venerdì 5 giugno 2020

Soste Italiane



Vado a memoria e rammento bene innumerevoli casi nei quali Marx, da Londra, scriveva a Engels, a Manchester, grossomodo queste parole: “Solo due righe poiché voglio consegnare questa lettera prima che la posta chiuda, in modo che già questa sera puoi ricevere i giornali che ti accludo”. Oppure Alessandro Manzoni, il quale scriveva a suo corrispondente in Toscana: “Dopodomani, quando riceverai questa mia …”. Non sto inventando nulla. Ciò che emerge e che stupisce il lettore di ieri così come quello di oggi, non è solo la velocità con la quale viaggiava la corrispondenza nel XIX secolo, quanto la certezza del mittente su quando le sue lettere avrebbero raggiunto il destinatario.

Anch’io posso vantare delle certezze sulla consegna della mia corrispondenza: due o tre giorni se affidata a dei corrieri privati, sette/nove giorni se la consegna è affidata alle poste italiane e quando tutto fila liscio.

Il riquadro qui sotto dimostra che un plico partito da Cuneo, dapprima è sceso in Emilia-Romagna, poi è risalito e ha raggiunto Padova, dove da due giorni è in sosta, pardon, “in lavorazione”. Speriamo non lo perdano d’occhio e s’involi chissà dove per i fatti suoi. Aspettano solo il momento opportuno, penso in giornata o domani, per acchiappare il plico e, volente o nolente, instradarlo alla posta centrale di Bassano del Grappa, ove si spera non stia troppo “in lavorazione” e venga infine recapitato, se va bene lunedì prossimo, al destinatario nel suo ameno paesello.


Come si vede, non si tratta solo di “burocrazia”, bensì del normale andamento organizzativo/lavorativo presso le poste italiane e altri enti pubblici. Rimedio? Non c’è alcun rimedio concretamente praticabile, non c’è “sburocratizzazione” che tenga in un paese come il nostro, e dunque non resta che aspettare, fiduciosi, una generazione dopo l’altra, e affidarsi al caso e al lento decorso delle cose.

2 commenti:

  1. non hai mai chiesto la carte vitale in francia, senno' non diresti queste cose

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  2. "...e dunque non resta che aspettare, fiduciosi, una generazione dopo l’altra, e affidarsi al caso e al lento decorso delle cose."
    :-)))
    Una delle migliori chiuse degli ultimi dieci anni....

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