Non sembra suscitare molto interesse presso la
pubblica opinione (??) il summit vaticano sulla pederastia ecclesiastica. Papa
Bergoglio ne spara ogni giorno qualcuna, neanche fosse al governo. Per esempio:
stuprare un bambino “è come fare una messa nera”, un paragone azzeccatissimo se
il violentato non sei tu o non è tuo figlio. E che cosa propongono in Vaticano?
Leggo: "Sugli abusi non ci saranno privilegi", assicura il pontefice.
Che fa un po’ ridere, se non fosse questione assai tragica.
Un esempio concreto delle severe misure poste in
essere contro i pederasti in tonaca: “Una vita unicamente dedita alla preghiera
e alla penitenza; divieto di qualsiasi contatto con i minori; assidua
sorveglianza da parte di responsabili individuati dal vescovo di Verona». Che è
come vietare ai rapinatori di entrare nelle banche. È questa la pena più pesante (figuriamoci le altre) inflitta ai preti stupratori
protagonisti di una delle più agghiaccianti vicende di violenza su minori
compiuti in ambito ecclesiastico (di quelle emerse, ovviamente): “gli stupri di
decine di ospiti dell’Istituto per bambini sordomuti A. Provolo di Verona,
perpetrati lungo tutta la seconda metà del secolo scorso”.
Il “condannato”, il prete Eligio Piccoli, ovviamente
si dichiara innocente: “Se toccavo i ragazzi era per visitarli quando stavano
male. Gli altri sacerdoti? Forse i sordomuti avranno capito male, hanno
interpretato una cosa per un’altra”. Eh già, come potevano comprendere correttamente se erano sordi? Ora l’orco – dopo
aver diretto per anni un altro istituto, in Argentina – potrà dedicarsi unicamente
alla preghiera e alla penitenza, del resto ha più di ottant’anni e con ogni
probabilità avrà anche i suoi problemi urologici.
Insomma i preti, in fatto di sesso e di stupri, continueranno
a fare quello che hanno sempre fatto, con qualche maggiore accortezza. Se e
quando scoperti dovranno pagare caro: preghiere e penitenze. Che vita da preti!
D’abolire il celibato ecclesiastico neanche a parlarne. Ha ragione Malvino: se
lo Stato regala 5-6 miliardi l’anno al Vaticano con l’8 per mille e simili,
tanto meglio può spendere per il cosiddetto reddito di cittadinanza. Avere poi una
legge come quella francese del 1905 sulla separazione tra Stato e Chiesa,
neanche a pensarlo (grazie a De Gasperi & Togliatti).
Gentile signora,
RispondiEliminaLe scrivo per segnalarle, (lo so, sono fuori tema) questo articolo: https://www.repubblica.it/politica/2019/02/22/news/primo_levi_ebrei_radio_3_loredana_lipperini_razzismo_odio_razziale_marino_sinibaldi_tolleranza-219807336/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P15-S1.6-T1
cordiali saluti, roberto b