Oggi cade l’anniversario della nascita del Marchese de Sade. Fortuna vuole che l’amministrazione capitolina non debba dedicargli una targa, altrimenti sarebbero stati guai (Donatien-Alphonse-François fu a Roma nel 1755, di cui al suo Voyage d’Italie, traduz. Bollati, cap. 2).
E però anche ‘sto cazzo di Azeglio, diciamocela tutta, poteva farsi bastare il vezzeggiativo col quale lo chiamava sua moglie. Va bene, calciatore e poi allenatore della sacra nazionale, ma perché darsi tante arie anche da morto? Colpa dei genitori che dovrebbero pensarci bene prima di affibbiare certi nomi ai propri pargoli.
Ricordo che al tempo di Oscar Luigi Scalfaro, non è letteratura e testimoni a mio favore vivono ancora, mandammo al macero un tot di roba già stampata quando l’interessato pretese che si aggiungesse un accento grave al cognome. Scansai la fucilazione quando i proiettili erano già in viaggio per il bersaglio.
Se solo una piccola parte delle nostre bestemmie gli sono state addebitate, ebbene in tal caso Scàlfaro sta friggendo all’inferno.
:)
RispondiEliminaO. T: sembra che ci siamo... quasi!
RispondiEliminahttps://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/06/04/putin-finiti-i-lavori-sulla-prima-linea-del-nord-stream-2_cf3826c8-ea1b-403b-948d-0e8d6ada3e11.html