mercoledì 22 giugno 2022

I fondamentali di un futuro non troppo lontano

 

Oggi sembra di essere a Travemünde, sul Baltico, sulla spiaggia descritta da Mann, che nel suo insuperato primo romanzo ci regala il respiro del tempo che fu. Nell’atmosfera l’odore dei medesimi temporali, le tonalità del cielo e del mare si aprono l’una all’altra. Prima che la pioggia incipiente mi costringa a sgombrare, tento di scrivere un’amena elegìa estiva in evanescente stile malinconico proprio a riguardo degli “odori”.

Ha destato nuovamente un certo divertito interesse quanto dichiarato dall’architetto Fulco Pratesi circa l’opaca cura della propria igiene personale, e ciò a riferimento della consueta crisi idrica estiva e al suo comico inconscio ideologico. La curiosità s’è appuntata sul fatto che egli dichiari di farsi la doccia solo quando se ne ricorda e, conseguentemente, di mutare l’intimo solo in tale non quotidiana occasione.

Mi ha stupito di più che egli non abbia fatto menzione dell’ordinario uso del bidet, la qual cosa, se così fosse, dovrebbe preoccupare ancor più chi gli vive accanto e nei dintorni. Tuttavia e non certo a suffragio della sua eccentricità, vorrei ricordare che fino a circa sessanta anni fa, periodo che molti vecchi come me tendono a rivendicare come un’età dell’oro, era consuetudine comune fare il “bagno” settimanalmente, indi cambiare la biancheria per lo più in tale frangente.

Mi sovvengono a tale riguardo diversi letture. Vado a memoria, per esempio Sbucciando piselli, spassoso libretto scritto a quattro mani, due delle quali appartenevano all’indimenticato storico dell’arte Federico Zeri. Si descrive lo stato comune dell’igiene del tempo che fu, compreso riferimento alle mutande di Mussolini.

A tale riguardo, Gore Vidal, forse in Tra Broadway e Hollywood (non ho ricordo preciso), descrive la scia ottundente di Halley che accompagnava il passaggio del Duce, il quale era uso a vere e proprie abluzioni in autarchica Acqua di Colonia atta a coprire il suo fluttuante meteorismo. L’eccesso di profumazione è un camouflage non infrequente anche oggi e trasversale alle classi sociali.

Rossana Rossanda, nel suo La ragazza del secolo scorso, nel descrivere il suo adolescenziale soggiorno presso una zia al Lido di Venezia (ahimè, il mio Lido), rammenta come all’epoca ci si lavasse, presso la gente perbene e durante la settimana, “a pezzi” (mi pare usi proprio tale espressione). Ciò, se non altro, non salvava solo le apparenze, ma poneva in salvo anche le “parti” essenziali.

Da parte mia vorrei ricordare, per il tempo che fu, l’inusitata profondità dei lavabi inglesi e l’assenza di qualsiasi altra comodità. Pertanto evitiamo stupori dal timbro troppo sarcastico e spocchioso (nous non plus) sui fondamentali dell’igiene personale. Chissà cosa potrebbe riservarci, anche sotto tale rispetto, un futuro non troppo lontano, che potrebbe essere già domani!

La verità è che il “passato” è sempre stato qualcosa di controverso, e con il passare del tempo cambia anche il significato di un fatto, come sanno bene gli americani ma anche gli “indiani”, così come i russi e gli ucraini. Eccetera, come ama ripetere Cacciari.

12 commenti:

  1. La lettura quotidiana dei suoi articoli è un bagno di realtà in qualunque condizione idrica.
    Grazie.
    (Peppe)

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  2. Beh, se per questo, è documentato che secoli fa il cavaliere pregava la dama di non lavarsi fino al suo ritorno dalla guerra, per aumentare gli amorosi sensi durante l'accoppiamento.
    E grazie, grazie al cazzo, direte voi, ma lo fa anche Biden scoreggiando in faccia alla duchessa Camilla Parker Bowles.

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  3. Nonostante il nome francese, il bidet si usa solo in Italia.
    Essendo sensibile agli odori, ho da molti anni elaborato una classifica dei popoli in base all'igiene personale. La classifica non include gli africani. Inglesi e francesi sono i più sporchi, seguiti in modo generico dai popoli balcanici. L'estremo oriente e gli Stati Uniti rimangono stabilmente in testa alle classifiche di pulizia personale. Gli italiani, come tutti sanno, hanno fatto grandi progressi negli ultimi decenni.

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    1. dai, lasciamo stare queste classifiche [però non hai considerato i portoghesi :-D ]

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    2. Resta da aggiungere il noto test della metropolitana di Tokio. Se un posto a sedere è occupato da un occidentale, molto probabilmente i posti vicini non saranno occupati. Messo alle strette, un mio amico giapponese ha confessato: noi, per loro, puzziamo.

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  4. https://lurlodimunch.wordpress.com/2014/03/23/niente-acqua-e-sapone-per-giuseppina-a-napoleone-piaceva-il-profumo-di-donna/

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  5. Poichè l'acqua sarà poca ci puliremo con spazzola e ultrasuoni, i ricchi faranno l'amore con costosissini automi progettati da Elon Musk, i poveri con 15 gocce di Orgasmon. Faremo la guerra con eserciti di virologi e immunologi, pagheremo l'IMU solo se siamo in affitto, la benzina solo se andiamo in autobus e il ristorante solo se non ceniamo da Briatore.

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