giovedì 21 novembre 2024

«Una dichiarazione di guerra»

 

Perciò che vale, lo scrissi all’inizio di questa guerra: tra i due diretti contendenti non ci saranno né vincitori né vinti. Nemmeno se i carrarmati di Mosca arriveranno in centro a Kiev. Né può vincerla l’Ucraina, questo è fuori questione. Gli unici vincitori di questa guerra saranno i fabbricanti e i venditori di morte: anche un solo lanciarazzi in più va iscritto a bilancio e porta lucro. Per tutti gli altri c’è morte, mutilazioni, disperazione e macerie di ogni tipo.

Ma c’è un altro tipo di soggetti che di questa guerra si sentiranno vincitori morali, ovvero coloro che continuano a dire che bisogna mandare più armi all’Ucraina. Non uno solo di loro si propone di andare a combattere con quelle armi. Vigliacchi. L’Ucraina è alla disperazione, la povera gente si trova tra l’incudine di Zelenskyj e il martello di Putin. La cricca che la governa chiede più armi, sempre più potenti. Come bestie ferite rintanate nel bunker i fedelissimi sono disposti a tutto, ad allargare la guerra e a portarla fino alle sue estreme conseguenze. Nondimeno i russi, al primo grave affronto al loro orgoglio sono disposti ad accontentarli.

Come è stato possibile che in Europa si tornasse a parlare di missili, di armi, di “Operationsplan Deutschland” e cose del genere, di bombardamenti di città, di possibile escalation verso una guerra nucleare? Questa Europa politica, interessata solo gli affari e ai bilanci, schiantata sul muro del neoliberismo, ha fallito in tutto il resto. Merita di essere cancellata e ricordata solo per l’ignavia e l’egoismo di una borghesia e di una civiltà al tramonto.

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Tra pochi giorni verranno pubblicate le memorie di Angela Merkel. L'ex cancelliere difende anche la sua politica nei confronti della Russia. Durante il suo mandato, Angela Merkel ha cercato di contrastare il desiderio dell'Ucraina di aderire rapidamente alla NATO perché già temeva una risposta militare da parte della Russia.

Nel libro, dal titolo “Libertà”, l’allora Cancelliere scrive del cruciale vertice della NATO a Bucarest nel 2008, quando fu discusso un piano per lo status di candidati per Ucraina e Georgia: “Ho capito il desiderio dei paesi dell’Europa centrale e orientale di diventare membri della NATO il più rapidamente possibile”. Ma: “Accettare un nuovo membro non dovrebbe portare solo maggiore sicurezza a lui, ma anche alla NATO”. Inoltre: “A quel tempo solo una minoranza della popolazione ucraina sosteneva l’adesione del paese alla NATO”, ricorda.

“Pensavo fosse un’illusione presumere che lo status MAP (status di candidato all’adesione) avrebbe dato protezione all’Ucraina e alla Georgia dall’aggressione di Putin, che questo status avrebbe avuto un effetto deterrente e che Putin ne avrebbe accettato passivamente gli sviluppi. Sarebbe stato allora concepibile che in caso di emergenza gli Stati membri della NATO rispondessero militarmente – con materiali e truppe – e intervenissero? Sarebbe stato concepibile che, come Cancelliere, avrei chiesto al Bundestag tedesco un simile mandato per la nostra Bundeswehr e ottenuto la maggioranza?”

Alla fine c’è stato un compromesso, ma ha avuto un prezzo, come scrive la Merkel: “Il fatto che Georgia e Ucraina non abbiano ricevuto un impegno per lo status MAP è stato un no alle loro speranze. Il fatto che la NATO abbia contemporaneamente promesso loro un impegno generale per la loro adesione è stato per Putin un sì all’adesione alla NATO per entrambi i paesi, una dichiarazione di guerra”.

1 commento:

  1. IL DISCORSO DI PUTIN

    🔻Il 19 novembre, 6 missili ATACMS e il 21 novembre i
    sistemi Storm Shadow hanno colpito obiettivi nelle
    regioni di Kursk e Bryansk.

    🔻È impossibile utilizzare armi a lungo raggio sul
    territorio russo senza specialisti dei paesi in cui sono
    state prodotte, questo è noto.

    🔻I nemici non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati.
    L'utilizzo di queste armi non é in grado di cambiare il
    corso del conflitto.

    🔻 Le unità militari russe stanno avanzando con
    successo lungo l'intera linea del conflitto e tutti gli
    obiettivi nell'ambito dell'Operazione Militare Speciale
    (SVO) saranno raggiunti.

    🔻Il conflitto ha acquisito elementi di natura globale.

    🔻 La Federazione Russa ha colpito Yuzhmash con un
    nuovo missile balistico ipersonico senza testata
    nucleare, Oreshnik. Lo stabilimento di produzione è stato
    colpito con successo.

    🔻L'uso dell'Oreshnik é una risposta ai piani statunitensi
    di produrre e schierare missili a medio e corto raggio.

    🔻 La Russia ha ora il diritto di colpire i Paesi le cui armi
    sono utilizzate da Kiev sul territorio russo. In caso di
    escalation la Russia risponderà in modo deciso e
    speculare.

    🔻 Avvertiremo e daremo la possibilità ai civili
    dell'Ucraina e degli altri paesi di evacuare le zone che
    saranno soggette a distruzione. Possiamo annunciare
    anticipatamente l'arrivo di questi missili, in quanto non
    sono arrestabili.

    🔻I moderni sistemi di difesa aerea non intercettano i
    missili Oreshnik; questi attaccano gli obiettivi a una
    velocità di Mach 10, ovvero 2,5-3 chilometri al secondo.

    🔻Gli USA hanno commesso un errore violando l'accordo
    sull'eliminazione dei missili a lungo raggio. Hanno
    trasferito i loro sistemi missilistici in diverse regioni del
    mondo.

    🔻Il via libera del presidente americano Joe Biden all’uso
    delle armi a lungo raggio per colpire nel territorio russo, è
    un’ulteriore prova di come gli Usa stanno spingendo il
    mondo intero verso un conflitto globale.

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