe Bojaxhiu al medico mio vicino di casa. Il dogma non bastava a convincere nei primi secoli del cristianesimo, epoca di proselitismo e di concorrenza, e tanto meno oggi, laddove il cosiddetto bisogno religioso libero e volontario si basa sulla consapevolezza e la coscienza individuale. Ben sappiamo che l’insistenza con cui la Chiesa posa il proprio sguardo sulla storia, sull’”avvenuto” e “constatato”, non è casuale, perché è sulla commistione tra fede e ragione che essa ormai può sperare di intrecciare ancora la trama della sua menzogna, anche nei riguardi di chi non cura una conoscenza approfondita della storia, anzi proprio verso costoro.
Pertanto, ritornando sulla resurrezione come tema sicuramente centrale del cristianesimo, osservo che se la fede non ha senso senza la pasqua, il presupposto di questa è l’avvento. Solo dopo aver stabilito la realtà storica del presepio, la buona novella può incominciare e l’indagine soggettiva arrivare a quantificare il numero dei testimoni a favore della resurrezione: 500!
Oggi noi ridiamo degli dèi, delle credenze degli antichi. Non si tratta semplicemente di negare le vicende straordinarie degli dèi e i loro supposti poteri divini; per la coscienza moderna è risibile solo l’accenno alla loro pretesa realtà storica. Eppure la loro influenza, il loro regno nella dimensione reale dei comportamenti umani di allora (in generale non meno razionali dei nostri), è stato ben presente e duraturo, almeno quanto quello del cristianesimo in seguito. E nemmeno il racconto del loro mito, in certi casi, è troppo dissimile da quello evangelico. Il cristianesimo può vantare però, e questo fa la differenza, il quasi universale riconoscimento, perfino da parte degli ebrei e degli islamici e di molti non credenti, dell’esistenza storica del suo fondatore, cioè di un uomo chiamato Gesù o con esso in qualche modo identificabile. In questo insiste la Chiesa fin dalla nostra infanzia, sapendo bene che solo dopo viene il momento della nostra incommensurabile stanchezza, quando, rassegnati e messa da parte ogni illusione sulla razionalità del mondo e il senso della vita, ci si aggrappa alla consolante certezza di questa figura umana interiorizzata fin dall’infanzia. Nel dubbio, mai del tutto fugato, ma anche nella speranza che vi corrispondesse, in qualche modo, un’entità divina effettivamente risorta dopo la morte.

7 commenti:

  1. il cristianesimo senza resurrezione cade

    peccato che la resurrezione di cui parlava Paolo era di un Gesù Arcangelo celeste, per nulla affatto di Gesù di Nazaret.

    puoi trovare più informazioni riguardo il mito di Cristo su questo blog http://mitodicristo.blogspot.it/

    di cui ti dò un piccolo spunto di quanto appena detto:

    Miticismo versus Storicità in breve
    (1) Solo delle visioni del Messia Risorto condussero alcuni individui del I secolo a inventarsi delle storie su Gesù di Nazaret?

    oppure

    (2) Si originò qualcosa con Gesù di Nazaret che portò i suoi seguaci ad avere delle visioni del Messia Risorto?

    abbastanza, se ben meditato, per dubitare dell'esistenza di Gesù.

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  2. Il fatto che nessuno si sia mai letto la tua pagina , tranne io che credo profondamente che Gesù non solo è esistito, ma essendo il figlio preferito di Dio , creatore di tutto e per cui tutte le cose sono state create, egli esiste attualmente ed è in cielo dove siede alla destra del padre. Non solo egli è ovunque ( se alzerai una pietra lui è li' ) ma egli puo' tutto su tutti , soprattutto su me e te . Lui stà dimostrando a te stesso da vecchio come egli esista, tramite te stesso da giovane. Chi ha orecchi per intendere intenda

    Non solo , lui è in te e fuori di te, lui puo' essere te !

    Pace e Amore e leggi il Vangelo perchè e l'unica Verità

    Gloria a Gesu' Re Dell' Universo

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    1. a parte gli errori grammaticali, lei non porta argomenti ma solo suggestioni.

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    2. Secondo me è proprio l'autore di questo Blog che sbaglia, ovvero è chiuso aprioristicamente alla verità di Cristo e del vangelo. Lo dimostra il titolo: 18 Brumaio. E' tutto dire: un fan della rivoluzione francese figlia di quell'illuminismo chiuso verso Cristo, e facitrice di grande spargimento di sangue. Quella stessa rivoluzione che è stata idealizzata, ma che lentamente viene smascherata al vaglio dei veri storici. Ricordatevi della Vandea. Quella è una pagina nera sulla vostra coscienza.

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  3. che stupidaggini, non esiste nessun dio e tantomento non e' esistito gesu' e' una menzogna che fa comodo ai preti per controllare milioni di cristiani pecoroni mantenendo il potere per tenerli nell'ignoranza.

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  4. Se la vogliamo mettere sul piano della razionalità, ormai nessuno storico mette in dubbio che Gesu Cristo sia realmente esistito.
    Ci sono documenti su di Lui di poco posteriori alla sua morte che soddisfano i criteri per essere definiti attendibili.
    Semmai il problema potrebbe essere quello di stabilire se avesse davvero natura divina e se quei fatti non spiegabili razionalmente che sono riportati nei Vangeli (miracoli, resurrezione), siano realmente accaduti.
    Se pensiamo però che vi sono documenti di fonti non cristiane che ci parlano di un uomo che in Palestina compie "atti di stregoneria" questo ci fa capire che anche negare la divinità di Cristo è più difficile che accettarla.
    Troppo comodo liquidare tutto dicendo che si tratta di un'invenzione senza preoccuparsi di portare argomenti a sostegno della propria tesi e sfruttando l'ignoranza delle persone sull'argomento.

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    1. Lei può credere in ciò che vuole.
      Qui rispondevo semplicemente a un post di un altro blogger. L'argomento l'ho trattato in diversi altri post. Argomento che comunque non mi fa perdere il sonno.
      Quanto agli storici, dipende tutto da quali si frequentano.
      Per quanto mi riguarda non credo in una dimensione metafisica e non mi prendo la briga, nel XXI secolo, di "di stabilire se avesse davvero natura divina e se quei fatti non spiegabili razionalmente ".

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