Ministro Bussetti, la sua decisione è in linea con un disegno che va ben oltre la sua stessa consapevolezza. Lei lascerà traccia di degno ministro dell'istruzione di un paese di memoria fragile e disconnessa, e come rappresentante istituzionale di un partito politico esageratamente reazionario.
Continua il processo di creazione di una massa di analfabeti culturali! Dal 1992 è l'obiettivo a cui tendono tutti i ministri dell'istruzione pubblica italiana.
RispondiEliminaFa parte di un progetto. Se in Italia si studiasse la storia seriamente quando un ministro dice "I bimbi morti nelle foibe e quelli morti ad Auschwitz sono uguali" sarebbe sonoramente spernacchiato.
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