mercoledì 9 novembre 2016

Quel marxista di Donald Trump



L'idea che le divisioni fondamentali della società corrano lungo le linee di razza e di genere, non solo è politicamente reazionaria, ma è fondamentalmente falsa. Le divisioni fondamentali della società sono quelle di classe. Un ciarlatano osceno e miliardario demagogo l’ha compreso e ha sfruttato il tema in campagna elettorale. Questa è la prima elementare lezione da trarre dalle elezioni americane. Tutto il resto è solo chiacchiera.

5 commenti:

  1. La Clinton non lo sapeva e aveva puntato sulla razza

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  2. Lo ha detto pure un tipaccio come Luttwak che ha asserito in TV che Trump aveva reinventato le classi.
    Ha detto pure la parola (bestemmia) classe operaia.

    caino

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  3. Dal mio punto di vista, Trump segna un cambiamento operativo nei movimenti interni del capitalismo. Anche i più fetidi ideologi di questo sistema capiscono, come lo capiamo noi, che il predominio assoluto della finanza sta segando il ramo su cui sono seduti. Così com'è ora il loro bel circo dell'accumulazione di borsa li mette insieme a noi su un treno sparato contro un muro. Urgeva, e urge, un cambio di marcia, per evitare che si vada a sbattere (cioè che loro vadano a sbattere: noi possiamo pure crepare, ma solo se non crepano anche loro).

    Per cui un'altra fazione del capitalismo, quello industriale, adesso rivendica la leadership di sistema. E lo fa, come dice giustamente Olympe, apertamente sfruttando con grande prontezza e tempismo l'obiettiva, per quanto effimera, coincidenza di interessi tra i propri e quelli che le classi finora massacrate dalla finanza, ma sempre tenute accuratamente all'oscuro dei propri VERI interessi, pensano di avere. Con ogni probabilità Trump (se glielo lasceranno fare, il che non è detto) svaluterà il dollaro e metterà su un piano industriale per riportare in America posti di lavoro meno schifosi e pagati un po' meglio, che è poi quanto i suoi elettori si aspettano da lui - non certo che li conduca al socialismo.

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  4. Junkers e politici di tutto il mondo: "Prendete e portate a casa"

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