domenica 21 ottobre 2018

Al momento l’unico disponibile



Che il giudizio delle agenzie di rating sia taroccato mi pare non ci debbano essere dubbi, e non solo per l’episodio celebre della tripla A alla Lehman e altre cosucce del genere anche più attuali. L’Italia, nonostante l’elevato debito pubblico, non può avere lo stesso rating, cioè la stessa solvibilità, della Colombia o delle Filippine e appena una tacca sopra il Gabon. E però, d’altro lato, pur non essendo dei feticisti dello spread (che con il rating c’entra qualcosa) bisogna tener conto che l’ufficio fidi delle banche ne tiene conto eccome. Non si fanno incantare dai discorsi sui disordini del clima.

Già quando porti il “bilancino” dell’azienda all’ufficio fidi delle banche non mancano mai d’alzare il sopracciglio e di ridurti il fido, di aumentarti gli interessi o entrambe le cose, ma quando poi il differenziale con la Germania passa in pochi mesi da 120 a oltre 310, il “ritocchino” è già nero su bianco. Vai a dirglielo a Di Maio, a Salvini, a Renzi e Gentiloni, ma a memoria breve anche a Berlusconi e Tremonti, che invece di abbassare il deficit e il debito l’hanno alzato.

Pensi anche a quelli che lavorano nel settore pubblico e ai cosiddetti liberi professionisti. O meglio, ad alcuni di loro, i quali, scrivendo a un certo grado di qualità e purismo sui social, si fanno beffe dello spread e del rating, e pur restando nella più astratta genericità irridono le nostre preoccupazioni, trattandoci come “complici dei padroni dell’economia mondiale” e le banche come volgari strozzini.

Se non fosse per uno di quei rari tratti della mia prima educazione, vorrei dire loro in tutte maiuscole delle paroline poco gentili ma meritate. E dunque mi limito ad osservare che è facile parlare così quando a fine mese lo stipendio arriva puntuale, o quando è data per esempio la possibilità di autoridurti l’imponibile.

Quello attuale è un mondo condannabile, lo so da me, ma è al momento e al bisogno l’unico disponibile. Ad ogni modo speriamo che domani e in settimana lo spread non salga oltre e il rating sia più benevolo di quanto meritano certi critici-critici e il governo pro tempore.

10 commenti:

  1. adesso vogliamo un bel discorso del Papa che difenda i poveri italiani peccatori dallo spread del demonio, forza!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. secondo me se glielo chiediamo io e te ce lo fa, stentoreo come quello contro la pedofilia nella Chiesa!

      Elimina
  2. che l'Italia sia paese ricchissimo,
    che sia una grande manifattura,
    che il debito sia sostenibile,
    che non siamo la Grecia,
    che abbiamo Raffaello e Caravaggio,
    son tutti argomenti della nostra borghesia
    ma nessuno fuori d'Italia, nemmeno lo spread, pensa in questi termini.
    Se fosse per questo il differenziale sarebbe in positivo.
    Invece è negativo perché qui parliamo d'altro. Solo per questi commenti piccati della nostra borghesia lo spread va su perché l'investitore pensa: ma questi cosa cazzo hanno capito?
    E' l'apparato sociale, pubblico, l'informazione, lo stato giuridico e le sue articolazioni, funzionano malissimo e sono del tutto inaffidabili. Non so voi, io ho visto con i miei occhi il funzionamento dei tribunali, delle carceri, delle scuole, i musei, i giornali, le università, gli ospedali, l'unica cosa positiva sono i salari e le pensioni a pioggia (un tempo). E ho visto lo sfruttamento della grande manifattura con salari ridicoli e più facilità nel morire che arrivare alla pensione (pochissimi italiani ormai)... E' tutta roba incomparabile con standard europei, da nord a sud, e non parliamo di risorse economiche, ma proprio di personale, di divisione del lavoro prima di tutto...
    Nel settore dei garantiti, lavori fittizi, non si può lavorare con loro, quelli bravi, se restano dentro, ne fanno una questione morale e addio.
    Se l'Italia fosse davvero democratica dovremmo guardare al governo come rappresentanti, ma in realtà questi son danze d'élite e son anche meglio di tutti quelli imboscati dietro, una marea. Questo genera sfiducia. Una banda di pagliacci indebitata fino al collo dice di essere ricca, ma non paga mai, né si vede come e quando possa andare a prendere i tantissimi soldi dalla mafia dal papa o dalla peggio borghesia del mondo che è sempre in Svizzera. Questo preoccupa l'investitore! Mentre le preoccupazioni degli ultimi governi, anche di quello di Monti, erano non mettere patrimoniali, non mettere tasse di successione, non fare leggi sui conflitti d'interessi, e dirsi europei! Ma vaffanculo!
    Tutta la ricchezza italiana, privata, è praticamente rubata alla comunità - e questo l'han capito fin troppo bene in Europa vedendo le facce degli eletti… E non c'è uno straccio di tasse sulle ricchezze, zero sulle grandi fortune. Gli è andata di lusso (che infatti è l'ultima cosa che produciamo). Da decenni la grande manifattura vive di eredità, produce la stessa merda di 30 anni fa, inquina, crollano i ponti, ma veste benissimo.
    ci si accorge sempre meglio che gli italiani non hanno nulla di europeo.
    Nulla di democratico.
    E fingono.
    Tutto qua.
    Gli si dice "o rispettate le regole che avete scritto e imposto "democraticamente" ai vostri cittadini, oppure pagate il debito. Oppure fuori dai coglioni" E quelli ti rispondono con battutine.
    Nessuno in Europa vuole la mitica qualità di vita italiana.
    Ciao, non ti arrabbiare, anch'io mi preoccupo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. quando leggo i tuoi commenti provo un leggero senso di colpa.
      leggero e assai momentaneo.
      ciao caro

      Elimina
    2. pure tu mi fai il solletico amore.

      Elimina
  3. anch'io dico spesso che lo stile di vita italiano è solo il frutto malato delle grandi e piccole rendite, per lo più di inamovibile posizione

    però denunciare l' ipocrisia, che c'è, è sempre il grado minimo della critica

    in fondo, a ben guardare, l' avanguardia capitalistica mondiale stacca cedole e dividendi, non si mischia se non marginalmente con la produzione di merci, e solo se coperte da brevetto o in esclusiva

    la nostra antica borghesia in questo è ancora all' avanguardia

    fin da quando, d' accordo con la banca d' italia, con Carli, decisero di portare i soldi del nero fiscale in svizzera e semmai di fare investimenti contraendo debito, che può convenire se si prevedono bassi profili e profitti industriali in presenza di divisa nazionale e alta inflazione

    tanto per ricordare ai sovranisti/populisti di sinistra, allora c'era il PCI a rappresentarli, che operazioni di merda hanno sempre avallato in nome del paese

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eh, le famose partite iva di d'alema, la lega costoletta della sinistra, il partito di latta (latta) e di governo, ecc.

      Elimina