mercoledì 25 giugno 2025

La guerra continua

 

Via libera della Unione Europea alla Montepaschi perché si mangi Mediobanca. Se la politica, che dovrebbero rappresentare gli interessi generali, non interviene, a vincere è sempre il mercato, cioè il capitale. Non ho nulla contro il capitale in sé, sarebbe come prendersela con la forza di gravità, tuttavia vorrei ricordare, nello specifico, che Montepaschi era una banca fallita salvata con denaro pubblico. E c’è di mezzo, nella storia di quella banca, anche un suicidio/omicidio che ovviamente non verrà mai chiarito.

Quanto alla tv, pubblica e privata, gli esperti politologi/strateghi provano ad inscenare la discussione allo stesso modo di quando un clown ne prende a calci un altro. D’estate poi la tv è una casa di riposo, più esattamente diventa un cronicario con ospiti che hanno sempre qualcosa di incontinente.

Veniamo al dunque: non volevamo (chi? è sempre più difficile rispondere a questa domanda) più sopportare le fatwa emesse dagli idioti leader religiosi dell’Iran contro scrittori, giornalisti o intellettuali. E invece il sionismo, la cui ideologia attuale è fanatica e determinata quanto quella del Terzo Reich, ha finito per renderci quasi simpatici (si fa per dire) quei cialtroni in tonaca e turbante.

L’AIEA ha sempre sostenuto che l’Iraq non possedeva armi di distruzione di massa, contrariamente alle affermazioni di Bush Jr. e della sua amministrazione di guerrafondai cinici e idioti. Oggi, a riguardo dell’Iran, afferma il contrario. E ha ragione di farlo perché il programma nucleare iraniano non è una fake news inventata per giustificare un’operazione militare illegittima.

Che l’Iran possa arrivare prima o poi ad ottenere attraverso la centrifugazione quantità sufficienti di uranio 235 per fabbricare l’arma nucleare è un fatto che sarà presto o tardi confermato. Ma tra questo e dire che Teheran userà l’arma nucleare ce ne passa. Anzitutto perché ci vogliono i mezzi idonei per lanciarla. E attualmente l’Iran non ne possiede. Posto che riuscisse a realizzare tutto questo, l’Iran non potrebbe in nessun caso usare l’arma nucleare. Il possesso di tale arma e la capacità di raggiungere un bersaglio a migliaia di chilometri servirebbe all’Iran da deterrente e per consentirgli di rompere il cazzo con una certa larghezza nel Medio Oriente sunnita, e ovviamente in primis a Israele.

Dunque l’attacco congiunto in territorio iraniano aveva, come obiettivo principale (per Trump), il cambio di regime, ossia un putsch interno al regime stesso, poiché una opposizione con capacità di abbattere il regime islamico non esiste ad oggi. Washington, dopo i primi bombardamenti, ha fatto marcia indietro. Resta da capire il perché. La prima risposta che viene in mente è che avevano fatto male i conti. La guerra continua.

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