mercoledì 3 giugno 2020

Un paese a bassa velocità



Traduzione: se prendete il treno più veloce e va tutto bene, cosa non scontata, la media di percorrenza è attorno ai 90 km orari. Con l’altro treno, la media è sotto i 60 km/h, che da Napoli diventa sotto i 50 km/h.

Però ora c’è il contributo per i monopattini elettrici, che potrebbero essere una soluzione anche per le lunghe percorrenze.

Del resto, anche sulla linea Bologna – Padova si paga l’alta velocità, ma essa, di fatto, non esiste (nel senso che la linea non è abilitata). Orario ferroviario alla mano la media non è oltre 120 km/h. Quanto ai costi del biglietto, se si prenota da Roma a Padova il costo è molto più basso che non tra Roma e Venezia (nel senso che, in proporzione, per quel piccolo tratto Pd-Ve si paga assai di più: i turisti vanno tosati a dovere).

Questo è un paese in perenne e totale deragliamento (ma a bassa velocità).

*

Quando ho scritto il post sconoscevo il tweet di Mario Seminerio, che comunque fa sentire meno la solitudine.

8 commenti:

  1. Per quanto riguarda i monopattini pare che la domanda supererà di gran lunga i fondi messi a disposizione dallo stato. Mi chiedo perchè Regione Lombardia non fa come la Toscana, che in tempi non sospetti stanziò fondi per assecondare l'acquisto delle bici elettrica, senza aspettare l'elemosina dello Stato centrale ...

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  2. L'Alta Velocità è un mito distruttivo che ha causato danni irreparabili a troppi territori e lo sperpero di una quantità insensata di denaro.

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    1. non sono d'accordo. a mio modo di vedere (e di viaggiare) l'alta velocità, quando funziona, costituisce il maggior progresso nel trasporto pubblico da sempre.

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    2. Il problema è che come è stato concepito in Italia (o in Spagna) non funziona praticamente mai, devasta il territorio e ha costi assurdi. O meglio, se si fosse proceduti sul progetto originale del Pendolino forse si sarebbero contenuti costi e devastazioni con risultati notevoli.
      Consiglio di scaricare (gratuitamente) a questa pagina
      'Un viaggio che non promettiamo breve' dei Wu Ming
      https://www.wumingfoundation.com/giap/nuova-area-download-libri-elettronici-ai-proletari-ebook/

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    3. mah, sull'asse principale torino-milano-bologna-firenze
      secondo me funziona abbastanza bene, non rimpiango gli intercity
      Costi assurdi e devastazioni, dipendono sempre rispetto a cosa.
      Il pendolino ce l'hai su bologna-padova -venezia:
      mi sembra che non è stato giudicato troppo bene nell'articolo.
      ...poi se ci si deve opporre sempre a tutto per me non c'è problema

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    4. Considerato l'ultimo rapporto della ECA, fresco fresco, direi che i costi assurdi sono certificati anche dalla EU.
      https://www.notav.info/top/la-corte-dei-conti-europea-boccia-il-tav-costoso-inutile-e-inquinante/

      Non si preoccupi, oltre all'articolo del movimento No-TAV c'è il link al documento originale.

      Le devastazioni ambientali, a partire dalle molte cause ancora in corso per la tratta Firenze-Roma, sono evidenti, si faccia un giro nella Valle Susa militarizzata (a spese dello Stato per difendere cantieri di privati fermi da anni).
      Provi a considerare la mole di suolo consumato per il famigerato Terzo valico, fra le province di Pavia-Alessandria e Genova.
      Nello stesso rapporto si sostiene che per la Val Susa i benefici ambientali, se ci saranno, saranno legati agli scenari prospettati nelle stime di traffico, enormemente sovrastimate (per intenderci quelle del 2000 prevedevano per il 2013 circa il quadruplo del traffico merci effettivo).
      Invece l'aumento del traffico di mezzi pesanti per il trasporto delle scorie e dei mezzi da cantiere sarebbe sicuro, pesantissimo e durerebbe molti anni.
      (senza considerare i problemi relativi allo smaltimento dello smarino, alla gestione, si spera corretta, di eventuali - molto probabili - quantità significative di amianto)

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