mercoledì 4 settembre 2024

La crisi di nervi tedesca

 

Alternativa per la Germania (AfD) ha ottenuto un risultato del 32,8 per cento alle elezioni in Turingia e del 30,6 percento in Sassonia. Questa percentuale di voti è quasi pari a quella che i nazisti avevano ricevuto alle ultime elezioni del Reichstag nel novembre 1932 prima di prendere il potere, il 33,1 per cento. L’AfD è quindi di gran lunga la fazione più forte nel nuovo parlamento statale in Turingia ed è solo a un seggio dietro la CDU in Sassonia.

I partiti del governo di coalizione federale tedesco, i Socialdemocratici, i Verdi e i Liberali Democratici, insieme hanno ricevuto solo il 10,2 percento dei voti in Turingia, meno di un terzo di quanto ottenuto dall’AfD, e in Sassonia hanno raggiunto un totale del 13,3 per cento.

Si cerca invano una spiegazione del perché, ottant’anni dopo la fine della dittatura nazista, un partito di estrema destra sia tornato a essere il partito più grande nel parlamento di un Land tedesco.

Da quando SPD, Verdi e FDP hanno assunto il controllo del governo federale, quasi tre anni fa, hanno subito uno spostamento a destra senza precedenti. Ogni aspetto della loro politica è dominato dalla guerra e dal riarmo militare. Hanno quasi raddoppiato il bilancio militare e sostenuto l’Ucraina nella guerra contro la Russia con consegne di armi per un valore di 23 miliardi di euro, più di qualsiasi altro paese eccetto gli Stati Uniti.

Inoltre, il governo tedesco sostiene incondizionatamente il genocidio dei palestinesi. Chiunque protesti contro di esso o anche solo lo critichi è calunniato, intimidito e perseguitato. Le dimostrazioni e le associazioni pro-palestinesi sono vietate e gli attivisti contro la guerra vengono arrestati e imprigionati.

Ma non solo di questo si tratta: quando la SPD salì al potere nel 1998, in alleanza con il Partito Verde, con l’Agenda 2010 distrusse le conquiste sociali dei decenni precedenti e creò un enorme settore a basso salario che prima non esisteva in Germania, alimentando per anni il mito dell’accoglienza che non ha limiti. Nove anni fa, Angela Merkel aveva lanciato il suo grido di battaglia “Possiamo farcela” in risposta a un afflusso storico di immigrati.

La Germania orientale, non si è mai ripresa dalla devastazione industriale dopo la riunificazione e dalle conseguenze dell’Agenda 2010 (l’unificazione distrusse 8.000 aziende e milioni di posti di lavoro). Laddove si assumeva la responsabilità del governo, anche il Partito della sinistra e il suo predecessore PDS perseguivano politiche altrettanto di destra della SPD e dei Verdi, con cui collaboravano a stretto contatto.

In Turingia, dove il partito ha guidato il governo per 10 anni, il Partito della sinistra ha perso quasi due terzi dei suoi voti ed è stato estromesso dal potere. Il Partito della sinistra ora sta facendo tutto il possibile per aiutare la CDU a ottenere una maggioranza sicura.

La SPD, che da tempo ha cessato di essere un partito anche solo larvatamente di sinistra, rappresenta gli interessi delle corporazioni, delle banche, dell’apparato statale e dell’imperialismo tedesco. È incapace di fornire una risposta alle questioni sociali che affliggono milioni di persone. Lo stesso vale per i Verdi, il partito della ricca ed egoista classe medio-alta urbana.

A ciò si aggiunge, cosa non da poco, la crisi che affliggono le case automobilistiche tedesche, in particolare la Volkswagen, nonostante il governo federale voglia lanciare nuovi aiuti per l’industria (i vantaggi fiscali ammonteranno a 585 milioni di euro solo per l’anno prossimo).

Questa dinamica politica di base può essere osservata in quasi tutti i paesi occidentali. L’incapacità dei partiti “di sinistra” o “democratici” di affrontare le questioni sociali più urgenti spinge l’elettorato verso i partiti di destra e i fascisti.

6 commenti:

  1. Sono cose che succedono quando si porta la gente all'esasperazione, quando non si ascolta minimamente l'elettorato dando per scontato che sia lui a sbagliare nel non accettare le scelte della classe politica (immagino le sia capitato sotto gli occhi il commento di Gentiloni) , quando chi vive del proprio lavoro non arriva a fine mese, quando i bassi redditi subodorano che le politiche "ambientali" in preparazione rischiano di fargli perdere la casa e l'altro bene su cui si è basato storicamente il consenso, l'automobile.
    Quando una classe politica porta avanti pervicacemente le proprie scelte contro la volontà di una fetta sempre maggiore dell'elettorato, senza nemmeno prendersi la briga di provare a sondarne le opinioni, senza tentare di far capire le ragioni di tali scelte più o meno intelligenti.
    Ad esempio a parte "c'è un aggressore e un aggredito" (contando, a torto, sulla mancanza di memoria dell'elettorato) quali altri argomenti hanno portato per argomentare la fornitura ad oltranza di armi all'Ucraina e il categorico rifiuto di qualsiasi trattativa? Ah sì, che la Russia ha la vocazione imperialista e se prende l'Ucraina poi inizierà a rompere da qualche altra parte, altra bugia assolutamente poco credibile.

    Anche se etichettata come "rossobruna" trovo interessante la Wagenknecht, l'unica che ha provato a "dire qualcosa di sinistra" da molti anni.

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  2. Però un minimo di riconoscimento a Sahra Wagenknecht sarebbe opportuno.

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  3. La Linke pure è scomparsa?

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  4. https://file.wikileaks.org/file/angela-merkel.pdf

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  5. Varufakis dice che non si tratta di semplice incapacità, ma di una volontà ben precisa.
    Pietro

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