Che cazzo altro s'inventeranno da qui al 4 prossimo?
*
A
proposito di “aberrazioni”, la vera aberrazione è che un ex stalinista e pubblico
accusatore di Solženicyn sia potuto diventare presidente della repubblica (*).
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Priva
di un’ampia maggioranza parlamentare, per confermare questa legge che modifica
profondamente la Costituzione non c’è bisogno del consenso della maggioranza
dei cittadini. Decide solo chi vota, quanti che siano, non fa differenza la
tattica dell’astensione. Basta un voto in più o in meno, più realisticamente un
pugno di voti, perché la nuova Costituzione scritta da Boschi-Verdini e voluta da Napolitano entri in
vigore. E sulla legge elettorale ha già detto l’essenziale proprio l’accusatore
di Solženicyn: «Si rischia di consegnare il 54% dei seggi a chi al primo turno
ha preso molto meno del 40% dei voti».
(*) «E l’altra verità da ristabilire è quella relativa al punto cui era giunto il
rapporto tra Solgenitsyn e lo Stato sovietico. Nessuno può negare che lo
scrittore (come d’altronde si ammetteva tra le righe degli stessi articoli
scritti nei giorni scorsi per esaltarlo) avesse finito per assumere un
atteggiamento di «sfida» allo Stato sovietico e alle sue leggi, di totale
contrapposizione, anche nella pratica, alle istituzioni, che egli non solo
criticava ma si rifiutava ormai di riconoscere in qualsiasi modo. Non c’è
dubbio che questo atteggiamento – al di là delle stesse tesi ideologiche e dei
già aberranti
giudizi politici – di Solgenitsyn, avesse suscitato larghissima
riprovazione nell’URSS (Giorgio Napolitano - l’Unità, 20 febbraio 1974).»
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