lunedì 24 dicembre 2018

Giochi di potere


Quando sento paventare i pericoli di un nuovo fascismo, mi viene quasi da sorridere. Non per nulla tempo fa definitivo gli attuali attori della scena politica come degli uccellini di passo. Maschere dietro le quali si nasconde ben altro. Siamo sottoposti a nuove forme di totalitarismo, diverse da quelle classiche del Novecento. Vado subito a degli esempi concreti, così non cambiate canale o non prendete sonno.

Si ricorderà quando irridevamo chi parlava di microchip sottopelle? Ebbene, da un paio d’anni in Svezia tutti hanno una carta elettronica biometrica, l’ha inventata il Ministero del Futuro (esiste!). Pochi mesi fa, sempre il Ministero del Futuro, se n’è inventata un’altra: la carta elettronica si può perdere, quindi ha fatto una proposta per 3.000 volontari affinché si sottoponessero a un esperimento, ossia trasferire la carta digitale sottopelle. In Svezia non è una novità, da tempo si possono anche prenotare i treni con un microchip sottopelle e in fabbriche e università ci sono lavoratori e docenti che ce l’hanno.



Altro esempio. L’India è un Paese di 1,3 miliardi di persone e ha un Ministero dell’Informatica tra i più avanzati del mondo e alcune delle migliori università di informatica e matematica pura. Nel 2009 il ministro inventa una carta elettronica per la soluzione di un grande problema, il sistema delle sovvenzioni alle persone più povere. Si tratta di costruire un sistema che consenta di non dare due volte lo stesso contributo alla stessa persona, che caso mai si fa passare per un’altra. Viene creata una carta elettronica che comprende tre caratteristiche biometriche: le impronte, il pattern facciale e la scansione dell’iride. Viene detto agli indiani che la carta è volontaria, non c’è nessun obbligo, tuttavia chi ce l’ha sarà favorito, passerà per primo perché la sua richiesta di sovvenzioni può essere gestita con molta tranquillità. Averla è vantaggioso e si lascia ai cittadini la scelta. Oggi la Aadhaar Card è obbligatoria e non serve più solo per i sussidi ma per pagare le tasse, acquistare una sim telefonica, prenotare un treno, per qualunque tipo di operazione.

Nel 2014 la Cina, dopo aver studiato a lungo i pregi e i limiti di una struttura di questo genere, perfeziona il dispositivo e fa una carta che si chiama “carta di credito sociale” e la propone volontariamente ai cittadini. Contiene gli stessi tre riferimenti biometrici: pattern facciale, impronte digitali e iride, e la presenta nel quadro di un gioco nazionale a premi, un gioco importante per la cittadinanza, un gioco democratico, che consiste nel fatto che chi si doterà di questa carta acquisirà un punteggio per le sue attività.

Per esempio: paghi le bollette della luce regolarmente? Tutti i mesi ricevi 10 punti. Hai un ottimo e regolare curriculum scolastico? 10 punti. Hai perso un anno? 9 punti. Non hai pagato una bolletta? 8 punti. Un computer fa poi la somma in tempo reale e la popolazione cinese viene gerarchizzata in base a un punteggio chiamato “punteggio di affidabilità”. La genialità della proposta cinese sta nel fatto che il sistema a premi è quello dei videogiochi, di Facebook, i mi piace, e funziona perché è ciò con cui le ultime generazioni crescono. Un gioco nel quale le regole e gli algoritmi sono fissati da chi governa, e questo significa che sto costruendo un sistema di obbedienza al quale tu corrispondi oppure no; se non corrispondi ti tolgono dei punti. Li tolgono se tra i tuoi amici vi sono degli ex carcerati, frequentali pure ma perdi due punti; oppure ne aggiungo se sei un ottimo lavoratore, ossia non ti rifiuti di fare ore in più se ti vengono richieste.

Va tenuto presente che questo sistema dei punti oggi esiste dentro la Fca, l’ex Fiat: a Melfi ci sono i cartelloni su cui in tempo reale i lavoratori vedono quanti punti di produttività hanno con i ritmi che stano seguendo.

Scienziati e docenti che si occupano e insegnano l’intelligenza artificiale, sono assolutamente convinti che entro gli anni Venti/Trenta i sistemi AI riusciranno a gestire per intero la società artificiale, e quindi la AI sarà così potente da rendere l’intelligenza umana assolutamente subalterna, e il sistema macchinico prenderà il sopravvento sull’umano così come lo conosciamo dall’homo sapiens a oggi.

Anche sul piano politico tali trasformazioni stanno già avendo un impatto molto decisivo sui meccanismi elettorali, come dimostrano la campagna presidenziale di Obama, ma soprattutto quella di Trump, e che abbiamo visto sottoforma di un grande scandalo, quello della Cambridge Analytica.

Nel 2020 in Nuova Zelanda un robot chiamato Sam si presenterà alle elezioni politiche. È un robot dotato di un dispositivo di intelligenza artificiale, prodotto dall’università di Wellington insieme a due aziende private. Questo robot dice: “Mi presento alle elezioni politiche ma non ho alcun programma, questa è la mia forza. Vengo da voi e dico: sarò il politico che vi rappresenta, non ho nessuna idea. Il gioco funziona così: fatemi una domanda, cosa vi interesserebbe?” Una persona risponde portare l’acqua nel rione tale, e Sam incamera questa informazione; poi un’altra e un’altra ancora e le elabora, le divide in categorie e stabilisce delle priorità e delle maggiori incidenze di alcune richieste su altre, e restituisce un programma politico che è sicuramente vincente perché sarà il punto di vista della maggioranza su ciascun problema che le persone hanno posto. Quindi alle elezioni avrà una fortissima possibilità di vincere.

Qui non siamo davanti a una realtà che si propone di vendere delle informazioni per utilizzarle a fini commerciali e pubblicitari, ma di vincere delle elezioni; vale a dire fare un gioco di potere partendo da un dispositivo di intelligenza artificiale.

In Italia ci sono due agenzie potenti, la Casaleggio Associati, cioè l’agenzia del Movimento 5 stelle. È una struttura nata parecchi anni fa per fare marketing politico ed economico, e il marketing è la costruzione di una finzione che può indurti a comprare quella bambola, o una pubblicità che ti invoglia a seguire una proposta di acquisto o una proposta politica. L’altra struttura è Sistemi Intranet, ed è l’agenzia di Salvini, molto meno nota ma altrettanto potente. Sono agenzie per le quali lavorano moltissimi tecnici e studiosi dei sistemi digitali, quella di Salvini è gestita da Luca Morisi, un digital philosopher, e quella di Casaleggio prima da Gianroberto Casaleggio e ora dal figlio. Gianroberto era uno dei massimi conoscitori e tecnici delle reti internet, e precedentemente di quelle aziendali (è stato dentro Olivetti). Ha lavorato con l’Italia dei valori di Di Pietro, per costruire il primo sistema informatico sperimentale che però non ha funzionato molto bene, e ha inventato un sistema più complesso, il sistema 5 stelle, basato ora sulla cosiddetta piattaforma Rousseau, che è quello in cui ci troviamo.

Queste strutture sono agenzie che operano a un unico scopo: profilare le identità politiche del corpo elettorale per realizzare dei sistemi d’intervento personalizzato, di micro-target, per la manipolazione delle scelte.

10 commenti:

  1. Passano gli anni e le stagioni della vita, ma i suoi scritti rimangono compagnia e fonte di riflessione costante.
    Grazie Olympe, e auguri.

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  2. Buon Natale, Olympe
    e non ti crucciar troppo, che tanto ci han sempre trattato da schiavi sin dalla notte dei tempi.
    Buon Natale, qualsiasi cosa questa parola possa significare.

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  3. alcuni pensano a ruoli più " liberatori" per l' intelligenza artificiale -che sarà sempre di più la base per la gestione dei big data

    mettere in rete praticamente tutti gli atomi sociali e vedere che ci esce è sicuramente un' esperienza storica da vivere

    epperò che queste straordinario livello di sussunzione, reificazione, alienazione e controllo -corrispondente al concetto di riproduzione allargata dell' accumulazione- si ribalti in qualcosa d' altro non è detto

    il passaggio fra quantità e qualità è certo nei processi naturali ma non obbligatoriamente in quelli sociali

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    1. punto 3: già. il mondo è trasformazione continua del passato, produzione continua del nuovo che non di rado significa "inedito";
      punto 4: sono d'accordo sul "non obbligatoriamente". infatti ci sono persone che vorrebbero provocare secondo un piano ogni singola causa in modo che essa arrivi al suo effetto, ma le cause e gli effetti sono soltanto estratti limitati della più ampia e più ricca scala del possibile.

      Solo il pensiero dialettico ci dà il coraggio di correre il grande rischio di trasformare il futuro.

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    2. senza contare che gli atomi sociali non sono ancora così atomi come mi piacerebbe pensare

      le risposte immediate alla grande crisi per ora sono, e non potrebbe essere altrimenti, di tipo conservativo e controvoglia riconosco loro una certa legittimità

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    3. niente male come idea; se non si può far piena la pancia faremo contenta la mente,oppure tutte e due.
      un bel panem et circenses in versione 2020...finchè dura.
      vedremo.

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  4. Ogni epoca ha le sue: si va dall'estremo di una popolazione mondiale in continua crescita e di una minoranza relativamente minuscola che produce e maneggia qualsiasi "artefatto". Scienza pratica e tecnologia vanno speditamente avanti grazie agli investimenti, il cui obiettivo principale è il saggio medio del profitto, ma il cui sbocco non ha nulla a che vedere e a che fare con quello; semplicemente, fatte tutte le somme, ha a che fare con la supremazia mondiale. 1, 2, 3, mi bastano questi numeri per contare le guerre mondiali iniziate nel Novecento, nel secolo che ha aperto il terzo millennio. Il tuo post mi ha rievocato un pensiero, quello della futura terza guerra mondiale. Ma questo è un argomento che lascio, per quanto malvolentieri, alle generazioni successive alla nostra.

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  5. Saluti ed auguri per un proficuo anno di lavoro intellettuale e serenità.

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