martedì 24 gennaio 2023

È ridicolo e da irresponsabili

 

«Nous devons avoir une guerre d’avance. Il ne faut jamais être en retard d’une guerre». Che tradotto non ha lo stesso significato del motto latino: Si vis pacem, para bellum. Emmanuel Macron chiede un aumento di quasi il 40% delle spese militari, a 413 miliardi di euro nel periodo 2024-2030 per fare la guerra, perché la Francia e i Paesi della Nato sono già parte di una contesa globale e si stanno preparando per intervenire ancora più direttamente e massicciamente in ogni scacchiere della contesa globale (leggi Usa-Cina, Medio Oriente, Africa) e nella guerra in atto tra Russia e Ucraina.

Il presidente francese mentre s’impegna a tagliare 13 miliardi di euro all’anno dalle pensioni punta a una completa modernizzazione delle testate, dei sistemi di lancio dei missili nucleari francesi, un aumento delle dimensioni della sua flotta di sottomarini con missili balistici e un aumento del 60% dei budget per l’intelligence militare e la guerra informatica. Questo chiarisce meglio di ogni altra cosa quale sia la volontà di potenza delle élite politiche ed economiche occidentali, quale sia il futuro che ci aspetta.

Come scrissi all’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, quella guerra non la può vincere realmente nessuno. Certamente non l’Europa. Quanto agli Stati Uniti, che l’hanno voluta e pianificata, dal punto di vista economico e strategico hanno ottenuto importanti risultati, a netto svantaggio degli interessi europei che, tra l’altro, devono procedere a un massiccio riarmo mentre tagliano la spesa sociale.

Inutile nascondercelo, negarlo, minimizzarlo: siamo in presenza dei prodromi di un conflitto su scala planetaria. Secondo modalità e dagli esiti che ancora nessuno può prevedere se non per larga approssimazione, non esclusa una guerra nucleare tra grandi potenze. La Cina e la Russia sono potenze nucleari. La Russia è la prima potenza nucleare del pianeta. Lo scrissi da ultimo sabato scorso, lo ripeto: le potenze nucleari non perdono i grandi conflitti da cui dipende il loro destino. La perdita di una potenza nucleare in una guerra convenzionale può provocare lo scoppio di una guerra nucleare.

È ridicolo e da irresponsabili, data la situazione, parteggiare per l’uno o per l’altro dei contendenti.

3 commenti:

  1. https://www.officinadeisaperi.it/agora/il-senso-delle-parole/la-scelta-delle-armi-a-senso-unico-porta-in-un-vicolo-cieco-da-il-manifesto-il-fatto/

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  2. Ho condiviso questo suo post su Facebook, in vari gruppi.
    Ed è stato apprezzato!

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