giovedì 26 giugno 2025

Sindaco subito

 

Venezia preferisce le “barche” alle gondole, non è una novità. La cosa ha i suoi rivoltosi, com’è normale. Dimenticano che la città ha meno abitanti del mandamento di Bassano del Grappa. Rispondessero al quesito: con quali soldi la manteniamo in piedi ‘sta città? È come una Isabella Teotochi in declino, vive di fama ed è costretta ad allargare le cosce per compiacere chiunque sia disposto a pagarla fingendo di credere l’imene intatto.

Tra sovraturismo e sovramediatizzazione, soffoca. Ma dietro la prova del turismo di massa, c’è la prova dei turisti più poveri, le colonne di zombie accusati di non consumare abbastanza e di non potersi permettere una suite, dunque di non saper far bene i turisti da spennare. Una città sempre al limite, anche dell’angoscia.

In epoca neolitica s’è stabilito che chi ha più soldi fa ciò che più gli comoda, il resto della storia ha seguito la stessa linea di condotta. Certo, il capitalismo è diventato apocalittico, ma andate a dirlo non già ai ricchi (si sa già come la pensano), ma a chi ha un reddito effettivo sopra i cinquantamila sesterzi. Andate a dir loro che ci penserà il “partito” a decidere il tasso medio di sopravvivenza.

C’è chi vorrebbe cambiare i sistemi come ci cambiamo le mutande, o anche più moderatamente limitare il potere tirannico della finanza e dell’economia senza regole. Non funziona così, la questione è un cicinin più complessa. Attenzione, c’è di peggio di un Bezos, per esempio un afrikaner con sindrome di Asperger, e anche un pazzoide che crede di essere Trump. E, scusate la psicanalisi, fino ad epoca recente non abbiamo avuto un certo Berlusconi del quale più o meno mezza Italia assorbiva le sue trovate come un alcolizzato sorseggia prosecco a colazione?

Il difetto più marcato che trovo in Jeff Bezos è la sua risata alla Paperino. Ma per il resto lo farei sindaco veneziano subito, ma anche presidente di qualsiasi altra cosa (squadra di calcio compresa).

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