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È
passato quasi mezzo secolo da quel 7 dicembre del 1968 quando Mario Capanna e i
ragazzi del Movimento studentesco accolsero il pubblico della Prima della Scala
con un fitto lancio di uova che fece scempio di pellicce, smoking e abiti da
sera. Una contestazione senza precedenti e per questo inaspettata che portò la
protesta sulle copertine dei giornali di tutto il mondo. Quei giovani non ce l’avevano
con la Scala, ma con il «bel mondo» della Prima, con quella casta ante litteram
fatta di vecchia borghesia milanese, nuovi ricchi del boom (i «cumenda» con la
fabbrichetta) e potere politico.
Così scriveva il Corriere della sera qualche tempo fa
a proposito di ciò che avvenne la sera del 7 dicembre 1968 davanti al teatro alla
Scala, denotando tale contestazione come un fenomeno di "inaspettato" folclore. Ciò che gli scagnozzi della borghesia non vogliono ricordare e anzi rimuovere sono i reali motivi di quella
contestazione, la quale avveniva a seguito di ciò che era successo il 1
dicembre ad Avola.
Così scriveva Mauro De Mauro sull’Espresso:
Fino
a ieri era noto come il “posto delle mandorle”, le buone, dolcissime, tenere
mandorle di Avola. Da oggi non si potrà più nominare senza venir colti da un
senso di sgomento e di profonda amarezza. Gli hanno sparato con i mitra.
Protestavano per avere una paga uguale a quella dei braccianti di un paese
vicino. Due chili di bossoli.
La polizia sparò centinaia di colpi contro i braccianti
uccidendone due e ferendone 44.
Seguirono gli anni delle bombe, che la propaganda, ancora
una volta con un capovolgimento logico e storico, chiamerà anni di piombo.
http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2018/12/07/scala-vernice-e-ortaggi-contro-agenti_3f8c62a9-a05c-4a3f-a545-b763a245bb13.html
RispondiEliminaLa vera tragedia: Così è, come gli pare.
RispondiEliminaAllo Stato "Per mantenere un potere pubblico speciale, posto al di sopra della società, sono necessarie delle imposte, un debito pubblico e la forza pubblica" Lenin
RispondiEliminaEd Engels "Lo Stato, poichè è nato dal bisogno di tenere a freno gli antagonismi di classe, ma contemporaneamente è nato in mezzo al conflitto di queste classi, è, per regola, lo Stato della classe più potente, economicamente dominante che, per mezzo suo, diventa anche politicamente dominante e così acquista un nuovo strumento per tenere sottomessa e per sfruttare la classe operaia".