domenica 16 gennaio 2022
venerdì 14 gennaio 2022
Una vita di merda
Viviamo ormai da quasi due anni in un regime di eccezione in cui la norma democratica sembra essere un’anomalia che mette in pericolo la nostra vita. Abbiamo accettato con inquietante facilità un numero sempre crescente di restrizioni alle nostre libertà pubbliche e individuali, alcune delle quali perfettamente grottesche. Ci siamo subito abituati a loro, peggio ancora, hanno innescato una dipendenza da proibizionismo e coercizione. Già d’estate, uscire di casa senza la mascherina mi dava una strana sensazione, come se avessi dimenticato qualcosa. Quest’ansia non ce la scolleremo presto di dosso.
L’intera società oggi assomiglia a un gigantesco ospedale, con un reparto psichiatrico sovraffollato, dove l’unica regola che prevale è quella di avere un green pass, cioè un lasciapassare per qualsiasi cosa. I non vaccinati e i supervaccinati si guardano come nemici mortali. Si contano le “contaminazioni” su base giornaliera e i dati sanitari, pubblici e privati, veri o solo presunti, determinano quasi ogni momento della nostra vita quotidiana. Ci dicono se possiamo lasciare le nostre case, prendere un mezzo di trasporto, dove possiamo bere, mangiare, stare in piedi-seduti-sdraiati, quanti bastoncini di cotone dobbiamo ficcare nelle narici e a che velocità.
La garanzia dell’anonimato nello spazio pubblico è stata relegata al deposito delle vecchie cose, e noi abbiamo abbandonato senza rimpianti uno dei più importanti principi fondamentali, ossia che la legge si applica a tutti e che tutti sono uguali davanti ad essa. Hanno creato una categoria de facto di subcittadini – i senza pass –, privati praticamente di tutti i diritti senza aver commesso alcun reato e subito una condanna.
Possiamo considerare irresponsabili o anche stupidi (ma con quale diritto?) quelli che non vogliono vaccinarsi, ma perché negare che restino cittadini a pieno titolo? Il paragone con le persecuzioni di epoche passate è sicuramente esagerato, ma è anche vero che questa concezione dell’esercizio del potere è debordante rispetto ai precetti costituzionali. Come scrivevo molte settimane fa, possibile che nessuno se ne vergogni?
Più è lungo il periodo eccezionale, più complicato è il ritorno allo Stato di diritto. Ora è diventato ovvio che dovremo convivere con questo virus, come abbiamo sempre fatto con tutti i virus: è la nostra condizione di creature biologiche. Dover convivere con questo “stato di emergenza sanitaria”, che si sta mangiando letteralmente non solo la Costituzione ma secoli di diritti faticosamente conquistati, non sarà il primato per i vaccinati e una vita di merda per i non vaccinati. Sarà una vita di merda per tutti.
I matematici avvertono: dopo la terza vaccinazione potrebbe arrivare ...
Spal (AdnKronos) – Che cosa succederà dopo la campagna booster? Molte persone che si sono vaccinate già a ottobre sono preoccupate perché non sanno che cosa succederà dopo. I matematici della facoltà di calcolo frattale dell’università estense hanno analizzato molto attentamente i dati disponibili e ora avvertono: la terza vaccinazione potrebbe effettivamente essere seguita da una quarta. Questo barlume di speranza dovrebbe darci coraggio in questi tempi difficili.
“Il caso è chiaro”, afferma Andrea Petanga, professore di computazione logaritmica dissociata noto per aver scoperto che l’incidenza su 100.000 non può mai superare quella stessa soglia. Spiega: “Secondo le regole della matematica, il 3 è seguito immancabilmente dal 4”. Poi ha precisato: “Su questo c’è accordo unanime tra gli esperti, anche se prendiamo atto che circa un 110% della popolazione si oppone, ma questa è la verità”.
Petanga esprime un netto rifiuto verso la tesi delle bajadere che in tv sostengono che arriverà una quinta o addirittura una sesta vaccinazione: “Possiamo davvero escluderlo al momento, la terza vaccinazione non sarà seguita da una quinta, e certamente non da una sesta”.
Non si può escludere, ha proseguito il professore, che una quinta vaccinazione arriverà a un certo punto non appena la quarta sarà disponibile. “Ad ogni modo, ha soggiunto, il nostro team sta utilizzando un supercomputer quantico per calcolare se questo sarà effettivamente il caso”. Incalzato dalle domande dei giornalisti, Petanga ha concluso: “Tra poche settimane saremo in grado di presentarvi un risultato matematicamente affidabile”.
Anche questa notizia dimostra una volta di più che in realtà gli alunni, al più tardi con la prima media, hanno imparato già tutto sulla matematica che potrà servire per la loro vita pratica, tutto ciò che viene dopo non trova alcun campo di applicazione ed è puro sadismo. Per esempio: studiare tanto per determinare il valore di x è insensato. Basterebbe fare come per il noto 3,14, dunque associare il valore di x a un numero fisso convenzionale, per esempio 8, e il gioco è fatto.
I nuovi sonnambuli
In questi giorni s’è sentito parlare del vertice del Consiglio NATO-Russia. Nessun discorso è più lontano da noi che siamo alle prese da anni con la pandemia e tra dieci giorni con l’elezione di Berlusconi o Draghi al Quirinale. La cosa qualche anno fa avrebbe fatto sorridere, ora non più, come spesso accade in questo Paese abitato da molta gente maldestra e di labile memoria.
Il dottor Silvio Berlusconi sostiene di essere stato il fautore della fine della cosiddetta Guerra fredda quando era presidente del consiglio dei ministri. A che cosa si riferisce esattamente? Al vertice di Nato-Russia di Pratica di Mare del 2002.