Vorrei chiedere agli attuali
dirigenti della ex sinistra e ai relativi simpatizzanti del modello sociale “americano”,
a questi attivisti del “libero mercato”, per quale motivo una persona non
dovrebbe preferire un modello sociale alternativo, laddove il cittadino abbia
effettiva dignità di persona, a cominciare da un lavoro stabile (lavorare tutti
e lavorare meglio e molto meno), un tetto decente sotto cui abitare, un’istruzione
permanente, dapprima di carattere obbligatorio e poi facoltativa nell’intero
arco della vita (la passione d’istruirsi), una sanità pubblica senza l’intromissione
del “libero mercato” delle multinazionali della “salute”, assistenza e servizi
sociali gratuiti, magari gestiti cooperativamente, eccetera. Non dunque ancora
il comunismo, ma una società più razionale nell'uso della ricchezza prodotta socialmente e anche – sia concesso di dirlo
senza dovercene vergognare – più giusta, in cui insomma l’attenzione e le
risorse siano rivolte anzitutto ai più essenziali e degni bisogni delle persone,
di tutte le persone, anziché al mercanteggiare.
Alcune di queste cose in paesi
come l’Italia esistono già, sia pure in modo parziale, sperequato e imperfetto,
e tuttavia le politiche economiche degli ultimi decenni hanno spinto verso uno
smantellamento progressivo del modello di welfare, puntando invece sul “mercato”,
quindi non più sui diritti ma sulla competizione esasperata. Si dice che ciò è
dipeso in larga parte dai risultati negativi raggiunti con quel modello di
welfare, con conseguente crisi fiscale dello Stato e l’aumento vertiginoso del
debito.
Noi sappiamo bene – se vogliamo
essere onesti anzitutto con i fatti – che le cause principali del dissesto dei
conti pubblici non dipendono dal welfare, bensì dal cattivo uso politico che ne
è stato fatto, così come dalle politiche fiscali e dei redditi sperequate
(eufemismo) messe in atto per decenni, così come ad aggravare la crisi è stata l’impetuosità dei processi di
globalizzazione, accolti e anzi favoriti dai partiti “riformisti” europei senza
nulla obiettare.
È vero che le cose che ho elencate,
a iniziare dal diritto di lavorare tutti e meno, sono assolutamente
incompatibili con gli interessi dei grandi monopoli e le leggi economiche che
governano il sistema; ed è pur vero che il settore pubblico lasciato alle
logiche clientelari, parassitarie e alle tare burocratiche diventa sclerotico
sul piano dell’efficienza e passivo su quello della qualità. Ma voi, cari
esponenti della ex sinistra, cosa avete fatto per impedire questa deriva anziché
favorirla? Avete semplicemente scelto di mettervi dalla parte del “mercato”,
ossia dei grandi interessi e delle ingiustizie sociali, anzi spingendo sull’acceleratore
di riforme che razionalizzano la predazione dei beni comuni e le logiche del
profitto. Avete buttato il bambino e ci accollate la responsabilità dell’acqua
sporca.
Vi siete rassegnati alla “forza
delle cose”, senza tener conto che rassegnarsi all’ordine delle cose ha dato ai
padroni della nostra schiavitù la garanzia della vittoria. In realtà, avete
semplicemente dato retta al vostro istinto di classe, e agli interessi che vi
legano, aderendo “naturalmente” al modello liberista, a un fanatismo economico
che i liberali d’antan avrebbero denunciato come troppo esposto a destra, e a
voi sembra invece ancora troppo mite!
Sposando il punto di vista del
capitale (del “mercato”, per usare un termine mediaticamente usuale) avete
abiurato a quel poco che era rimasto della vostra identità riformista (di
quella rivoluzionaria meglio tacere), rinunciando così a un progetto di società
e di futuro alternativi a quello dei grandi interessi monopolistici,
riconoscendo che quello che fa bene al capitalismo più selvaggio è vantaggioso
per tutti. Perciò da voi non abbiamo più nulla da attenderci.
E ora, alla vostra testa avete
messo un bischero, un avventuriero che non sa nemmeno di cosa parla. In questo
modo potrete gestire l’esistente per qualche mese, dissimulare forse ancora per
qualche anno, ma sarete inevitabilmente sconfitti e risucchiati da un lato
dalla crisi di sistema e da ciò che questa produce come movimento di protesta,
e dall’altro da chi, da destra, potrà sempre dire: più uno!
Siete morti.
"Siete morti"?
RispondiEliminaMI dispiace contraddirti ma, se parliamo di morti, parliamo di quelli come te e quelli come me. Anzi, forse non siamo mai esistiti. Forse siamo soltanto degli ologrammi. Alcuni bit di dati, magari occasionalmente generati come da errore nel programma borghese.
Mia cara Olympe, il guaio è che siamo sempre di meno. Anche se qualche reazione allo stato di cose esiste non mi risulta sia di colore rosso.
Saluti carissimi.
Un articolo passionale ed appassionato scritto con parole chiare. La divulgazione è un’arte (la comunicazione, al più, può richiedere abilità). Farsi capire sia da un bambino sia da una nonna anziana con la quinta elementare è già una vera piccola grande rivoluzione. Quella del “libero mercato” è stato, tra i tanti, il mantra più recitato degli ultimi anni e i risultati si vedono. Molti giovani non vedono l’ora di laurearsi per andarsi a cercare un lavoro (che non troveranno) sfoggiando ambizioni sfrenate (di diventare schiavi) e combattendo e concorrendo come gladiatori nell’arena per poi potersi fare una famiglia e sfornare altri schiavi da consegnare al padrone. La famiglia intesa come fabbrica di pezzi di ricambio.
RispondiEliminaOrmai hanno capito tutti che la sinistra è uguale alla destra, al nord, al sud, alto e basso. La legge universale è quella del profitto. Si vive per “approfittarsi” del prossimo barando, rubando, imbrogliando. Capitale e forza lavoro (padroni ed operai) hanno riempito il mondo di beni inutili (falsi bisogni) e di schiavi affamati che sprecano la vita per “guadagnare” qualche soldo da restituire subito al padrone acquistando i medesimi “beni” prodotti con il proprio lavoro da schiavi. Ed arricchendo esclusivamente il padrone (capitalista).
Lui nella villa e tu nella capanna. Lui a fare il John Elkann di turno che ti accusa di essere uno sfaticato che non ha nemmeno voglia di lavorare in un call-center o di pulire i cessi in qualche autogrill. Come cazzo farai a comprare la nuova Fiat 500 a partire da 18000 euro?
Ma la vogliamo far ripartire sta economia?
Adesso Renzi vuole dare 100 euro a quegli sfigati che prendono meno di 2000 euro al mese!
Che genio, che acume, che cervello!
Io odio i dirigenti. Di destra e di sinistra. Ed odio la gerarchia e la rappresentanza. E’ un cancro.
Chiunque rappresenti una moltitudine di persone per le quali deve gestirne soldi e lavoro (i politici) prima o poi se ne scappa con il malloppo. E’ la legge del profitto.
La rappresentanza, come il “libero mercato”, è una contraddizione in termini. Come può essere “libero” un “mercato” in cui ognuno cerca il proprio vantaggio (profitto) a svantaggio del prossimo?
Nessuno ha un progetto di vita per la società dei prossimi 10 - 20 anni.
Lavorare tutti e lavorare meno (ristrutturare tutti i fabbricati e risistemare il territorio, obbligo di risparmio spese condominiali (lampade led, pannelli solari) etc.
Trasparenza estrema nel settore pubblico con pene esemplari per chi ruba (arresto, esproprio beni, etc). Politometro. Eliminazione graduale della rappresentanza a favore della democrazia diretta.
Sanità ed istruzione esclusivamente pubblici, tetto a pensioni e stipendi (max 3000).
Potrei continuare all’infinito ma preferisco citare la tua frase “.. .non dunque ancora il comunismo, ma una società più razionale nell'uso della ricchezza prodotta socialmente e anche – sia concesso di dirlo senza dovercene vergognare – più giusta, in cui insomma l’attenzione e le risorse siano rivolte anzitutto ai più essenziali e degni bisogni delle persone, di tutte le persone, anziché al mercanteggiare...”.
Ciao
ciao Gianni
EliminaVisto che i complimenti a Olympe li ha già fatti Gianni, io li faccio a Gianni per il suo commento. E non aggiungo altro, non ce n'è bisogno.
EliminaLi faccio anch'io i complimenti a Gianni, ma un appunto glielo faccio. Caro Gianni, senza la distruzione della proprietà privata borghese, è pura utopia, affermare una società più giusta e razionale.
EliminaUn saluto a te, a Olympe, e a tutti i frequentatori di questo blog.
Franco
Errata Corrige: affermare di volere una società più giusta e razionale.
Eliminaper gli errata corrige c'è una piccola sovratassa ma per questa volta è gratis
EliminaGrazie Olympe, di questi tempi è manna dal cielo.
EliminaFranco
Cronoprogramma governo renzi
RispondiEliminaFebbraio: legge elettorale
Marzo: lavoro
Aprile: pubblica amministrazione
Maggio: fisco
Giugno: fame nel mondo
Luglio: primi insediamenti sulla luna
Agosto: cade il governo per colpa dei marziani
Non siamo morti, anzi vedo che ora molti capiscono che liberismo non vuol dire libertà.
RispondiEliminaPerò cara Olympe anche tu devi prendere atto che c'è una opposizione e che si chiama 5 stelle.
Anch'io avevo scritto che bisognava trattare con Bersani e invece avevano ragione loro. meno male. stessa cosa con Renzi.
la gente spera ma resterà delusa.
Se invece riuscirà a combinare qualcosa allora viva Renzi.
Non spero che fallisca solo per il gusto di dire avevo ragione.
@ walter
EliminaSiamo di fronte ad una crisi generale delle strutture di controllo sociale: partiti, sindacati, scuola, ecc., sono un involucro che non corrisponde più al contenuto. Il paese laboratorio dove si cerca di recuperare la situazione è l'Italia: mentre altrove i parlamenti si bruciano, il Movimento 5 Stelle ha ricondotto la rabbia all'interno delle istituzioni. Dopo la seconda guerra mondiale, di fronte al binomio mortifero DC-PCI, Guglielmo Giannini fondò il Fronte dell'Uomo Qualunque; oggi, a sei anni dall'inizio della crisi, ci sono state solo timide reazioni: invece di esprimere per lo meno leader politici intelligenti, gli indignados italiani si accontentano di personaggi come Grillo e Casaleggio, nemmeno lontanamente all'altezza del populista campano. Un movimento che ha preso il 25% delle preferenze elettorali potrebbe muoversi diversamente e, con un minimo di acume, quanto imparato dall'utilizzo delle reti e dei social media potrebbe tornare utile, magari per lanciare, vista la situazione, campagne sulla riduzione dell'orario di lavoro e il salario ai disoccupati. Ma i grillini, tristemente, preferiscono accusare i politici di essere poco rispettosi della Costituzione e proclamarsi difensori della sacralità del Parlamento.
Condivido gli argomenti del post e la sua frase finale "Siete morti". Aggiungerei da un pezzo.
RispondiEliminaAnche perché su questo benemerito blog compare- come ho già avuto modo di scrivere- l'editoriale sulla fine della sinistra di Luigi Pintor. Un editoriale che non era profetico: semplicemente analizzava la situazione della sinistra e della società italiana per quello che era non per quello che avremmo voluto che fosse.
Il Pds/Ds/Pd altro non fa che ripetere "non ci sono alternative al capitalismo : il sistema è questo e noi possiamo gestirlo meglio degli altri" Ovvio che se il sistema attraversa la crisi più forte e secondo me irreversibile dal dopoguerra a oggi questi gruppi dirigenti e queste lobby, perché tali sono, non hanno più nulla da dire . Al massimo possono trovare un uomo della provvidenza che faccia finta di salvare capra e cavoli fottendosene altamente di chi dai meccanismi della crisi viene stritolato. Un esempio? Lo scontro sul blocco delle merci nella grande distribuzione. Legacoop da che parte sta? Dalla parte del capitale, ovviamente. Oppure la tav. La Cmc da che parte sta? Oppure la privatizzazione dell'acqua? Hera è forse per l'acqua "bene comune" ?
Abbiamo delle praterie se volessimo soltanto camminare con le nostre gambe e ragionare con la nostra testa.....
ovvio che non fa una grinza
EliminaUtile, per quanto se ne possa e sia stato già fatto, sarebbe capire cosa pensi il citato 25% voto alternativo - che tra l'altro non è poco -. O queste analisi sono concettualmente troppo complesse (boyscouts collusi e eterodiretti l'ha capito anche la nonna) o il consumo si è sostituito parzialmente alla religione come creatore di senso (e non soltanto per loro beninteso), e finchè i suoi bagliori resistono, condizionale e congiuntivo sono i verbi che vanno per la maggiore negli epiloghi. E' palese il totale sbandamento di oggi , auspicabile per contro che l'inevitabile scoramento non si traduca solo in inutili 'mental hand jobs' tra addetti ai lavori. Probabilmente il mercato nazionale non è in grado di fornire un seguito e una Vandana Shiva all'altezza contro la Monsanto. Neanche per la nostra salute !
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