Si va beh, con la monarchia erano altri tempi, con le tecnologie oggi a disposizione il discorso cambia. È diventato semplicemente assurdo morire di lavoro salariato di questi tempi.
In effetti, la sindrome di Stendhal dovrebbe essere molto più diffusa, mentre invece i soffitti non li guarda quasi nessuno. I soffitti hanno un problema di comprensione in sinergia negativa con il disagio di guardare all'insù. Problema, a dire il vero, che esiste anche nei quadri ad altezza d'occhio, e consiste nella simbologia, indispensabile a comprendere l'opera, ma tranquillamente ignorata dai più. Nei soffitti, la simbologia ha, per definizione, più spazio per dispiegarsi, e quindi si richiederebbe, dopo attento studio testuale, un tempo proporzionalmente più lungo di osservazione. Il soffitto più rimirato, quella della Cappella Sistina, dovrebbe in realtà essere rimirato cento volte il tempo dedicatogli dal turista medio. Per ovviare in parte agli inconvenienti della sindrome, e soprattutto per ottenere un esame più attento del soffitto, in alcume chiese vengono forniti specchi. Per esempio, io ne ho fruito nella chiesa dei Carmini, a Venezia.
Sì, uno specchietto quando si va a quelle cose. Quindi hai visto anche l'omonima scuola. Niente di che. Vicino c'è san Sebastiano, che merita (con relativa lapide del fu Cagliari, con la "gl", mi raccomando:D )
L'ITALIA È UNA REPUBBLICA FONDATA SU TRE MORTI AL GIORNO DI LAVORO SALARIATO!
RispondiEliminaANCHE CON LA MONARCHIA I NUMERI NON ERANO MIGLIORI.
EliminaCI DEV'ESSERE DELL'ALTRO.
Si va beh, con la monarchia erano altri tempi, con le tecnologie oggi a disposizione il discorso cambia.
EliminaÈ diventato semplicemente assurdo morire di lavoro salariato di questi tempi.
In effetti, la sindrome di Stendhal dovrebbe essere molto più diffusa, mentre invece i soffitti non li guarda quasi nessuno. I soffitti hanno un problema di comprensione in sinergia negativa con il disagio di guardare all'insù. Problema, a dire il vero, che esiste anche nei quadri ad altezza d'occhio, e consiste nella simbologia, indispensabile a comprendere l'opera, ma tranquillamente ignorata dai più. Nei soffitti, la simbologia ha, per definizione, più spazio per dispiegarsi, e quindi si richiederebbe, dopo attento studio testuale, un tempo proporzionalmente più lungo di osservazione. Il soffitto più rimirato, quella della Cappella Sistina, dovrebbe in realtà essere rimirato cento volte il tempo dedicatogli dal turista medio.
RispondiEliminaPer ovviare in parte agli inconvenienti della sindrome, e soprattutto per ottenere un esame più attento del soffitto, in alcume chiese vengono forniti specchi. Per esempio, io ne ho fruito nella chiesa dei Carmini, a Venezia.
Sì, uno specchietto quando si va a quelle cose. Quindi hai visto anche l'omonima scuola. Niente di che. Vicino c'è san Sebastiano, che merita (con relativa lapide del fu Cagliari, con la "gl", mi raccomando:D )
EliminaSono uno dei pochi mestrini che conosce (abbastanza) Venezia. Questione di donne.
EliminaSpecie Dorsoduro.
Eliminama dimmi, di Mestre dove?
EliminaDorsoduro? Le zattere!! va a finire che ci siamo incrociati chissà quante volte.
Avevo risposto, ma forse è andata persa. Dicevo:
Elimina1. Santa Marta
2. Mestre centro, ma nato a Porto Marghera.
Porto Marghera? vorrai dire Marghera ...
EliminaPorto Marghera. C'erano anche abitazioni e abitanti. In genere case aziendali, ma non solo. Il Molo A era una specie di South Bronx.
Eliminaalla marlon brando :)
EliminaI ragazzini del Molo A giocavano a pallone mirando alle gambe.
EliminaAnche a Sacca fisola era così, come dappertutto
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