sabato 23 febbraio 2019

Summit sullo stupro ecclesiastico



Non sembra suscitare molto interesse presso la pubblica opinione (??) il summit vaticano sulla pederastia ecclesiastica. Papa Bergoglio ne spara ogni giorno qualcuna, neanche fosse al governo. Per esempio: stuprare un bambino “è come fare una messa nera”, un paragone azzeccatissimo se il violentato non sei tu o non è tuo figlio. E che cosa propongono in Vaticano? Leggo: "Sugli abusi non ci saranno privilegi", assicura il pontefice. Che fa un po’ ridere, se non fosse questione assai tragica.

Un esempio concreto delle severe misure poste in essere contro i pederasti in tonaca: “Una vita unicamente dedita alla preghiera e alla penitenza; divieto di qualsiasi contatto con i minori; assidua sorveglianza da parte di responsabili individuati dal vescovo di Verona». Che è come vietare ai rapinatori di entrare nelle banche. È questa la pena più pesante (figuriamoci le altre) inflitta ai preti stupratori protagonisti di una delle più agghiaccianti vicende di violenza su minori compiuti in ambito ecclesiastico (di quelle emerse, ovviamente): gli stupri di decine di ospiti dell’Istituto per bambini sordomuti A. Provolo di Verona, perpetrati lungo tutta la seconda metà del secolo scorso.

Il “condannato”, il prete Eligio Piccoli, ovviamente si dichiara innocente: “Se toccavo i ragazzi era per visitarli quando stavano male. Gli altri sacerdoti? Forse i sordomuti avranno capito male, hanno interpretato una cosa per un’altra”. Eh già, come potevano comprendere correttamente se erano sordi? Ora l’orco – dopo aver diretto per anni un altro istituto, in Argentina – potrà dedicarsi unicamente alla preghiera e alla penitenza, del resto ha più di ottant’anni e con ogni probabilità avrà anche i suoi problemi urologici.

Insomma i preti, in fatto di sesso e di stupri, continueranno a fare quello che hanno sempre fatto, con qualche maggiore accortezza. Se e quando scoperti dovranno pagare caro: preghiere e penitenze. Che vita da preti! D’abolire il celibato ecclesiastico neanche a parlarne. Ha ragione Malvino: se lo Stato regala 5-6 miliardi l’anno al Vaticano con l’8 per mille e simili, tanto meglio può spendere per il cosiddetto reddito di cittadinanza. Avere poi una legge come quella francese del 1905 sulla separazione tra Stato e Chiesa, neanche a pensarlo (grazie a De Gasperi & Togliatti).

1 commento:

  1. Gentile signora,
    Le scrivo per segnalarle, (lo so, sono fuori tema) questo articolo: https://www.repubblica.it/politica/2019/02/22/news/primo_levi_ebrei_radio_3_loredana_lipperini_razzismo_odio_razziale_marino_sinibaldi_tolleranza-219807336/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P15-S1.6-T1

    cordiali saluti, roberto b

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