Ormai votano solo i parenti e gli amici dei candidati, quindi coloro che hanno interessi diretti nella elezione di un certo candidato. I partiti politici stanno diventando irrilevanti, anzi, come Dio sono diventati obsoleti. Sono pessimista, ma non c'è motivo di essere cupi. I nodi stanno arrivando al pettine, quando non si potranno più stampare i soldi qualcosa accadrà. Perciò sono pessimista, ma senza cupezza perché infine qualcosa accadrà. Dalle tribù di Cro-Magnon fino agli ultimi che ce la stanno raccontando passando per lo spettacolo dei Trente Glorieuses e sul vortice della società dei consumi che ci ha illuso. Tutti saremo convocati alle porte della Storia. Banda di individualisti, pacifisti, sangue misto e di sinistra, teste di cazzo nere di destra. La psichiatria sta attraversando momenti difficili.
ELEZIONI REGIONALI: IL FALLIMENTO DELLE URNE
RispondiEliminaE LA COSTRUZIONE DELL’ALTERNATIVA
Le elezioni regionali hanno registrato un dato
inequivocabile: il crollo della partecipazione. Con
un’affluenza al 46,42%in Emilia Romagna e il 52% in
Umbria, le masse lavoratrici, i disoccupati, i precari e
gli esclusi hanno scelto di non partecipare a una
farsa elettorale che non rappresenta i loro interessi.
Questo è segno di una sfiducia radicale verso un
sistema politico che offre soltanto proposte anti-
popolari da entrambe le sponde del sistema
borghese.
Il centrodestra, ha fallito nel tentativo di
rappresentarsi come alternativa al sistema PD.
L’idea di sradicare il sistema PD attraverso una
vittoria elettorale è una chimera: il potere del Partito
Democratico, saldamente radicato nelle “regioni
rosse”e non dipende dai suoi seggi, ma da una rete
consolidata di interessi economici e istituzionali che
il voto non può scardinare.
Dall’altro lato, il centrosinistra ha sfruttato il
consueto spauracchio del fascismo per mobilitare il
suo elettorato, celebrando una vittoria di comodo. Il
PD, ipocritamente presentatosi come difensore delle
minoranze e dell’ambiente, è il simbolo di una classe
politica che predica una cosa e ne fa un’altra ed è
simbolo delle peggiori politiche contro i diritti delle
lavoratrici e dei lavoratori. Non c’è nulla di nuovo
sotto il sole: il PD governa per le élite economiche,
sfruttando la retorica progressista per mascherare i
suoi reali obiettivi.
L’alternativa non può essere elettorale: deve essere
strutturale. Il nostro obiettivo è costruire qui e ora
l’embrione di una nuova società, una nuova struttura
deve poggiarsi su un Fronte Popolare capace di unire
lavoratori, precari, disoccupati, piccole e finte partite
IVA, piccoli imprenditori e studenti. Un fronte che non
si limiti a reagire al presente, ma costruisca
un’alternativa concreta, un’organizzazione che sia il
seme del governo popolare. Le elezioni non sono un
fine, ma uno strumento in un percorso molto più
ampio e ambizioso.
Il futuro appartiene a chi lotta e organizza. La strada
è lunga, ma la storia è dalla nostra parte.
Lei che auspica un'alternativa "strutturale" e un fronte popolare, per cortesia usi almeno un nick o roba del genere, in modo che intanto ci si possa contare quanti siamo.
Elimina